Alcuni martinsicuresi credono di dover prendere "di petto" il fenomeno della prostituzione praticata in pieno giorno sul lungomare tra Villa Rosa e Martinsicuro. In questo momento della stagione una simile situazione potrebbe anche incidere sul flusso dei turisti in che proprio in questo periodo sono in cerca di una meta per le prossime vacanze estive.
L'impressione è che la storia di traffico e sottopassi stia mettendo in secondo piano problematiche urgenti e confronti politici decisamente più rilevanti.
Il comune di Martinsicuro e la sua maggioranza Tra non molto conquisterà per primo d'Italia oltre alla bandiera blu,emas,legambiente anche quella d'eccellenza per la prostituzione e per lo spaccio.
RispondiEliminaComplimenti!!!
Ma perchè non alzate il culo dalla sedia e andate a fare il vostro dovere?
Avete le armi per combattere questo schifio,cosa aspettate?
Qielli di Alleanza Nazionale si sono dimenticati di elencare, tra le emergenze del nostro paese, l'abusivismo e l'agire con la mentalità del voto di scambio e il peggior clientelarismo caratteristico delle regioni oppresse dalla mafia.
RispondiEliminaTale modo di fare e pensare caratterizza la nostra classe politica e chi dovrebbe curare l'ordine pubblico. Spero che i cittadini capiscano che continuare a "favorire" pochi farà pagare un prezzo altissimo a tutti: nel presente e nel futuro.
Chi oggi parla e si è messo la casacca della legalità dovrebbe spiegarci cosa hanno fatto negli ultimi 15 anni, come si sono comportati e per quale motivo solo oggi ha deciso di "giocare al massacro".
Il problema non si risolve con squallidi night,
RispondiEliminaprostituzione negli appartamenti estivi e/o per strada.
Devono riaprire i casini !!!
più legalità, più controlli e meno problemi per tutti !
Le signorine che passeggiano sul lungomare, se vestite normalmente, non sono un problema per nessuno,
ma che siamo arrivati alla xenofobia pura ?
eppoi come si fà a distinguere ?
"scusi, permette ? ma lei è una zoccola ?"
quasi quasi credo che talune signorine autoctone,
hanno paura della concorrenza provveniente dall' est..