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Voglia di capire

Qualche giorno fa è iniziata una discussione molto accesa e molto varia su tema dell'istruzione. Di seguito riportato il più completo tra quelli ricevuti.
INIZIO CITAZIONE
Se la scuola è oggetto di discussione vuol dire che non è un argomento logoro ma che ancora suscita emozioni forti e contrastanti.Ovviamente le opinioni sono diverse,non tutte concordanti ma vanno tutte rispettate.Si può affrontare l’argomento dal punto di vista dei genitori,dal punto di vista dei bambini ma anche dal punto di vista degli insegnanti. Tutti potremmo avere ragioni da vendere ma è ovvio che molte cose vanno chiarite.La lettura esterna potrebbe sembrare inadeguata,sbagliata,soggettiva…questo perché? Perchè ovviamente nessuno di noi è tuttologo,perché ognuno di noi conosce bene i punti forza e di debolezza del proprio lavoro e della propria professione e nel contempo valuta il lavoro degli altri attraverso percezioni ed esperienze più o meno negative e/o positiveNon ritengo tutto ciò una colpa. Se la lettura esterna non è perfettamente giusta il demerito è solo della scuolaSembrerà strano che una insegnante che dovrebbe “aggrapparsi”ai propri privilegi parli in questi termini della scuola,eppure è così.Conosco i punti di forza e di debolezza del nostro sistema scolastico e mi sento in dovere di parlarne perché desidero fortemente una scuola migliore, ma di tutti,evito però di dare giudizi affrettati su esperienze che non ho mai avuto e vissuto in prima persona.Il fatto di dover percorrere molti km per raggiungere il posto di lavoro accomuna molti lavoratori,molti insegnanti sono disposti a stare anche a 700km da casa pur di lavorare e comunque, anche qui c’è un risvolto positivo dato dalla ricchezza e molteplicità delle esperienze,dallo scambio e dalla circolarità delle idee che in ogni caso arricchiscono tutte la professionalità non solo quelle della scuola.Ecco, quello che sta succedendo in questo blog ne è un esempio,ognuno di noi sta ampliato le proprie conoscenze in materia di istruzione, suppongo che l’intento di ciascuno non sia quello di destrutturare il pensiero dell’altro per annichilirlo ma quello di rimettere in moto il cosiddetto- e mi permetto di usare un termine tecnico- “pensiero ingenuo”che si ha su un argomento per far in modo che interagiscano altri concetti magari più complessi e strutturati e da ingenuo possa divenire pensiero esperto.La scuola ha un’unica grande colpa,quella di essere stata per anni percepita e pensata dai più lontana dalla realtà e dalla società,una scuola posizionata su una torre d’avorio.L’autonomia ha tentato di darle un nuovo profilo ma ormai il danno era stato fatto.In realtà non è stato mai così. Alla scuola sono state richieste soluzioni a problemi che affliggevano e affliggono tutta la società,la scuola ha risposto sempre. L’educazione civica? Tutti i giorni,tutte le ore scolastiche sono impiegate per raggiungere un unico obiettivo:contribuire alla formazione di un cittadino che sia in grado di interagire con gli altri,nel rispetto degli altri,dell’ambiente,delle regole. Ma è ovvio che se la scuola lavora su questi valori,perché di valori si parla,e poi la società (vogliamo chiamarla società civile?)ha altri obiettivi ciò che è stato fatto insieme a scuola si perde tra le pagine di un quaderno. Vogliamo andare ancor di più nello specifico?Quando ai nostri alunni chiediamo di raccogliere i ritagli delle carte buttate sul pavimento dell’aula e di cestinarli nel contenitore per la carta sanno perché è bene che si faccia.. Ma se io adulto operò con atteggiamenti nettamente opposti è ovvio che scuola e società stanno offrendo 2 modelli discordanti che non consentiranno il raggiungimento dell’obiettivo( e molti adulti sono quelli che hanno frequentato la scuola dell’educazione civica),affondo finale: se io a scuola parlo della relazionalità, del rispetto dei punti di vista dell’altro,se a scuola chiedo coerenza,se a scuola chiedo corretteza e poi altri esterni a noi tutti offrono solo incoerenza,discordanza, incongruenza , disconferma e minacce, mi spiegate la scuola a cosa serve?Questo è un misero esempio. A scuola non si insegna la Costituzione si insegna a leggere la Costituzione,a riflettere sulla Costituzione. Sono 2 concetti molto diversi Quanti adulti conoscono la Costituzione e la sanno argomentare? Chiedetelo invece a qualche ex alunno delle quinte,vi risponderà,così come vi risponderà ,argomentando,se chiedete loro cos’è la BCE o chi è Draghi o perché è importante la corte costituzionale. Ecco la forza della scuola, essa consente ai bambini e alle bambine l’uso del pensiero critico per argomentare,non a rispondere alle domande come perfetti soldatini.Andiamo ora alla faccenda dell’insegnante unico, figura ben diversa dall’insegnante prevalente e scusatemi se qui ora apro una parentesi. Ammetto che la confusione sostanziale tra i due termini la possa fare chi non sta Dentro la Scuola(il genitore,il medico,l’avvocato,il negoziante), ma se la confusione la fa chi invece sta lavorando per il decreto se permettete mi viene la pelle d’oca e l’innato istinto di mettermi le mani tra i capelli.Il maestro unico è il maestro che molti di noi hanno avuto. Maestri anche bravi,amanti del proprio lavoro,figure che però funzionavano per quella società,dove pc,internet e globalizzazione era termini totalmente sconosciuti.Immaginate oggi di affidare un vostro figlio o nipote ad un maestro unico che potrà pure essere un genio di insegnante,ma non essendo un dio non potrà avere profonde conoscenze di tutto. Non avrà potuto consolidare la sua professionalità su tutte le discipline in modo scientifico ed efficace. Porterà avanti ciò che conosce o gli piace di più per il resto farà…. Avrei terrore nel pensare che esista un tuttologo. Alcuni insegnanti si sentono anche mamme di quegli alunni che hanno in cura, e molti genitori sono rasserenati per questo ,ma è il peggior danno che un docente possa fare. Il maestro non è nemmeno colui che “trasmette la cultura”,parola orribile e si può giustificarne l’uso solo se non si è un docente. Il maestro non deve trasmettere un bel niente,la radio e la tv trasmettono senza la pretesa che ci sia una crescita intellettiva. Il maestro mette in moto la cultura,legge i fatti della società e insieme al bambino li riordina ,li interpreta,li analizza, e questo utilizzando gli strumenti classici della letto scrittura e delle matematiche.Alcuni insegnanti è vero si sentono tuttologi, auspicano fortemente il ritorno della figura del maestro unico. Unico perché decide lui cosa,come fare,decide lui il VOTO,decide lui tutto. Vivrà una vita serena perché essendo tuttologo,non dovrà continuamente aggiornarsi e formarsi, non dovrà confrontarsi (perché è questo il problema di molti di quegli insegnanti che farebbero dietrologismo,il confronto) ,non dovrà mediare sul voto e pensare “…ma se questo alunno con il collega dà il massimo,perché con me no? Il mio intervento come quello precedente non vuole avere la pretesa di convincere nessuno, ma essendo amante del confronto e della circolarità delle idee ho pensato bene di aggiungere qualche altra informazione affinchè queste idee che corrono sul filo del blog possano essere maggiormente strutturate e complesse,. Vi ho risparmiato il caos organizzativo, e usiamo pure il termine ormai abusato, strutturale che ogni scuola e ogni famiglia e ogni bambino dovrà affrontare nel caso del ripristino del maestro unico.Questo ve lo risparmio veramente Grazie a tutti.
Domenica Lupi
Mi scuso dei possibili errori che troverete in questa mia esposizione
FINE CITAZIONE

