Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà. Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità. L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso. Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti. Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare
40 anni fa era come è oggi ma non c'erano le scogliere
RispondiEliminaGianni Chiodi e' sicuramente uno dei migliori politici abbruzzesi che sono mai stati eletti.
RispondiEliminaMa e' difficile concretizzare i problemi di un paese sulla costa a 30Km da Teramo.
Sui problemi locali devono intervenire i politici
locali, altrimenti che ci stanno a fare ???
Il porticciolo, eufemisticamente non e' un bello spettacolo.
Inoltre fare gli argini in quel modo ha creato anche un ansa
che ha incentivato l'erosione difronte alla rotonda
e all' eden.
il ripaciamento e' inutile se non si provvede a realizzare
una scogliera aggiuntiva.
Io invece vorrei dire che sono anni e anni
RispondiEliminache qualcuno si lamenta (giustamente) delle
scogliere semisommerse, a pelo d'acqua che
sono pericolossissime per i bagnanti e i nuotatori.
Poco visibili, e ricoperte di conchiglie taglienti.
Da una lettura veloce delle delibere pubblicate nel sito del comune di Martinsicuro:
RispondiElimina- nel 2004/2005 la giunta comunale richiedeva alla regione Abruzzo fondi per risolvere problemi di erosione e la informava che erano stati impegnati già euro 520.820,00 per lavori in fase di avvio. E’ intervenuta la regione con il suo efficientissimo progetto di ripascimento/scogliere per una spesa complessiva di euro 4.500.000,00 divisa in due stralci da euro 2.700.000,00 ed euro 1.800.000,00 cui sono seguiti altri euro 700.000,00 per interventi di integrazione immediata. Poi nuovamente il comune ha speso euro 222.741,12 suddivisi in due stralci per scavare dal porto e versare in spiaggia quantitativi si sabbia pari a 10.000 mc e 8.000 mc. Poi ancora euro 63.500,00 per movimentare circa 8.500 mc. Dal 2004/2005 ad oggi sono stati spesi euro 6.007.061,12 (sei milioni di euro) per interventi che non hanno funzionato. Infatti stiamo ancora qui a capire come fare. Forse è il caso di cambiare tattica o meglio di adottarne una. Quella della regione è fallita. La giunta comunale ne adotti un’altra. Scavare dal porto e ri-depositare in spiaggia dovrebbe essere un’operazione straordinaria da fare ogni tanto, non annualmente. Si dedichi un po’ di tempo a capire il problema. Senza lasciare questo compito alla regione. La giunta (l'attuale o la prossima) dovrebbe destinarvi il 2/100 di quello che hanno speso finora comune e regione messi insieme. Cambiate tattica.
1° Chi ha progettato il porticciolo dovrebbe riconseganre i soldi percepito, pagare le spese sostenute fino ad ora per togliere la sabbia da dentro il bacino e poi cambiare mestiere.
RispondiElimina2° Chi gli ha commissionato il lavoro dovrebbe far stampare dei manifesti con la propria foto e scriverci: Sono stato io NON votatemi più.