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Nuovi occhi sulla città

Davvero in altre zone di Martinsicuro non ci sono mai rifiuti abbandonati alla rinfusa sulla strada?
Davvero in altre zone di Martinsicuro non ci sono mai risse fisiche o verbali che richiamano l’attenzione?
Davvero in altre zone di Martinsicuro non ci sono cani randagi?
Davvero in altre zone di Martinsicuro non ci sono facce poco raccomandabili?
Da quando Martinsicuro è diventata una piccola Zurigo, mentre il quartiere Tronto è diventato Scampìa?


Commento all’articolo “Ci sentiamo abbandonati a noi stessi”, pubblicato dal corriere adriatico del 18.03.08.


Quando si parla di Zona Tronto chi scrive questo blog sa perfettamente di cosa sta parlando. Conosce centimetro per centimetro quella zona. Tutti i dettagli, tutti i cassonetti ingolfati di rifiuti di vario genere, tutti gli spazi verdi incolti, tutte le palazzine vendute o affittate quasi per intero ad extracomunitari o semplicemente a poveri diavoli nostrani. Tutto già visto. Tutto vissuto.
Il “Presidente” Francavilla, (che non è presidente di niente e di nessuno) ha le sue ragioni per sollevare il polverone ogni mese, ma è necessario razionalizzare. La sua campagna di certo è mossa dalle più sane motivazioni che può avere il buon padre di famiglia che sicuramente è, ma le sue costanti lagnanze (ora per i cani, ora per la puzza, ora i materassi) rischiano di creare una sorta di effetto assuefazione-tolleranza da parte delle istituzioni locali. Il punto di vista di Francavilla forse è quello di un anziano che è cresciuto in un paesino di mare chiamato Martinsicuro (frazione di Colonnella). Martinsicuro è cambiata ed martinsicuresi non sono quelli di trent’ anni fa. Ora bisogna prenderne atto ed andare avanti, cercando di fare il meglio che possiamo.

Se i vigili urbani si preoccupassero di effettuare i controlli che devono effettuare. Se gli uffici comunali fossero ben organizzati. Se gli operai comunali, che spesso restano giornate intere nel loro capannone senza vedersi assegnare alcun lavoro per la pigrizia dei loro superiori, avessero dei compiti semplici e non onerosi rivolti alla piccola manutenzione del territorio. Se gli assessori lasciassero per un giorno in garage le loro belle macchine e girassero la città a piedi per osservare con più calma. Di certo vivere a Martinsicuro sarebbe un po’meglio, ma in teoria, niente impedirebbe a due balordi di azzuffarsi o ai cassonetti di riempirsi di indiscriminatamente.

Il cambiamento che molti aspettano è già in atto. Il cambiamento non verrà da un sindaco o dagli assessori che, se supplicati più forte, potrebbero far passare un vigile sotto casa. Il cambiamento sta avvenendo nella testa della gente. Nel loro modo di pensare alla società in cui vivono. Nel loro modo di prendersi cura del posto in cui vivono. Nel loro modo di interagire e scambiarsi idee.


Leggi anche le segnalazioni sul sito del comune di Martinsicuro. Leggi qui.

Sullo stesso argomento da MartinsicuroCity: Il piacere di non temere

Commenti

  1. Questo era il post numero 200. Grazie a tutti.

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  2. Il tema del post è stimolante.
    Trovo la protesta del Sig. Francavilla più che leggittima e condivisibile, così come la segnalazione/denuncia pervenuta sul sito del comune.
    Allora cari concittadini cosa vogliamo fare?
    Partiamo dall'assunto che ci troviamo con un'amministrazione che non amministra, la sua massima espressione è nella contabilità...debitoria, questa la ritroviamo strillata dappertutto come giustificazione.
    INAMMISSIBILE!!!
    Ad un anno di distanza non ho sentito una proposta seria una per la Città.
    SE SONO ONESTI DEVONO RICONOSCERE CHE NON SONO ALL'ALTEZZA DI GESTIRE UNA COMUNITA' CHE CHIEDE SEMPLICEMENTE DI ESSERE GOVERNATA E DI CONSEGUENZA RIMETTERE IL MANDATO.
    Il Quartiere Tronto, dove tra l'altro ci vivo, non è meglio e non è peggio di altre zone, se questo è il Bronx allora tutta Martinsicuro lo è!
    Che fine hanno fatto i Comitati di Quartiere? Possibile che uno strumento di rappresentanza così importante, se ben usato, non esiste a Martinsicuro?
    Forse fa comodo non crearli.
    Propongo di iniziare a crearli, un abbozzo può partire dal web; ripartiamo dalla proposta, orrida nei nomi, fatta in passato.
    Diamo spazio alle idee, ogni gruppo deve rappresentare al meglio le istanze del suo quartiere, deve tenere fuori gli interessi privati pensando al bene collettivo.
    Spazio alle proteste ma altrettanto spazio alle proposte per renderla più vivibile.
    Una volta creati devono essere riconosciuti dalle istituzioni come organismi di rappresentazione e di confronto.
    Utopia? No! Credo che i tempi siano maturi per iniziare a pensare ad un'Altra Martinsicuro.