Commenti

  1. Tanto per farsi un'idea ecco cosa consiglia di fare l'ex presidete Cossiga per le proteste di studenti e professori che si stanno tenendo in questi giorni:

    Cossiga: Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.

    Giornalista: Dopo di che?

    Cossiga: Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.

    Giornalista: Nel senso che…

    Cossiga: Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano.

    Giornalista: Anche i docenti?

    Cossiga: Soprattutto i docenti.

    Giornalista: Presidente, il suo è un paradosso, no?

    Cossiga: Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.

    Qui l'intervista originale.

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  2. Si ricorda che Cossiga è in Senato in qualità di senatore a vita.
    Con tutta probabilità è il primo senatore totalmente pazzo nella storia della repubblica italiana.

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  3. Anche Oscar Luigi Scalfaro non è da catalogare tra i sani di mente: se infatti il mitico Picconatore si limita alle esternazioni, l'ex presidente della repubblica dalle consonanti mosce era solito ricorrere ai fatti. I suoi sette sciagurati anni di permanenza al colle sono costellati di episodi tuttora poco chiari che non è il caso di rivangare. Vi invito a non leggere soltanto la storia scritta con la penna rossa, altrimenti si rischia di sconfinare nel pensiero unico che il bell'intervento della Professoressa Lupi cerca di scongiurare.

