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Il depuratore di Martinsicuro

Da una mail:

INIZIO CITAZIONE

Sono la Sig.ra Scuteri Marisa, quest’anno, dopo i lavori di abbellimento e di manutenzione eseguiti nel depuratore, noi di via Marconi abbiamo acquisito un fastidio in più, un rumore costante e assordante, che nelle ore notturne, con le finestre aperte di sicuro supera il valore differenziale di 3 dB ammissibili per legge che non ci lascia dormire, senza parlare poi dei sibili e frastuoni che ci arrivano all’improvviso in alcune ore del giorno e della notte
Il problema olfattivo non è stato risolto, perchè in particolari ore della giornata, ci sono fughe di aerosol che ammorbano l’aria, da informazioni assunte, queste fughe contengono Acido Solfidrico (idrogeno solforato) H2S, che di sicuro non fanno bene alla salute, l’acido solfidrico è considerato un acido debole, diprotico, gas incolore a temperatura ambiente, la scienza ci dice che un’esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse, accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie, a lungo termine può comportare affaticamento, perdita dell’appetito, mal di testa, disturbi della memora e confusione e data la sua natura acida, reagisce con gli alcali, si ossida facilmente all’aria, formando acido solforico estremamente corrosivo intacca i metalli rovinando le strutture di ferro delle nostre case comprate con tanti sacrifici. Ad alte concentrazione meglio non parlarne!
Noi che abitiamo a pochi di metri, con i terrazzi che affacciano “dentro al depuratore” come dobbiamo considerarci, a rischio?
La distanza delle nostre case dal depurtore è a norma?
E’ da aggiungere che nel 1992 il comune di Martinsicuro insieme ad altri comuni limitrofi fu letteralmente inondato dallo straripamento del fiume Tronto (fiume interregionale tra Marche ed Abruzzo), provocando immani danni economici e ambientale, questa è la zona dove risiede il depuratore, che dopo tale inondazione è stata considerata ad alto rischio, perchè se tale evento si ripetesse, ci sarebbero gravi conseguenze di inquinamento del territorio.
Abbiamo chiesto al Sig. Sindaco, dopo che L’A.R.T.A. Agenzia Regionale Tutela Ambiente asserisce che: - la dislocazione attuale del depuratore è sicuramente problematica, sia per la vicinanza di abitazioni che per la vicinanza alla zona di mare adibita a balneazione e gli effetti disturbanti per la salute umana devono essere, comunque, vagliati dalle ASL e dal Sindaco - quali sono i provvedimenti che ha preso? come dobbiamo comportarci in presenza di questi aerosol? A tale domande non abbiamo avuto risposte.


FINE CITAZIONE

Ormai si tratta di un problema di primo piano. Il venticinque settembre, rappresentanti dei comuni di Martinsicuro e San Benedetto, si incontreranno per discutere della possibilità di unificare i due depuratori (Sentina e foce Tronto), collocando un unico impianto nella zona Sentina. Una soluzione, prima soltanto auspicabile, sta diventando necessaria quanto urgente. I martinsicuresi hanno bisogno e meritano di vivere meglio. Questo vuol dire "fare il bene della gente".

Commenti

  1. Dal Corriere Adriatico del 18/09/2008

    FOSSE LA VOLTA BUONA X DEPURATORE E IL TANTO SOGNATO PONTE CICLABILE



    Il primo colloquio ufficiale per discutere della questione si terrà il prossimo 25 settembre nel municipio marchigiano
    Intesa tra San Benedetto e Martinsicuro per evitare doppioni. E si farà una pista ciclabile
    Un unico depuratore per due città


    MARTINSICURO - Due depuratori nel giro di un chilometro. Entrambi sotto-utilizzati ed entrambi collocati a ridosso della zona Sentina, destinata a diventare una riserva naturale (centrale nucleare permettendo). Questo è il paradosso che le amministrazioni di Martinsicuro e San Benedetto tenteranno di sanare. Il primo colloquio ufficiale per discutere della questione si terrà il prossimo 25 settembre al municipio marchigiano. L'idea è quella di far funzionare solo l'impianto di Porto D'Ascoli, convogliando i liquami di Martinscuro in apposite condutture che potranno raggiungere la struttura di San Benedetto.

    Sopra questi tubi - spiega il sindaco truentino Abramo Di Salvatore - abbiamo intenzione di realizzare un percorso ciclabile che colleghi le due sponde del Tronto. Insomma un modo per evitare doppioni, sanando i disagi derivanti dal depuratore (frutto anche di diversi esposti) e regalando alle due comunità un collegamento per due ruote atteso da tempo.

    Il tutto, ovviamente, dovrà ottenere il placet delle due amministrazioni, ma anche quello dei due organismi provinciali. Non a caso al summit che si annuncia di primaria importanza parteciperanno anche il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi e quello di Teramo Ernino D'Agostino. Un incontro importantissimo per decidere il futuro delle due sponde truentine e continuare a parlare, dopo i primi colloqui avuti fra il sindaco Gaspari e l'ex primo cittadino di Martinsicuro Nilde Maloni, della delocalizzazione dell'impianto abruzzese.

    L'annuncio di Di Salvatore è anche un modo per rispondere implicitamente ad una nota della Ruzzo Reti spa, l'ente che gestisce l'impianto. La Ruzzo, infatti, rispondendo ad un esposto presentato da una signora che lamentava il rumore ed i miasmi del depuratore di Martinsicuro, scriveva che la questione (della dislocazione del depuratore in altra sede, ndr), pare ovvio, assume una portata che, almeno allo stato attuale, esula totalmente dai programmi sia dell'ente d'ambito che dell'ente gestore, oltre che naturalmente del comune proprietario dell'impianto (Martinsicuro appunto, ndr). In pratica la Ruzzo aveva risposto per conto dell'amministrazione Di Salvatore, senza tener conto delle reali volontà dell'esecutivo di centrodestra.

    Pronta è arrivata la replica del primo cittadino martinsicurese: L'amministrazione - precisa in una nota il sindaco - non ha mai escluso la possibile delocalizzazione del depuratore. In quanto decisioni di notevole importanza come queste competono ad altri soggetti (amministrazione stessa e Ato 5 Teramo).

    A riguardo il centrodestra aggiunge: Sono stati riattivati i contatti con tutti gli enti interessati per verificare la fattibilità della delocalizzazione del depuratore.

    L'appuntamento è dunque previsto per giovedì 25 settembre, esattamente fra una settimana, alle 17 al municipio di San Benedetto per siglare o comunque iniziare a discutere di una questione importante e vitale per la zona al confine fra le due regioni. Una zona che dovrebbe divenire riserva naturalistica, ma anche un polo di attrazione per il turismo ecosostenibile.

    GLORIA CAIONI,

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  2. Non se ne può più del depuratore... Mettetevi d'accordo per il bene di tutta la città!

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  3. Speriamo che questa volta nel colloquio i nostri amministratori non facciano brutta figura come la volta precedente e pensino al bene del paese e del quartiere tronto riqualificando la zona nord.

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