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  3. Condivido pienamente quello che ha detto bobo.

    Facciamo qualcosa

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  4. Personalmente il cambiamento nella testa della gente non riesco proprio a vederlo!
    Esempi:
    Piazza Cavour, lunedì mattina: gli operai del comune hanno provveduto a ripulire le aiuole ed a potare le essenze che in esse crescono. Martedì mattina: cartacce nelle aiuole, una BICICLETTA da bambino buttata dentro alla fontana. Martedì mattina: la bicicletta veniva rimossa dagli operai del comune.
    Mercoledì mattina (oggi per chi legge): la bicicletta da bambino è di nuovo al suo posto (cioé dentro alla fontana).

    Quartiere Santa Lucia, via D. Alighieri isola ecologica:
    intorno alla campana del vetro ci sono costantemente sacchetti di non riciclabile, umido, vetro, materassi, mobili, water, ecc. Si tenga presente che a fare questo scempio non sono esclusivamente gli abitanti (extracomunitari) del condominio davanti al quale si trova l'isola ecologica ma anche, E SOPRATUTTO, persone di Martinsicuro che vivono in case unifamiliari di via Parini, N. Sauro, Petrarca, e che invece di servirsi dei secchi forniti loro a suo tempo, preferiscono liberarsi dell'incombenza di cacciare e ritirare detti contenitori sfruttando i cassonetti del condominio di cui sopra i quali sono stati messi proprio vicino alla campana del vetro.
    Se ci fate caso, questa situazione si ripete con irritante frequenza proprio dove ci sono condomini che si ostinano a tenere in stada i loro cassonetti (nonostatnte la delibera che a suo tempo istituì la raccolta porta a porta, dica chiaramente che i essi devono tenere i cassonetti all'interno della loro recinzione...)

    Se questo è il cambiamento nella testa della gente...

    RispondiElimina
  5. Anche questo è vero purtroppo

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  6. Per una volta non sono d'accordo con il buon bobo. L'amministrazione sta facendo quello che hanno fatto le altre amministrazioni. Le dimissioni non sono una ragionevole soluzione. Dovrebbero invece cercare di fare meglio.
    Per quanto riguarda il cambiamento io sono ottimista. Vedo nuove coscienze in giro. Il problema è il tempo. Un cambiamento culturale impiega anni a prendere forma...
    Faremo in tempo?

    PS
    nominatevi che non si capisce niente!

    RispondiElimina
  7. Si è vero ci vuole tempo, ma è anche vero che di tempo ne è passato una vita da quando i cittadini chiedono più controlli, più decoro più tutto

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  8. Già il fatto che stiamo qui a parlarne è un buon segno.
    Comunque è inutile stare lì a chiedere cose. Dobbiamo provvedere noi alla vivibilità della città.
    Se vediamo uno che ci incasina il secchio della raccolta differenziata bisogna dirglielo senza litigare e senza paura. Se vediamo un vicino che fa dei movimenti strani dobbiamo guardare quello che fà per fargli capire che non agisce indisturbato... e così via.
    Educare e vigilare deve diventare un dovere per ogni cittadino.

    RispondiElimina
  9. In risposta a Mare e Bobo:

    visto e considerato che noi cittadini, come è giusto che sia, chiediamo da tempo più controlli, più decoro, più tutto... perchè non iniziamo noi stessi a rendere più vivibile Martinsicuro?