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  4. Guarda anonimo che Cossiga inizia l'intervista dicendo:
    "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni" e poi dice cosa fece come scritto qua sopra.
    E' un'ammissione di colpa di un reato che ha commesso.
    Non ha senso fare i tifosi.

    Gibo

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  5. Caro Gibo,
    io tifo solo per la mia squadra del cuore. Volevo solo far notare che il sardo, ammesso che le sue dichiarazioni siano autenticamente sentite, non è l'unico in odore di alienazione; soprattutto se restringiamo la nostra statistica a quelli a vita: inutile figura prevista ancora dalla nostra tanto osannata costituzione. Credo che se li passiamo in rassegna tutti, il cavallo di Caligola rischia di fare un figurone.

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  6. secondo voi cossiga ha voluto rivelarvi la sua strategia? o forse ha ancora una volta voluto provocare al fine di prolungare il più possibile le manifestazioni degli studenti?
    anonimo2

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  7. Vorrei delineare la situazione che si verrebbe a creare dal settembre 2009 fino ad arrivare-se va bene e siamo tutti fortunati -al settembre 2012.
    Supponiamo che quest’anno ci siano 5 classi quinte dove lavorano 6 insegnanti( A-B-C-D-E-F), e diamo come scontato il fatto che dal settembre 2009 si apriranno 3 classi prime.
    Visto che la legge mi obbliga ad istituire la figura del maestro unico è ovvio che SOLO 3 delle 6 insegnanti potranno essere insegnanti uniche.
    Potrebbe sembrare molto semplice la cosa no?
    Invece no.
    Perché qui iniziano le stranezze e la sostanza vera della legge.
    Con quali criteri il dirigente sceglie dal “mazzo” le maestre uniche? Fino ad ora il criterio è solo uno:l’anzianità di servizio. Va bene? Potrebbe pure andar bene, ma il giochetto è molto più sottile.

    Pensate, che ancora non tutti gli insegnanti l’hanno compreso ma solo perché è di una articolazione estrema.

    L’anzianità di servizio non va calcolata SOLO tra le 6 insegnanti di cui parlavo sopra e cioè A-B-C-D-E-F, bensì tra tutti i docenti in servizio in quel circolo. Il caso di Martinsicuro circa 60 per la sola scuola elementare.
    Allora cosa vuol dire che chi avrà più servizio sarà il prossimo anno docente unico delle prime? Si

    Ma leggiamo la faccenda in modo ancor più complesso e globale.
    Di quelle 6 insegnanti solo una ha un’alta anzianità di servizio e quindi sarà un’insegnante unica, le altre 2 insegnanti uniche che occorrerebbero per le classi prime si prendono tra le prime della graduatoria di circolo (tenete sempre in mente l’anzianità di servizio perché il meccanismo è bestiale).

    Sembra normale la situazione fino ad ora,giusto?

    Ecco la sorpresa.
    Quelle insegnanti che sono prime per motivi già esposti,sono in odore di pensione .Se hanno 32-33 anni di servizio è ovvio che…
    Ciò vuol dire che
    ogni anno gli alunni di quella classe cambieranno insegnante.

    E le altre B-C-D-E-F- che fine avranno fatto?

    Ovviamente andranno a prendere il posto di G-H-I-L-M- che nella benedetta graduatoria di circolo NON occupavano una posizione apicale..
    A questo punto cosa succede?
    Succede che i docenti del secondo gruppo non lavoreranno più nelle loro classi perché saranno “sfrattate” dalle “nuove” inquiline ma andranno ad occupare posti di altre 5 colleghe che a loro volta andranno al posto di… insomma io spero di aver reso comprensibile la situazione.

    Quindi per il primo anno la situazione sarà così,ma non sarà definitivamente stabilizzata dal primo anno. Perché tenete sempre presente le caratteristiche dell’insegnante unico dei prossimi 4-5 anni. Sostanza: ogni anno tutti gli alunni di tutte le classi avranno un insegnante diverso.

    In questo modo si individua,non tanto il maestro unico-che al ministro non interessa affatto- quanto i maestri in esubero-che sono quelli che vanno eliminati per ovvi motivi.
    Insomma è un effetto domino che durerà non solo per 3 anni ma dopo i primi 3 anni inizierà a dare i primi risultati eccezionali per Tremonti.
    Perché dico Tremonti e non Gelmini?
    Perché spero di aver fatto capire a chi si ostina al dire il contrario che è solo una manovra finanziaria
    Ripeto, leggere tra le righe non è semplice. I meccanismi interni a ciascuna professione può comprenderli solo chi sta “dentro” quel lavoro,nessun dottore,nessun ingegnere,nessun deputato o assessore se non sta dentro la scuola può leggere e comprendere tutto questo.
    Da qui si spiegano anche le similitudini eccessive. estreme e leggere con cui in televisione diversi politici hanno paragonato l’insegnante unico a quello prevalente.
    Questo è lo scenario.

