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“Città Partecipata 2.0”

Chi visita questo weblog da qualche tempo conosce la proposta “Città Partecipata 1.0” lanciata su queste pagine agli inizi ottobre.
La proposta era volutamente seguita da una numerazione tecnica perché un seguito sarebbe stato in ogni modo necessario. MartinsicuroCity, allora continua.
La nuova proposta “Città Partecipata 2.0” prende corpo direttamente dai commenti arrivati a questo blog (un esempio). Se l’invito avrà, in qualche modo successo, potremmo parlare della prima situazione di democrazia diretta verificatasi a Martinsicuro.

Proposta “Città Partecipata 2.0”,
Trasmettere in diretta audio-video su Internet (streaming) tutte le sedute del Consiglio Comunale e rendere disponibili, all’interno di un archivio sul sito web del comune, le registrazioni (podcast) delle sedute.


Perche il Consiglio Comunale online?
Per garantire anche ai cittadini che non hanno modo di recarsi all’assemblea di seguire i lavori del consiglio comunale a qualsiasi ora esso si tenga.
Per poter consultare le registrazioni in ogni momento ed in ogni luogo.
Per offrire uno strumento in più come garanzia di trasparenza.
Perché per trascrivere un verbale o una delibera online servono troppe settimane, mentre caricare un video integrale, richiede davvero poco tempo.
Perché la partecipazione nel 2008 va cercata attraverso internet, il miglior strumento di comunicazione attualmente esistente.
Perché i costi sono contenutissimi rispetto alla grande innovazione che si porterebbe nel rapporto tra cittadino ed amministrazione.

Commenti

  1. Ma che bella idea...
    Bisogna però ribadire che questa cosa può essere fatta (e va fatta) a costo zero.

    La realizzazione deve procedere per fasi:
    1) rendersi conto che impedire a chiunque di registrare il consiglio comunale va bene per l'ex USSR e non per la Repubblica Italiana
    2) registrare le sedute con un registratore qualsiasi
    3) convertire i file in mp3 ed utilizzare drupal, wordpress o qualsiasi altro software libero similare per pubblicare le sedute registrate

    Se invece si preferisce continuare con la linea attuale si potrebbe fare il consiglio comunale alle 4 del mattino a bordo di un panfilo al largo della foce di Tronto e permetterne la registrazione solo ai settantenni accompagnati da entrambi i genitori.

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  2. alain bella idea la tua... visto che il sasso lo hai lanciato tu tempo fa...
    Anche se io sono più vicino all'ipotesi panfilo e settantenni che registrano con fonografo.

    RispondiElimina
  3. A me il consiglio piace vivere dal vivo sinceramente ma se proprio quast'amministrazione non ci vuole parecchi lavoratori martinsicuresi mi accontenterò di sentirmi le registrazioni.....!

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  4. Vorrei far notare che fino a quando è esistita "Radio Feeling" (le cui frequenze sono poi state acquistate dalla Veltronian-De Benedettian radio Capital), a Martinsicuro era possibile seguire i consigli comunali in diretta audio...
    Attualmente i consigli comunali vengono registrati su PC (non vi sò dire se in MP3 o WAW) e poi riversati via software in Word.
    Quindi un minimo di tecnologia esiste già: sarebbe sufficiente implementare sul sito del comune una finestra streaming per sentire l'audio o meglio, vedere le immagini.

    RispondiElimina
  5. Mica vorrai accusare veltroni di aver tappato la bocca al consiglio comunale di martinsicuro!

    Se la radio ha venduto la frequenza avrà avuto il proprio tornaconto...

    NOTA BENE:
    Lo vedete che è i finanziamenti pubblici all'informazione sono da eliminare così non si possono intraprendere più simili discussioni e la gente non va in confusione.

    RispondiElimina
  6. A dimostrazione ulteriore che è bene partecipare alla vita politica locale vorrei ricordare che radio feeling vedeva tra i suoi "proprietari" l'ex assessore Lattanzi Tony e che la stessa ha trasmesso i consigli comunali durante l'amministrazione Caputi. La radio è stata venduta all'indomani (credo non più tardi di tre mesi dopo) dell'insediamento dell'amministrazione Micozzi. Da allora è iniziato il periodo oscurantista ...(fermo restando il diritto sacrosanto di ciascun privato di vendere le cose di sua proprietà. NATURALMENTE.

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