La cosa certa è che non siamo in una fase conclusiva. Non siamo in uno di quei momenti in cui la società si dimostra stanca apatica e senza reazioni. La fine è già arrivata e passata da un pezzo ed il vero dramma è che nessuno se ne sia accorto e dunque è logico vedere ogni tipo di reazione mano a mano che la gente prende coscienza dell’accaduto. È uno shock capire che ora esiste un prima e un dopo. L’Italia che molti ricordano non c’è più, al suo posto resta solo un guscio vuoto e troppo stretto in cui i cittadini non possono rientrare.
Cosa è successo? Ogni singolo individuo sta capendo che anche la sua opinione, grazie alla rete, può arrivare ad uno smisurato numero di persone che a loro volta potranno appoggiarla, integrarla, criticarla, condividerla, amplificarla, diffonderla, confutarla. Questo significa semplicemente che anche l’idea di un solo “uomo” può cambiare le cose contribuendo alla crescita di tutti.
Un nuovo modo di intendere la democrazia nel 2008 esiste e nostro sarà il compito di esplorare questa nuova frontiera dell’interazione sociale.
Ognuno lo fa a suo modo, non esiste una regola per avvicinarsi a qualcosa che non si conosce bene, a volte si va per tentativi ed altre volte ci si avventura senza pensare alle conseguenze e sicuramente le azioni di chi testa ed esplora sapranno conferire esperienza e conoscenza.
Togliamo di mezzo le macerie, oggi ripartiamo dal nostro territorio, dal nostro comune.
Su questo blog si tengono solo modeste prove tecniche di volo.
ottimo
RispondiEliminaAnalisi lucida quanto essenziale.
RispondiEliminaAnche se io aspetto ancora il botto finale.
vero
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