    Se il decreto attuativo della legge cambierà qualcosa per ora nessuno lo sa.
    Cosa potrebbe cambiare il regolamento?Della legge nulla ma potrebbe dettare nuove regole per individuare le caratteristiche del maestro unico.
    Non più il docente con più anni di servizio potrebbe essere una soluzione.
    Ma quali sarebbero i nuovi criteri? Credetemi tutti i nuovi criteri sarebbero non rispondenti a creare una scuola di qualità perché i criteri basati sulla qualità costano e la ratio ora è tagliare.
    Potrei espormi e dire come dal mio punto di vista si potrebbe tamponare il problema, per esempio attraverso la compilazione di una graduatoria calcolata solo sulla base di punteggi assegnati su ore di formazione in ricerca-azione per almeno 90 ore certificate da enti accreditati come ad esempio le università. Ma chi ha ora questa alta formazione? A Martinsicuro poco meno del 50% ma come percentuale è altissima rispetto a tante altre realtà Pochi in molte altre situazioni. E chi dovrebbe finanziare la formazione visto che scuole ed università hanno i fondi tagliati?
    Questo criterio o altri che forse arriveranno però andavano pensati prima della manovra e del decreto 137 e a questo punto si poteva anche ( attenti alla parola “anche”) usare il termine RIFORMA e parlare di QUALITA’ .

    Siccome invece è avvenuto il contrario, mi spiegate perché come insegnante non dovrei chiamare, quella che si fa passare come riforma, manovra finanziaria?
    E comunque come ultima analisi e lettura interna ai fatti che si snocciolano giorno dopo giorno e ora dopo ora,i guai per le – e parlo al plurale- scuole di Martinsicuro non saranno solo quelli derivanti dal meccanismo sopra esposto. Altri scenari molto più articolati ,complessi e destrutturanti stanno facendo capolino .

    Tanto per dissipare ogni dubbio, chi vi scrive non è prossima alla pensione né è in coda alla graduatoria né rischia di divenire, almeno nei prossimi 3 anni, un esubero ma, mi sento coinvolta nelle vicende che colpiscono la scuola in generale e quella di Martinsicuro in particolare e forse molti farebbero bene a condividere ora questo disagio. E se noi tutti continueremo a parlare della scuola anche avendo poche informazioni sarà lo stesso un grande successo nostro e del diritto, perché la circolarità delle idee, la ricchezza e genuinità delle informazioni che passano sul fino del blog sono molto più libere di quelle che passano nei nostri canali televisivi.

    Ah dimenticavo un’altra cosa, se volete vi potrei dare anche più chiare e reali informazioni su quello che succederà ai bambini, ai comuni, alle famiglie, in nome della ratio di cui sopra, dopo la chiusura delle scuole che oggi hanno meno di 50 alunni. Ma questa situazione, molto prossima, i sindaci l’hanno ben presente come problema reale.

    A tutti voi. Domenica Lupi

    RispondiElimina
  8. Grazie Domenica per il tuo chiaro contributo che permette a tutti noi, non addentro alle questioni scolastiche, di capire una volta di più che futuro ci stanno preparando: il Medioevo prossimo.
    il Berlusconismo che sopisce le coscienze, le addomestica e spaccia per reazionario e comunista chi non si allinea al pensiero dominante.
    Sono incazzato, tanto incazzato, lo temevo e si sta avverando: stanno demolendo, un pezzo alla volta, quelli che sono i principi della costituzione, raccontano le fantonie più inverosimili, vedi l'intervento sugli incidenti di Piazza Navona: ribaltano la verità raccontando solo una parte di essa.
    Se un ex Presidente della Repubblica come Cossiga, libero dai freni inibitori che la senilità gli regala racconta come si mistifica la verità ecco come la si applica: squadristi in piazza armati di bastoni con la polizia che sta a guardare quanto basta per far passare dalla parte del torto chi si difende.
    Se qualcuno obbietterà che il mio è il solito discorso politico sinistroso per sminuirne il valore rispondo si, non rompetemi le palle con il bau bau del comunista e guardiamo alla sostanza delle cose.

    RispondiElimina

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