Il ciclat di Teramo chiede che non sia trascurato l'inserimento delle piste ciclabili sul novo ponte della statale. In effetti la creazione di quest'opera consentirebbe la valorizzazione della prossimità delle due regioni ed allo stesso tempo la messa in sicurezza di un tratto di strada che viene già pericolosamente percorso giornalmente da decine di ciclisti.
L'impressione è che la storia di traffico e sottopassi stia mettendo in secondo piano problematiche urgenti e confronti politici decisamente più rilevanti.
Vediamo di farci sentire in tanti su questa questione, cambierebbe in positivo anche la cittadinanza.......presente in loco
RispondiEliminaSono anni che si parla di un ponte ciclopedonale sul Tronto, che oltre ad unire Marche e Abruzzo con una pista ciclabile, doveva servire anche a nascondere i tubi che dovrebbero trasportare i reflui di Martinsicuro nel depuratore di Porto d'Ascoli, e risolvere il dannoso problema di Via Marconi e della zona Tronto, un quartiere degradato, e niente si sta facendo per rivalutarlo. Delocalizzare il depuratore, e il ponte con la pista ciclabile, sono due temi scomparsi dall’agenda dei nostri politici. Per la pista ciclabile, se ne sta occupando il mondo delle due ruote, mentre il problema depuratore si trova su un binario morto.
RispondiEliminaLa giunta Di Salvatore si è rivelata un fallimento, non è stata capace di portare a casa niente, eppure, questo politicamente era il momento migliore. Lo stesso partito controlla il Comune di Martinsicuro, la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo, e per di più anche la loro dirimpettaia, la provincia che si dovevano fare accordi, quella di Ascoli Piceno è controllata dalla stessa maggioranza, quindi tutto doveva essere facilitato, e tutto ciò ha fatto aumentate le attese dei cittadini, che si domandavano: se non ora, quando? finalmente è giunto il momento.
Dopo il fallimento della Giunta Maloni, avevamo molta speranza in Di Salvatore, un politico navigato con dei buoni agganci, in Provincia il suo pupillo, in Regione suo nipote.
Ragazzi che delusione.
A San Benedetto la pista ciclabile e' una realta'
RispondiEliminagia' funzionante.
a San Martinsicuro invece il miracolo e' ancora lontano..
ciao signore
RispondiEliminaLa delusione è tanta, purtroppo Martinsicuro non riesce ad esprimere una classe dirigente capace di risolvere quei pochi problemi, che potrebbero farla volare nel mercato turistico, è un paese che meriterebbe molto di più.
RispondiEliminaSiamo noi i responsabili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chi ha detto che l'attuale amministrazione è incapace?
RispondiEliminaSicuramente sono incapaci a pensare per il bene di tutta la comunità, ma per quanto riguarda gli interessi economici di pochi sono bravissimi e il consigio di ieri ne è la dimostrazione.
E se iniziassimo a pensare che qualcuno in giunta prende le mazzette?!? No perché è impensabile che siano talmente stupidi e ottusi, è umanamente impossibile che non riescano a pensare ad una sola cosa che vada nella direzione del bene comune... ogni volta ci troviamo davanti a situazioni ambigue con un solo comune denominatore, anzi due: un buon affare per poche persone e MICOZZI.
Prima di parlare di piste ciclabili, bisognerebbe insegnare ai ciclisti come utilizzarle, o meglio ad utilizzarle. Ma no, le piste ciclabili sono solo per decrepiti ottantenni, mica per gente con bici in carbonio e cambio da 2000€...
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