La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fu un corpo militare nell'Italia fascista. Per via del colore della camicia parte integrante della divisa di questo corpo, i suoi membri e la Milizia stessa erano noti anche come Camicie nere (nome comune con il quale la Milizia è spesso indicata anche nella storiografia non italiana).
La sua fondazione risale ad una deliberazione del Gran Consiglio del Fascismo del gennaio 1923. Inizialmente pensato come milizia ad uso esclusivo del Partito Nazionale Fascista (rispondeva solo al Presidente del Consiglio e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l'obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo con la «costituzionalizzazione» del fascismo e con un evidente contrasto con l'esercito del Regno d'Italia, perse la sua esclusività nei compiti e finì col mescolarsi quasi del tutto con l'esercito, eccezion fatta per qualche compito puramente formale.
La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale nasceva dall'esigenza del Partito Nazionale Fascista, appena giunto al potere, di convertire le squadre d'azione in una vera e propria milizia riconosciuta dallo stato.
Wikipedia, Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Anche a Martinsicuro il reclutamento è avvenuto.
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