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Cosa cova sotto la cenere

Da anni ci dicono senza sosta che esiste un’”emergenza sicurezza” a cui bisogna reagire. Questo modo di informare i cittadini è dettato principalmente da esigenze politiche e da esigenze di vendite o ascolti. Alzare sempre più i toni per attirare quanta più attenzione possibile. Ora, dopo anni di questo trattamento, la società mostra evidenti segni di distorsione della percezione comune della sicurezza. Le reazioni della gente stanno assumendo toni bestiali.
Un lettore condivide il suo punto di vista:

INIZIO CITAZIONE
Vi scrivo per inviarvi questa intervista rilasciata su Avvenire pensando a molti messaggi dal contenuto altamente pericoloso sul vostro blog e al fatto accaduto ad Alba Adriatica la scorsa notte, quando alcune persone hanno lanciato delle bombe carta verso degli zingari.
Pensando che possa essere utile alla discussione a alla riflessione di tanti, compreso le istituzioni a volte distratte rispetto a quello che "cova sotto la cenere". Grazie

Società frammentata: siamo tutti a rischio.
la psicologa Manuela Tomisich: nemico da eliminare Abbiamo paura dell’altro. Come all’età della pietra


Questa tragedia (l'uccisione del ragazzo di colore italiano a Milano) conferma, ancora una volta, che le persone non si fermano più a pensare prima di agire: non sono in grado di arrestarsi in tempo. Ed è senz’altro l’aspetto più drammatico di questa triste storia.
Davanti alla brutale violenza di via Zuretti, alla psicologa Manuela Tomisich, docente di mediazione comunitaria all’Università Cattolica di Milano, vengono in mente immagini primitive, da età della pietra dei rapporti sociali, quando la dicotomia “amico- nemico” decideva della vita e della morte delle persone.
Professoressa, come si può spiegare così tanta violenza?
Chi non è uguale a me è mio nemico. E il nemico va ucciso. Qui non si entra nemmeno nella valutazione umana dei rapporti. Non viene mentalizzato il fatto di avere a che fare con un’altra persona. Si agisce e basta.
C’entra, in qualche modo, anche il razzismo?
Di fronte a un diverso, come prima reazione, si cerca di capire se è un amico o un potenziale nemico. Questo vale sempre e, spesso, porta ad agire di pancia. Ma, per fortuna, l’uomo non è soltanto pancia e questo meccanismo biologico viene contemperato dalla capacità di analizzare le situazioni e di ponderare le azioni. Insomma: prima di fare si deve pensare. Altrimenti si torna all’età della pietra.
C’è una categoria di persone più a rischio di altre di cadere in questi comportamenti?
Chi ha meno capacità di analisi e di pensiero, chi “beve” tutti i messaggi senza riflettere, finisce, prima o poi, per fare le cose prima di averle pensate.
Che cosa si può fare per aiutare queste persone e prevenire comportamenti pericolosi?
Nel rispetto del cammino di crescita di ciascuno, a volte non privo di fatica, queste persone vanno senz’altro guidate e aiutate a riflettere, a interrogarsi sul senso della vita e sul valore che ad essa va attribuito. Bisogna favorire dei luoghi di mediazione sociale, dove si possano affrontare le diversità negoziando significati nuovi tra le persone.
E' un caso che, soprattutto in questi ultimi anni, si stia assistendo a un’esplosione di comportamenti così violenti, oppure­ è un portato dei cambiamenti in atto nella nostra società?
Purtroppo la violenza accompagna da sempre il cammino dell’uomo e questi episodi avvenivano anche secoli fa. E' certo, comunque, che più il sociale è frammentato, più le persone si rinchiudono nelle proprie case perché hanno paura dell’altro e più facilmente si può assistere a esplosioni di violenza tanto brutali come questa di Milano.
Qual­l’è l'aspetto socialmente più pericoloso di questa realtà?
Che siamo potenzialmente tutti a rischio, perché chiunque di noi potrebbe incontrare sulla propria strada qualcuno che agisca prima di pensare.
M.C.

FINE CITAZIONE

Commenti

  1. ancora con la retorica del razzismo fatela finita

    VOGLIAMO LEGALITA' E RISPETTO DELLE REGOLE COME IO QUANDO QUELLE POCHE VOLTE VADO ALL'ESTERO RISPETTO LE REGOLE DEL PAESE CHE MI OSPITA

    ma come mai questo blog quando accadono cose gravissime al contrario non si scaldalizza + di tanto la violenza sessuale a Villa Rosa tanto x dirne una, a livello nazionale la sigr. Reggiani potrei andare avanti fino a domani, per rimanere nelle vicinanze gli zingari di Appignano del Tronto come mai non ci si scandalizza ?????????

    RispondiElimina
  2. Bisogna stare attenti a questo tipo di segnali. Nel nordest è un vero problema. Sono frequenti aggressioni ad extracomunitari o "diversi" in genere.
    Quando vado all'estero io rispetto le regole ed è giusto che chi viene qui faccia la stessa cosa, però dall'altra parte quando vado all'estero esigo che nessuno mi pesti a morte e così dovrebbe essere per chi viene in Italia.
    Secondo me questa è civiltà.

