L'impressione è che la storia di traffico e sottopassi stia mettendo in secondo piano problematiche urgenti e confronti politici decisamente più rilevanti.
Un blog da Martinsicuro fatto di opinioni, notizie e visioni. A volte è solo il diario di una città.
Per quanto riguarda la grafica non posso che essere d'accordo: non viene voglia nemmeno di appenderlo...
RispondiEliminaOh mamma mia! Pure qualche sgrammaticatura... Vabbè che si parla d'immondizia...
RispondiEliminaBrutto o bello che sia, io l'ho appeso e lo guardo tutte le sere prima di disfarmi del pattume. Per alzare i punti amenità si può sempre affiggere nei paraggi quello della Canalis... Ragazzi cerchiamo di essere più concreti e di rispettare le regole!
RispondiEliminaSe un oggetto è anche bello forse lo si usa più volentieri e lo si tiene più in vista; e questo vale molto di più se parliamo di un calendario. Gli anni precedenti era più che decente, ma l'edizione 2010 sembra fatta apposta per essere nascosta. Siccome a fare le cose bene o a farle male ci si impiega lo stesso tempo e lo stesso denaro allora sarebbe opportuno anche prendere nota anche di questi dettagli se si vuol migliorare.
RispondiEliminaL'importante è lamentarsi, sempre e comunque...
RispondiEliminasentite con quello che costa il servizio di raccolta(ovvero,una follia)un grafico bravo oppure un fotografo bravo potevano pure pagarlo... dite alle signore che fanno tanto per avere una casa carina di appendere uno schifo del genere con gli star trek tarocchi. maddai, un pò di buon gusto cambia l'umore delle persone, ricordatelo.
RispondiEliminaChe le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così.
RispondiEliminaSolo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare.
Ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi, piuttosto che fare.
Giovanni Falcone
Non penso che dare la propria opinione sulla grafica di un calendario voglia dire "lamentarsi": a me non piace e lo dico, ma ciò non toglie che la raccolta differenziata la faccio ugualmente, a prescindere dalle "strane icone", dai disegni e dai colori utilizzati per promuoverla...
RispondiEliminaIl calendario è brutto. Cioè, le tabelle sono fatte anche bene, ma dai font usati, fino ad arrivare al layout è un disastro. Con tutta probabilità chi lo ha ideato ha importanti competenze tecniche però manca di creatività. Non è un reato e la raccolta differenziata non subirà una battuta d'arresto per questo. Rimane solo il fatto che è uno dei pochi oggetti che è in tutte le case e certamente poteva essere un'importante mezzo di comunicazione. Sarà per la prossima. Tante volte ascoltando le critiche uno si migliora.
RispondiEliminaNon sono di Martinsicuro, ma se mi consegnassero quel calendario... la copertina non sarebbe un problema poichè, bella o brutta, se uno un calendario lo vuole davvero usare, è l'unica parte destinata a priori a pomiciare con il muro; il resto risulterebbe sforbiciato in basso a destra, mentre a tutta la restante cacocromia vedrei di farci un po' alla volta l'abitudine (a proposito: non ho capito quel degradée sulle fasi lunari, quelle con i santi, per intenderci).
RispondiEliminaSe lo scopo del calendario è solo quello di passare ai cittadini le date delle specifiche raccolte, la forma non ha importanza. Ma se il calendario, come pare, si propone anche un fine di sensibilizzazione, allora il discorso cambia. Vero è che un calendario malriuscito non causerà "una battuta d'arresto" alla raccolta differenziata, ma è altrettanto vero che non aiuterà più di tanto a darle un'accelerazione positiva.
Sarebbe forse stata migliore un'impostazione più asettica e professionale, tesa cioè a richiamare l'attenzione dell'adulto (perchè è l'adulto, nell'immediato, il destinatario del messaggio) sull'importanza e sulla convenienza della raccolta differenziata (vero è che i bambini saranno gli adulti di domani, ma per fare colorate campagne di educazione sarebbero più indicate le scuole e le occasioni di socialità in genere).
Così come si presenta, a parer mio, questo calendario banalizza il concetto che vuole trasmettere; la fantasia rimanda alla fantasia, e alla fin fine sembra più una proposta di gioco con i bambini che un perentorio invito al senso di civiltà.
E poi avevamo il precedente di Topo Gigio e del vaccino contro l'A/H1N1. Anche se in questo caso pare ormai che il fallimento della campagna di vaccinazione sia stato un gran bene per la salute (ma comunque un gran male per le casse dello Stato).
il calendario è uguale in tutti i Comuni dell'Unione, quindi a monte la realizzazione dovrebbe essere affidata a qualche studio grafico che lo sforna in diverse versioni ogni anno. Non sarebbe male invece che affidarsi ad un singolo (i cui risultati poi non sono granchè) fare una specie di concorso fotografico esteso a tutti i cittadini dei 12 Comuni, scegliere ogni anno un tema su cui poter inviare le foto (ma potrebbero essere anche elaborati artistici ad esempio) da cui selezionare le più belle con cui realizzare il calendario. Allora sì che i cittadini sarebbero coinvolti ed invogliati a confrontarsi con il tema della raccolta differenziata, a partecipare attivamente alla realizzazione del calendario, a volerlo esibire in casa perchè fatto con belle immagini, e potrebbe diventare col tempo un concorso ambito.
RispondiEliminaInsomma, di idee per rendere partecipi tutti di quanto si fa in tema di raccolta differenziata ce ne sarebbero tante, solo che realizzarle è quasi sempre un'utopia, per tutti gli ostacoli burocratici che ogni volta si incontrano.
ciao,
RispondiEliminaqualcuno mi saprebbe dire dove va buttato il polistirolo ?
Grazie
Marco
Mi piacerebbe sapere dove buttare il polistirolo. Grazie
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