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Sognarsi la partecipazione

Un nuovo partito, un nuovo modo di intendere la rappresentanza popolare. Una nuova democrazia più diretta ed allo stesso tempo capace di far emergere delle elite capaci di filtrare e focalizzare idee, bisogni e volontà. Ecco, forse i democratici chiedono solo questo.
Allora viene normale leggere con sano disincanto dichiarazioni come quella del vincitore delle ultime primarie locali del PD che dice: “ …. Vorrei che la mia candidatura rappresentasse il rinnovato entusiasmo di tutti quegli elettori che attualmente sono sfiduciati dall'attuale sistema politico. …”.
È un peccato dirlo così ma Monica Bovolenta deve capire l’entusiasmo e la partecipazione sono una cosa mentre convincere qualche centinaio di persone a fare una croce su un banchetto è un’altra. Fino a quando il PD resterà un partito vecchio, chiuso e ad uso e consumo dei pochi amici o amici di amici si riuscirà solo a privare il parlamento, regioni e comuni dell’adeguato contrappeso da porre a bilanciamento dell’aggressiva condotta della maggioranza.
I vertici giocano con la base come facevano fino a due anni fa prima di sfasciarla completamente. Non esiste una vera rappresentanza diretta perché i candidati alle primarie emergono secondo criteri non democratici e non esiste la selezione di una elite in grado di raccogliere e focalizzare le idee che poi dovrebbero costituire la spina dorsale di un partito democratico.
Detto ciò manca solo un'altra cosa che forse al fine dei consensi non vale molto, ma uno straccio di progamma ci si è preoccupati di farlo? Oppure anche a stò giro ci facciamo solo una chiacchierata.

Commenti

  1. la domanda che vorrei fare è: perchè questa candidatura dovrebbe rappresentare il rinnovato entusiasmo di tutti quegli elettori che attualmente sono sfiduciati dall'attuale sistema politico? Per quali motivi??
    Per cultura e pensiero dovei essere un democratico ma ancora non riesco a trovare un modo di partecipare o a riconoscermi in questo movimento politico italiano.

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