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  3. Penso che l'articolo non c'entri nulla con il razzismo o eventuali retoriche, ma piuttosto ci porta a riflettere sui nostri commenti espressi più volte in questo blog.
    Il problema è che stiamo perdendo la misura della legalità che più è presente tanto più la società che la esercita puo dirsi "civile".
    Se notiamo bene i fatti di questi giorni, per ultimo la reazione di alcune persone al massacro di Castelvolturno, la legalità non è più percepita dalle persone e quindi si sentono autorizzate ad esercitarla in proprio. Ma questo atteggiamento rischia di portarci ad una sorta di "guerra civile" dove ci sono amici e nemici.
    Quando andiamo all'estero non solo rispettiamo la legge, ma ci sono agenti che la fanno rispettare.
    La percentuale di controlli in Francia è di gran lunga più alta che in Italia. IO sono stato a Parigi più volte e basta mettersi a fare lo scemo per strada che dopo pochi minuti ci sono almeno 5/6 poliziotti che ti circondano.
    In Svizzera mi sono fermato in divieto di sosta per pochi minuti in una strada secondaria, dopo poco è arrivata una pattuglia che mi invitava a spostarmi.
    In Italia tutto questo è impensabile, ma la legalità si deve pretendere da chi la deve esercitare e da chi leggifera per renderla possibile.
    Alle prossime elezioni regionali riversiamo tutta la nostra rabbia per quei 4 servizi (salute, sicurezza, lavoro e infrastrutture) che i nostri cari politici non sono riusciti a garantirci. Gridiamo la nostra indignazione per il loro comportamento vergognoso che ci sta trasformando in una società allo sbando e, alcuni di noi, in potenziali omicidi.

    RispondiElimina
  4. tarlo sono d'accordo con te su tutta la linea. ma alle prossime elezioni non possiamo fare nessuna scelta. è tutto deciso. liste chiuse e programmi blindati dai gruppi di affari.
    esempio fuori argomento:
    l'ospedale di s. omero è praticamente chiuso, quello di giulianova sta chiudendo alcuni reparti, quello s. benedetto, bhè non ne parliamo.
    uno deve pregare di non sentirsi male... tutto questo perchè? perchè c'è in piano una privatizzazione massiccia delle strutture sanitarie.
    come è di questo è di altro.

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  5. Una scelta c'é! L'astensione e fare propaganda affinché questa sia una libera scelta dettata dal fatto che è inutile votare chi non ha la minima credibilità per arrogarsi il diritto di rappresentarci.
    Alle varie riunioni a cui, spero molti di noi parteciperanno, dovremmo con forza strappare delle risposte alle mille mancanze di Regione, Provincia e Comune.
    Perché gli ospedali chiudono mentre voi vi rimpizzate di tangenti? Perché la Val Vibrata non ha una strada decente che colleghi i tanti comuni? Perché la Teramo-Mare, benché di nuova costruzione è peggio delle montagne russe, e quella che collega Campli a S.Nicolò è tutta da rifare? Perché chi lavora nella bonifica tronto deve attendere templi biblici per attraversare la SS16 o per tornare a Martinsicuro? Perchè Di Stanislao continua a chiederci il voto se poi aiuta solo Colonnella? Perché si autorizza la costruzione di centri commerciali che stanno dissanguanto l'economia locale e non si fa nulla per le aziende locali? Perché non vi vergognate della vostra politica fatta di amici degli amici e gli altri, per avere quello che dovrebbe essere un loro diritto, devono pure raccomandarsi a gente priva di scrupoli?
    Basta con i discorsi vuoti, basta farsi prendere per il culo, DOBBIAMO OTTENERE RISPOSTE SERIE E IMPEGNI REALISTICI non possiamo farci sfuggire l'unico momento che abbiamo per far presente a questi malfattori che la vita vera è da questa parte e che fra un po ci incazziamo per davvero.
    L'altro giorni sentivo il consigliere regionale Mario Amicone che più di una volta ha detto: "la mia missione è combattere contro la sinistra". Ma la facciamo finita! Qui si deve combattere per la gente, il bene comune, sinistra, destra sono morte da tempo come questi personaggi che si muovono e pensano come degli zombi. Questa gente DEVE ANDARE A CASA! Meglio in galera ma per quella dobbiamo solo sognare.

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  6. se ci fate caso sia centrodestra che centrosinistra sono concentrati verso le prossime elezioni regionali solo in una folle carica alle poltrone: candidiamo questo, no quell'altro, sennò questo e quell'altro, tizio ci viene comodo, caio ci può far prendere voti...
    nessuno che parli di programmi,di cosa fare in questo Abruzzo allo sbando e messo alla gogna in Italia, nessuno che proponga qualcosa di veramente innovativo e funzionale al benessere dei cittadini.
    nel corso del mese di ottobre, durante la campagna elettorale, i cari politici gireranno l'abruzzo in lungo e in largo in incontri, comizi, dibattiti e ognuno distribuirà sorrisi, pacche sulle spalle e strette di mano: è l'occasione per noi cittadini di ribellarci, di rispondere e smontare nella pubblica piazza le corbellerie che diranno e prometteranno, o meglio ancora di lasciarli soli negli incontri pubblici che organizzeranno, per far capire loro che non sono rappresentativi del nostro voto, siano essi di destra che di sinistra.
    Se in Abruzzo in massa centinaia di migliaia di cittadini non voteranno o annulleranno il proprio voto allora sarà un segnale forte attraverso cui il popolo si riappropria della sua sovranità e smetterà di essere suddito, come lo è sempre stato finora.

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  7. le persone si sono rotte di vedere che la giustizia non viene applicata.i nostri diritti vengono calpestati dalla criminalita'

    RispondiElimina
  8. I nostri diritti vengono calpestati dalle persone che fanno in modo che la giustizia sia inefficiente. I politici hanno plasmato una giustizia a misura di furbo depenalizzando ogni cosa. E noi poveracci ci prendiamo a bastonate a vicenda perchè non capiamo la causa del nostro malessere.
    Questo paese è corrotto nella morale e nei conti all'estero. Se non se ne prende coscienza allora vuol dire che non saremo capaci di migliorare questa condizione.

    RispondiElimina

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