Da bravi, ora, dobbiamo ricordarci che nel febbraio 2011 Berlusconi minacciava di voler "denunciare lo stato", che poi saremmo sempre noi che lo abbiamo eletto.
L'impressione è che la storia di traffico e sottopassi stia mettendo in secondo piano problematiche urgenti e confronti politici decisamente più rilevanti.
Bianchini ma semplicemente una mail a Mcity con preghiera di pubblicazione NO? Mha!!?!!?!
RispondiEliminaE certo che ci proprio voleva un ...aspettando Martinbook....in città la gente freme in attesa di poter tornare a girare tra i gazebo sulla rotonda Las Palmas mentre è allietata dalla musica dei...soliti noti. Mi raccomando...esagerate con gli stanziamenti e con i fondi....non facciamoci dire dietro che riusciamo a sciupare meno soldi che in altre parti per manifestazioni che aggradano sempre e solo chi partecipa al ...pranzo.
RispondiEliminache ci azzeccano sti commenti????
RispondiEliminaBeh, considerando che è stato eliminato il primo commento per cui poi sono stati fatti gli altri due...direi nulla...ma a questo punto toglieteli tutti , meglio
RispondiEliminaE' pur vero che la giustizia funziona a due velocità: in alcuni casi si ricorre a tutti
RispondiEliminai mezzi per tenere sotto scacco il pres.del.consiglio in altri non si ritiene utile nemmeno dubitare: vedi caso Tulliani; anzi si dubita dei documenti che provano i fatti
e sono documenti, anche se di altri paesi, di autorità giudiziarie e politiche.
O ancora: se si indaga per prostituzione minorile si devono anche indagare con la stessa
celerità tutti quelli che sono andati con queste ragazze - Ruby e altre che potrebbero venir fuori - prima del presidente del consiglio a meno che vogliate essere tanto ingenui da sostenere che lui fosse il primo.*
Insomma giratela come volete ma queste manovre si fanno per motivi politici oppure per motivi
di carriera. Dubito di questo ultimo motivo perchè la carriera sarebbe assicurata, e con
maggior appoggio, nel primo caso. Per chi non lo capisce, mi dispiace, spero cominci a ragionare un poco.
Sulla dichiarazione di 'denunciare lo stato' che volete che vi dica: spiccioli, questioni
nate per far parlare di nulla. Non serve dar peso a dichiarazioni di tale basso spessore.
servono per far continuare una polemica sterile.
*spunto preso da un blogger: nel caso dovesse leggere, i diritti di autore sono suoi
o della fonte originale.
Umana e italiana la debolezza del premier.
RispondiEliminaIn questa vicenda c'è un po' di Tiberio e un po' di Hugh Hefner («Playboy»)
Combattuto tra curiosità e fastidio, il pubblico domanda: come, dove, quanto? I magistrati chiedono: chi e quando? La sesta domanda, invece, non arriva: perché?
Perché Silvio B. si comporta così? Perché un uomo così importante, un capo di governo, si circonda di cortigiani e ancelle? La risposta più semplice potrebbe essere: gli piace. Non tanto il sesso, che a una certa età presenta le sfide dell'alpinismo, quanto l'approvazione e le sue tre sorelle: ammirazione, adulazione, adorazione. La coreografia descritta dalle partecipanti ha qualche punto in comune con altre situazioni gradite al padrone di casa: convegni con giovani sostenitrici adoranti, cerimonie paratelevisive, notti brasiliane e dacie russe, ville sarde e università brianzole in festa. Silvio B. mostra i tratti di un narcisismo nucleare. Vuol essere applaudito e apprezzato. Uno dei motivi per cui detesta i giornalisti - se non nella versione addomesticata e aziendale - è questo: le domande antagonistiche sono prove di non-amore. Insopportabili.
