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La voglia di non rappresentare nulla

Per ragioni di popolazione a Martinsicuro non è prevista la nascita di circoscrizioni comunali, dunque per formare un organismo di partecipazione e consultazione l’unico modo è creare un comitato di quartiere , del quale però statuto e peso partecipativo sono definiti dall’ amministrazione comunale.
È comunque desolante scoprire solo per mezzo di sambenedettoggi.it che a Martinsicuro si è costituito il Comitato di quartiere Tronto. Nessuno sapeva niente delle elezioni di direttivo e presidente. Dove si sono tenute? Quanti i votanti? Qual è lo statuto?
La risposta sta in questa frase detta dal Presidente Francavilla:
“… Ma le dirò che dei quasi 100 iscritti al comitato solo una quindicina sono originari del posto, il resto sono tutte persone di fuori che abitano però da diversi anni in città.”
Da qui si può evincere che si è trattato di un semplice passaparola tra conoscenti e non di una convocazione di tutti i residenti.
Dove risiede allora la forza partecipativa e rappresentativa di questo comitato? In che quantità l’amministrazione comunale dovrebbe dar peso alle opinioni di un organo per nascita non eterogeneo?
Staremo a vedere ma le premesse non sono delle migliori.

Commenti

  1. ma come mai in questo blog ce la prendiamo con il signor Francavilla, che puo avere simpatie o no ma che comunque ci mette la faccia su questioni DELICATISSIME della nostra città e magari tale atteggiamento non viene sostenuto ad esempio MAI verso i proprietari di agenzie immobiliari verso tanti tanti altri...??????

    Ad esempio perchè non ci battiamo per l'eliminazione TOTALE del distributore di siringhe visto lo SCHIFOOOOOOOOOOOOOOO

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  2. Vedi mare, il problema non sta nella persona o in quello che fa. Il problema vero è che Francavilla si erge a rappresentante di quartiere senza dare modo ai residenti dai farsi rappresentare in modo democratico.
    Ti piacerebbe che a Martinsicuro nascesse un'associazione che parlasse a nome di tutti i cittadini e quindi anche a nome tuo senza che tu sia stato minimamente interpellato?
    Si, l'associazione magari ha degli ottimi propositi ma non può definirsi rappresentativa e di conseguenza credibilità e peso vengono ridimensionati di conseguenza.
    Per quanto riguarda il comitato quartiere Tronto, l'idea è ottima ma le modalità di costituzione lo rendono poco credibile e poco capace di rappresentare le reali necessità di tutti i cittadini.
    Buona giornata a tutti.

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  3. io lì ci vivo e penso di essere uno che si interessa molto a questo genere di iniziative e nel mio piccolo mi piacerebbe fare qualcosa per il bene della mia città.
    come avevo scritto già all'epoca della fantomatica riunione in comune del quartiere tronto (poi confortato da bobo, credo) io non sono stato raggiunto da nessuna convocazione, manifesto, volantino, suonata di citofono, lettera.... io, la mia famiglia, i miei vicini, i miei conoscenti, nessuno sapeva niente di niente...
    quindi, se poi vengo a sapere che un gruppo di pensionati agli occhi dell'amministrazione rappresenterà le mie necessità senza che io possa fare nulla, secondo me è sacrosanto incazzarmi.

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  4. ...il Presidente del comitato Tronto viene minacciato dalle organizzazioni criminali?? La situazione è davvero critica o sono solo le parole di una persona che si farà sotto alle prossime elezioni amministrative?? Sta a voi sciogliere l'arcano mistero. PS più che comitato di quartiere a me sembra la solita "casta" x pochi intimi a cui è stato dato un pò di risalto nelle cronache locali.

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  5. Non credo proprio si tratti dei soliti gruppetti di amici di amici. Piuttosto mi fa pensare ad una aggregazione di esclusi capeggiati più o meno discutibilmente.
    Comunque hanno il diritto di farsi sentire, come è sicuro il fatto che non hanno il diritto di rappresentare ufficialmente tutti i residenti.
    Discorso chiuso.

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  6. Eliminare il distributore di siringhe secondo il mio parere non farebbe altro che far aumentare i malati di AIDS, epatiti B-C e malattie varie. I tossicodipendenti arrivano da tutte le parti perchè c'è sempre disponibilità di eroina qui a Martinsicuro. Fermarne lo spaccio vi assicuro che è una lotta contro i mulini a vento. Bisognerebbe colpire (come già fatto nei giorni scorsi) quei bar che offrono riparo ai vari "pusher" e ce ne sono più di uno, fino a farli chiudere in maniera definitiva. Perchè in realtà i gestori di quei bar sono ben felici di averli lì perchè il pusher spende, i suoi clienti spendono e consumano all'interno del bar. Che motivo avrebbe di allontanare quella fonte di guadagno? Vi posso assicurare che quei gestori non offrono nessuna collaborazione alle Forze dell'Ordine proprio per i motivi che vi ho appena detto...anzi... Una volta eliminati quegli esercizi ed avvisati gli altri del rischio reale della revoca dell'autorizzazione, riqualificando quelle "aree in mano agli sbandati" i pusher si troverebbero costretti a spacciare in mezzo alla strada aumentando le possibilità di poter essere arrestati. Sembra facile...eh?? Ma non impossibile. A proposito mi trovo quasi daccordo con l'anonimo che ha postato prima di me. Saluti al Blog, ai blogger ed a Martinsicurocity

