Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà. Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità. L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso. Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti. Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare
Vediamo di farci sentire in tanti su questa questione, cambierebbe in positivo anche la cittadinanza.......presente in loco
RispondiEliminaSono anni che si parla di un ponte ciclopedonale sul Tronto, che oltre ad unire Marche e Abruzzo con una pista ciclabile, doveva servire anche a nascondere i tubi che dovrebbero trasportare i reflui di Martinsicuro nel depuratore di Porto d'Ascoli, e risolvere il dannoso problema di Via Marconi e della zona Tronto, un quartiere degradato, e niente si sta facendo per rivalutarlo. Delocalizzare il depuratore, e il ponte con la pista ciclabile, sono due temi scomparsi dall’agenda dei nostri politici. Per la pista ciclabile, se ne sta occupando il mondo delle due ruote, mentre il problema depuratore si trova su un binario morto.
RispondiEliminaLa giunta Di Salvatore si è rivelata un fallimento, non è stata capace di portare a casa niente, eppure, questo politicamente era il momento migliore. Lo stesso partito controlla il Comune di Martinsicuro, la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo, e per di più anche la loro dirimpettaia, la provincia che si dovevano fare accordi, quella di Ascoli Piceno è controllata dalla stessa maggioranza, quindi tutto doveva essere facilitato, e tutto ciò ha fatto aumentate le attese dei cittadini, che si domandavano: se non ora, quando? finalmente è giunto il momento.
Dopo il fallimento della Giunta Maloni, avevamo molta speranza in Di Salvatore, un politico navigato con dei buoni agganci, in Provincia il suo pupillo, in Regione suo nipote.
Ragazzi che delusione.
A San Benedetto la pista ciclabile e' una realta'
RispondiEliminagia' funzionante.
a San Martinsicuro invece il miracolo e' ancora lontano..
ciao signore
RispondiEliminaLa delusione è tanta, purtroppo Martinsicuro non riesce ad esprimere una classe dirigente capace di risolvere quei pochi problemi, che potrebbero farla volare nel mercato turistico, è un paese che meriterebbe molto di più.
RispondiEliminaSiamo noi i responsabili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chi ha detto che l'attuale amministrazione è incapace?
RispondiEliminaSicuramente sono incapaci a pensare per il bene di tutta la comunità, ma per quanto riguarda gli interessi economici di pochi sono bravissimi e il consigio di ieri ne è la dimostrazione.
E se iniziassimo a pensare che qualcuno in giunta prende le mazzette?!? No perché è impensabile che siano talmente stupidi e ottusi, è umanamente impossibile che non riescano a pensare ad una sola cosa che vada nella direzione del bene comune... ogni volta ci troviamo davanti a situazioni ambigue con un solo comune denominatore, anzi due: un buon affare per poche persone e MICOZZI.
Prima di parlare di piste ciclabili, bisognerebbe insegnare ai ciclisti come utilizzarle, o meglio ad utilizzarle. Ma no, le piste ciclabili sono solo per decrepiti ottantenni, mica per gente con bici in carbonio e cambio da 2000€...
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