L'esibizionismo nazionale - lo stesso che spinge alla nevrosi della «bella figura» - viene portato alla temperatura di fusione e produce energia. Quella che serve per rinunciare al sonno, alla prudenza, al buon senso; che induce a utilizzare le proprie televisioni come esca e ricompensa; che spinge a candidare, elevare e proteggere giovani donne per meriti estetico-sessuali; e a difenderle oltre ogni logica. Quella che permette di non vedere il lato grottesco di una vicenda che Giampaolo Pansa su Libero, dopo una lunga introduzione assolutoria, definisce «la goduria di un regista di film trash, capace di scovare gli eredi di Bombolo, di Alvaro Vitali, delle Ubalde sempre calde, travestite da infermiere, da professoresse, da poliziotte». L'uomo solo nel night-club, protagonista di tanto cinema e abbondante letteratura, cerca la stessa cosa.
La ricostruzione artificiale della festa, il complimento e la lusinga, la parodia del corteggiamento, la prevedibile tentazione, l'illusione del fascino a pagamento.
La debolezza di B. è umana e italiana: non per questo veniale, considerate le modalità, il ruolo e le caratteristiche - anche anagrafiche - delle protagoniste. Ma c'è qualcosa di familiare in questa spasmodica ricerca di approvazione, i cui sintomi - ben noti in azienda e nel partito, dove Silvio B. è rispettivamente «il dottore» e «il presidente» - sono diventati di dominio pubblico due anni fa. Non per colpe dei magistrati o dei giornalisti: ma di un'imprudenza, clamorosa e rivelatrice.
La partecipazione alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, nella periferia di Napoli, mostrava i segni di un esibizionismo parossistico. Lo stupore negli occhi dei presenti: ecco a cosa non ha saputo resistere, l'uomo ricco e potente, quella sera. La proiezione dei viaggi, degli incontri e dei successi del padrone di casa - ad Arcore, a Palazzo Grazioli - è un'altra prova dello stesso fenomeno. Alcuni uomini hanno bisogno di un pubblico per funzionare. Se non lo trovano, lo acquistano. C'è un po' di Tiberio (raccontato da Svetonio) e un po' di Hugh Hefner (immortalato da Playboy) in questa vicenda. Così s'appannano gli imperi: tra feste, mollezze e tentativi di fermare il tempo, con artifici che il tempo ci ha insegnato a conoscere. Famiglie, interessi e successi professionali non bastano più. Occorrono adulatori, ammiratrici, cantanti e una scenografia insieme spettacolare e malinconica, soprattutto perché studiata per sconfiggere la malinconia. Silvio B. è un uomo solo. Lo capirà appena perderà il potere: i prezzi aumenteranno, gli amici diminuiranno. Chi gli vuole bene dovrebbe dirglielo: ma forse è tardi.
Beppe severgnini
Corriere 28.01.11
@senza nome
RispondiEliminasi tratta di un genere di articoli che serveno a non far capire una cippa degli interessi che ci sono in gioco. La si butta tutto sul carattere di un uomo: ammirazione, adulazione, adorazione. Come se l'Italia potesse ricondursi al fare di un solo uomo. Consiglio di tenere gli occhi e la mente lontani da articoli del genere. Tra l'altro spesso questo tipo di articoli li si incontra nel corriere.
ma anche il centro sinistra...
RispondiElimina1992 prelievo del 6x1000 da tutti i conti correnti
2006 prelievo dei conti dormienti
2012 patrimoniale ???
(ovviamente sono ricchi tutti coloro che hanno una
proprieta' o un conto di almeno 50.000)
Un banchiere mi ha detto che il prelievo del 6x1000 avvenuto nel 1992 per poter entrare nell'euro e fronteggiare l'emergenza finanziaria in cui si trovò l'Italia, potrebbe ripetersi nel caso di un default tipo Grecia.
RispondiEliminaper questo motivo che i nostri politici dormono tranquilli... grazie ai nostri risparmi sempre + esigui.
un banchiere o un bancario?
RispondiEliminail bancario si puo' permettere di dire verita', il banchiere no.
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