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  7. Non conosco il Sig. Francavilla se non dalle cronache locali, pur riconoscendogli una buona dose di volontà e coraggio, non mi piace il suo modo di fare.
    Un comitato di quartiere non si costituisce tra amici e conoscenti più o meno incazzati, non ci si proclama Presidente per alzata di mano dei sopracitati o semplicemente perchè ci si è messa la faccia per primo.
    Un comitato di quartiere deve rappresentare una fascia eterogenea degli abitanti e questo lo si fa informando ed organizzando riunioni pubbliche che non assomiglino a quelle massoniche.
    Di tutto questo non ne ho avuto traccia salvo un bel giorno, dopo mesi di annunciazioni, eccolo qua:
    E' nato il Presidente e il Comitato.
    Ecco qui c'è qualcosa che non mi quadra: E' nato prima il Presidente e poi il Comitato oppure viceversa?
    Forse qualcuno penserà che mi sto facendo delle pippe, invece no, credo che il modo di agire sia rivelatore di scarsa sensibilità e mania di protagonismo.
    Ovviamente questo è il mio pensiero, posso essere smentito e così potrò, con piacere, togliermi dalla testa l'idea che la massima ambizione sia quella della costruzione di una nuova cappella votiva con annessa festa, con tutto rispetto.

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  8. Non penso che il Sig. Francavilla si metta a organizzare feste e quant'altro.
    Per esperienza diretta, in un comitato di quartiere, vi dico che la precedente amministrazione aveva provato a stilare un regolamento, la revisione dei quartieri e l'approvazione in consiglio. Nulla di fatto, vuoi per i contenuti, dalla chiara matrice marxista, vuoi perché alcuni presidenti si sono rifiutati categoricamente di prendere in considerazione la discussione che si era creata e ancor meno la sottoscrizione dello stesso.
    L'attuale amministrazione non ci pensa nemmeno a mettere ordine, semplicemente ignora l'argomento tranne quando qualcuno degli attuali presidenti non gli chiede a che punto si trovino le mille promesse del Sindaco.
    Personalmente penso che i comitati di quartiere, che organizzano tra mille difficoltà e sacrifici un bellissimo carnevale, siano di notevole importanza per la crescita civile dei cittadini e sarebbero utili per un confronto continuo, e collegamento, tra i cittadini e l'amministrazione.
    Questo quando avremo dei politici tanto maturi da poter accettare il confronto con chi li ha eletti, i quali meriterebbero ben altro che stupide promesse condite da sorrisi di circostanza.
    Una domanda: ma i giochi nuovi che dovevano arrivare a metà luglio del 2007 a Villa Rosa dove sono? Parola di Sindaco...

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  9. Altro che vietare le siringhe o chiudere i bar...
    Signori il problema è il disagio delle persone e non ci sono rimedi o punizioni che tengano.

    I Carabinieri, pittosto che perdere tempo a corriere dietro alle polverine, dovrebbero dedicarsi ai delinquenti veri e non alle vittime della società (siano essi semplici tossicodipendenti o pusher, come li chiama il nostro amico Carabiniere blogger)

    Personalmente sono favorevole alla legalizzazione di tutte le droghe.
    Il proibizionismo non diminuisce il consumo, uccide i ragazzi, degrada i paesi come Martinsicuro e soprattutto arricchisce le mafie.

    So che molti pensano che sto bestemmiando. So che molti tireranno in ballo questioni di principio.
    Ma guardate i fatti. Leggete, documentatevi riguardo questo problema.
    Andate a vedere quanti morti fa la dddroga, quanti morti fanno le sigarette, quanti morti fa l'alcool.
    Andate a vedere di che tipo di reati si sono macchiati i detenuti che fanno esplodere le carceri Italiane.
    Andate a vedere storicamente come il proibizionismo dell'alcool e della droga hanno letteralmente creato la Mafia moderna.
    Andate a vedere come tra i nostri calciatori, tra i nostri politici, tra i nostri artisti, tra i migliori rappresentanti dei salotti buoni l'utilizzo di droghe pesanti sia compreso, tollerato (e nascosto).

    La droga è un male. Criminalizzarla rende questo male un male ancora peggiore.

    No alla droga. No al proibizionismo.