    Per intenderci: abbiamo sviluppato Kilometri di post per dire che gli amministratori (presenti e passati) non danno/non hanno dato segni vitali... che il nostro corpo dei vigili è, usando un eufemismo, quanto meno assente...

    Un paese lo fà la sua popolazione... prendiamo l'iniziativa e diamoci da fare denunciando chi non rispetta le regole della raccolta differenziata, chi commette reati, chi rovina il patrimonio comunale (che è nostro e di nessun altro)... non nascondiamoci dietro ad un dito... le coscienze si formano anche con il bastone, oltre che con la carota...

    In risposta al post di oggi:

    gli assessori (non tutti purtroppo) le macchine le lasciano volentieri dentro ai loro garage ed amano molto fare delle passeggiate a piedi proprio per rendersi conto di ciò che c'è da fare (la bicicletta nella fontana docet) e... senza pigrizia, danno indicazione ai capi settore sulle urgenze da risolvere.
    Se poi i dipendenti comunali restano dentro al capannone (bar), passano da un certificato medico all'altro o, peggio ancora, per ripicca si mettono a fare multe alle macchine degli amministratori... o si rivolgono agli amministratori stessi dicendo "chi credi di essere: io rispondo del mio operato soltanto al Sindaco"... sappiamo bene come funzionano i contratti del settore pubblico che non consentono di prendere adeguati provvedimenti come invece è possibile fare nel settore privato.

    RispondiElimina
  10. Questo pomeriggio, approfittando del bel sole per "staccare" mio figlio dalla sua psp, l'ho convinto ad andare al parco della piazza Anfiteatro in cerca di amici. Sicuramente una cosa più salutare rispetto a come avrebbe voluto impiegare lui il suo tempo.
    Solo che non mi aspettavo di trovare una situazione tanto squallida: il primo brutto "incontro" lo abbiamo avuto con la fontana, con i suoi bicchieri di plastica galleggianti, una bottiglia e in più con l'acqua sporca di una sostanza bianca che sembrava sapone e tante bollicine intorno. Poco più in là, la bella (una volta) casetta, completamente imbrattata dalle bombolette spray, come d'altronde tutto il resto dei muri, del marmo, la fontanella , il piccolo scivolo, le panchine.......
    Le due altalene con le catene spezzate, inutilizzabili dai bimbi; le panchine spostate dal loro sito e ammucchiate in circolo in altre zone....
    Qualcuno mi dice che c'e una telecamera, e me la indica, ma che non può essere messa in funzione in quanto manca il cartello che avvisa che la zona è videosorvegliata.......
    E dire che di sorveglianza ce ne vorrebbe, con tutte le siringhe trovate tra l'erba (chiedete agli operatori ecologici) e non solo; con tutti i randagi che usano il prato per i loro bisogni (ma loro non sanno leggere i divieti); con tutti i bravi padroni di cani che ce li portano di proposito per farci i bisogni, i loro animali al guinzaglio (e si presume che loro sappiano leggere...), ben sapendo che su quell'erba giocano e si rotolano bimbi di tutte le età; con i ragazzi che sfrecciano a tutta velocità con gli scooter sulle stradine interne al parco giochi.....
    Forse, piuttosto che portare mio figlio a giocare in un posto così, a rischiare la sua incolumità, sono costretta a rivalutare la sopracitata psp.
    Ma non è giusto! Creare un luogo di ritrovo e svago per i bambini ed i ragazzi per poi lasciarlo al degrado più completo non ha senso!
    Che dire poi, per inciso, di via Napoli, con i suoi parcheggi selvaggi che la rendono una strada a senso unico alternato, con le corse ad alta velocità di moto, scooter ed auto.....
    Bene, a quanto pare il quartiere Tronto è in buona compagnia: come potrei concludere? Forse con un..."mal comune, mezzo gaudio"?

    Ps: Città Attiva ha dichiarato che i mancati introiti derivanti dalla Tosap annullata sarebbero stati utili per migliorare il parco giochi di via Filzi a Villa Rosa. Niente da eccepire, ma con quello che ho visto oggi, una ipotetica divisione 50 e 50 con i parchi gioco(inesistenti) a Martinsicuro sarebbe stata più apprezzata.....

    RispondiElimina

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