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  10. Mi scusi signor De Carolis ....ma vede ....la parola "perdere tempo" non è annoverata nel mio ristretto vocabolario. Parlo dall'ALTO della mia esperienza professionale in materia di lotta alla droga e per la quale ho ricevuto anche un elogio dalla DEA, un organo che lei conoscerà più di ogni altro frequentatore di questo blog, visto che si trova negli USA. Per poter arrivare ai fornitori si comincia dall'anello più basso e debole, i consumatori, per poi risalire a chi la distribuisce "all'ingrosso".
    Quello che lei dice nel suo post non fa altro che rafforzare la mia convinzione che il problema maggiore è il degrado della classe politica italiana che ha favorito una sempre più crescente sfiducia verso gli organi delle forze di Polizia. Le posso dire sinceramente che se io faccio o meno il mio dovere lo stipendio a fine mese mi viene accreditato sempre e se ogni giorno io e miei colleghi rischiamo una malattia infettiva "per correre dietro alle polverine" come dice lei è perchè la droga in Italia è proibita. Poi visto che lei sta lì a New York, non dico di andare in giro con una bustina di eroina in mano, ma provi a farsi trovare con una "pipa da crack" in tasca, poi ci faccia sapere il risultato..

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  11. Mentre nella vicina San Benedetto il prossimo 25 e 26 Ottobre si tengono le elezioni per il rinnovo dei direttivi dei Comitati di Quartiere a Martinsicuro non si capisce ancora bene se questi hanno una legittimizzazione o devono essere considerate delle libere associazioni.
    M condivido il tuo pensiero, siamo indietro di anni luce, il tuo intervento mi ha ricordato di un articolo pubblicato sul Corriere Adriatico nell'ormai lontano 27 Maggio 2006 a firma di Gloria Caioni che sono andato a ripescare:
    E' un capolavoro comico, vale la pena rileggerlo, peccato che da allora nulla è cambiato.

    Titolava

    Esistono da anni in maniera spontanea ma non mancano le polemiche per la cancellazione dei nomi dei santi.

    Martinsicuro, interviene l'Amministrazione

    Comitati di Quartiere e ora il regolamento

    MARTINSICURO - Nella città truentina sbarcano i comitati di quartiere. Un regolamento provvisorio, che può essere soggetto agli ultimi ritocchi (specie per la toponomastica), è stato studiato dall'assessore alle politiche sociali, Morena Contini. La proposta non è ancora passata in Consiglio, ma prevede la nascita di sei nuovi organismi di quartiere, sorti dalle ceneri dei nove vecchi comitati spontanei che hanno popolato fin oggi il territorio di Martinsicuro.
    In pratica "Santa Lucia", "Tronto" e "Sant'Antonio" confluiranno nel "Castrum Truentinum", zona così denominata perché cuore storico del paese. Allo stesso modo i quartieri "Anfiteatro" e "Giardino" (quest'ultimo molto piccolo) prenderanno la denominazione di "Teatro". Gli altri comitati saranno: "Centro Storico", "Municipio", "Nuova Rosa" e "Casone". Una rivisitazione generale che sarà ovviamente affiancata da un preciso regolamento che definisce nel presidente, nel suo vice e nel Consiglio direttivo gli organi democratici.
    "L'obiettivo - dichiara la Contini - è avere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della città e un raccordo diretto fra portavoce e amministrazione". "Casone" e "Municipio", in qualità di aree popolate da meno di 2mila persone potranno eleggere solo tre consiglieri. Quattro invece il numero dei componenti l'organo direttivo di "Castrum Truentinum", "Nuova Rosa" (ex Villa Rosa), "Teatro" e "Centro Storico". Non può esserci, ovviamente, sovrapposizione fra il ruolo di presidente o consigliere di quartiere e membro dell'amministrazione comunale. Il regolamento dovrebbe passare in Consiglio prima di settembre, ma già qualche polemica è scaturita a seguito dell'istituzione dei comitati di quartieri e il cambio dei nomi che escluderebbe ogni riferimento ai Santi e alla religione cristiana. "Alla terza riunione - racconta la Contini - che serviva per discutere gli ultimi dettagli del regolamento, i presidenti attuali non si sono presentati. Gli unici intervenuti sono stati Vincenzo Francavilla di Tronto e Mauro Censori di Casone. Nemmeno una telefonata per avvertire che non avrebbero partecipato. L'ho visto come un gesto di maleducazione, messo in atto da rappresentanti che non fanno i rappresentanti". L'accorpamento dei quartieri e, forse, la cancellazione dei nomi dei Santi non sono piaciuti ad alcune zone. Per mercoledì prossimo intanto la Contini e il presidente di "Nuova Rosa", Marco Ceci, hanno organizzato un incontro fra amministratori e cittadini per discutere delle questioni irrisolte della zona.

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  12. Francavilla uomo di estrema destra non ha capito che per ripulire il quartiere Tronto bisogna prima rivalutarlo, e per fare ciò deve scomparire il depuratore con le sue puzze e il suo rumore, e poi vedete che la gente perbene che ha dato in affitto le proprie case agli extracomunitarei torna.

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  13. Allora è chiaro perchè a una sua elezione democratica ha risposto con un littorio: "me ne frego"

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