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E' sempre meglio parlarne

Questo blog ha fatto della trasparenza e dello scambio biunivoco di informazioni il proprio punto di forza.
A chiusura e chiarimento di una questioncina apertasi all’inizio della settimana ecco di seguito la cronistoria con epilogo annesso.

Le cose sono andate così:

Atto I
Lunedì MartinsicuroCity ha pubblicato un post in cui si criticavano alcune sommarie esternazioni di Paolo Camaioni.

Atto II
Paolo Camaioni risponde inviando a questo blog la seguente mail:
INIZIO CITAZIONE
Gentili Amici di Martinsicuro City,
non avrei mai immaginato di urtare la vostra suscettibilità con la frase che avete riportato e che, ovviamente, estrapolata dal contesto suona molto più forte ed impattante di quello che vuole essere.
Temo che in tal modo, oltre che sopravvalutare il ruolo di maìtre à penser del sottoscritto, che si è semplicemente limitato a rispondere ad un assiduo frequentatore del nostro sito, abbiate anche deciso di occupare quel cono d’ombra che mi induce a ripescare la massima latina secondo cui “excusatio non petita, accusatio manifesta” .
Vi posso assicurare su quanto ho di più caro che la mia affermazione non era assolutamente diretta a voi.
D’altra parte conosco il vostro Blog da quando ha iniziato a muovere i primi passi ed essendo nato in concomitanza con l’inizio dell’attività consiliare di Città Attiva, pur con qualche perplessità nella fase embrionale, ha finito per riscuotere la mia stima ed il mio plauso più profondi.
Questo non è ascrivibile alla diplomazia del sottoscritto od a quella del nostro Movimento Civico, ma è soltanto merito del vostro impegno e della vostra oculatezza nel selezionare gli argomenti.
Ogni mattina, prima di consultare la rassegna stampa, mi sintonizzo sulle vostre riflessioni che sono sempre lucide, ricche di spunti ed aperte al dibattito. In fin dei conti non potrebbe essere altrimenti, dal momento che anche Città Attiva ha intrapreso questa strada prima ancora di rendere ufficiale la partecipazione in solitaria alle Elezioni Amministrative. Non considero affatto censurabile la vostra scelta di non declinare le generalità, ma la rispetto pur non condividendola in pieno.
Potete stare tranquilli e continuare la vostra attività con la consueta serenità che vi contraddistingue.
Sono ben altre le nefandezze che vengono poste in essere dagli smidollati senza Dio (quest’affermazione, anche per rispondere a qualche vostro blogger, va intesa in senso generale, come a dire “senza punti di riferimento”) e sono tutte nel segno della perversione, del voyeurismo fine a se stesso e, quando va bene, dell’intolleranza: vi dicono nulla la pedo – pornografia dilagante o le liste di proscrizione contro i professori ebrei o i deliranti appelli contro la tolleranza che non risparmiano proprio nessuno?
Nessun timore, Amici.
Il sottoscritto e l’Associazione di cui è parte integrante sono estremamente rispettosi delle idee altrui e sono altamente consapevoli dell’indubbio valore di esperimenti come quello di Martinsicuro City.
Chi scrive, in particolare, ritiene di essere un ascoltatore attento alle istanze ed ai suggerimenti di ogni persona, consapevole del fatto che in ogni individuo si annida qualcosa di buono di cui far tesoro. Potrebbe anche capitarmi di prendere appunti al cospetto di un ubriaco che parla con il lampione, figuratevi se mi può balenare in testa l’idea di denigrare il vostro Blog.
Resta il fatto, tuttavia, che gli eccessi generati dalla rete devono essere regolati, altrimenti si corre il rischio di perdere di vista ogni riferimento al rispetto dei canoni più elementari del vivere civile.
Con l’auspicio sincero di aver contribuito a chiarire il mio pensiero, vi saluto con profonda stima e vi auguro buon lavoro.
Paolo Camaioni.
FINE CITAIZONE

Atto III
MartinsicuroCity risponde con una mail personale all’interessato:

Buona sera Paolo,
visto che chiami amici gli autori di M-City, usare un confidenziale "tu" in questa risposta sembra la forma migliore.
MartinsicuroCity nel post dell'11 febbraio non cercava di difendere il proprio operato (Rif. "excusatio non petita, accusatio manifesta") ma ha semplicemente colto nella tua risposta al lettore un atteggiamento abusato e che in molti hanno verso la rete. Generalizzare a volte è l'unico modo di intavolare una discussione che altrimenti diverrebbe lunga e piena puntualizzazioni, ma nel caso di internet, fare delle precisazioni è necessario perché altrimenti si chiamano in causa troppe persone.
Il blog, allora, ha cercato una forma, quanto più possibile originale, per dire:
Attenzione! Non è corretto usare una tale affermazione perché internet è fatta nella stragrande maggioranza da gente che anche senza avere la tua stessa cultura o senza promuovere la propria immagine, ogni giorno dona (gratuitamente, si!) all'umanità intera nuove conoscenze. Sono gli stronzi che hai citato in questa mail ad essere l'eccezione e non il contrario.
Dunque, lo scopo del post non era difendere il blog da un ingiusto attacco (che non c'è stato e non avrebbe ragione di esserci) ma era suonare un campanello d'allarme attraverso l'esempio che ha visto coinvolta la tua dichiarazione e attraverso il blog esempio di creatura della rete presa in mezzo.
La questione religiosa c'entra poco ed è ipotizzabile che hai tirato in ballo "Dio" e non "un dio" per strizzare l'occhio agli elettori cattolici commettendo la gaffe che ha fatto infuriare qualcuno. Ma a questo saprai brillantemente porre rimedio. Tutti si possono distrarre.
Comunque, per maggiore chiarezza, la posizione di M-City in tema di fede è la seguente:
Ognuno crede in quello che vuole, che si tratti di Gesù o Ibrahimović, va tutto benissimo. Personalmente chi scrive si sta dedicando al culto di Adriano Celentano, che è un po' il punto mediano tra le due cose.

Un saluto

M-City

PS
MartinsicuroCity coglie l'occasione (qualora questa comunicazione privata fosse resa pubblica) per invitare i cronisti locali (se riterranno la questione di qualche interesse) a fare molta attenzione al modo in cui questa vicenda sarà riportata e soprattutto titolata. I temi trattati sono delicati e si prestano a facili fraintendimenti che possono nuocere alla serenità di una città che da anni è crogiuolo di culture e culti.

PS II
Chiediamo di separare all'interno del vostro sito le mail che avete ricevuto sullo stesso argomento dalla vostra mail inviata a MartinsicuroCity come risposta al post. Se scrivono due persone singole e distinte pubblicate altre due risposte singole e distinte e non la risposta che avete dato a questo blog che è estraneo alle prime due. Grazie.


E vissero tutti felici e contenti.

Commenti

  1. Sono una delle due persone che ha criticato la frase (infelice) del Sig. Camaioni.

    Prima ancora di cominciare il mio commento ci tengo a precisare che pur non essendo in alcun modo interessato alla politica Martinsicurese (vivo negli Stati Uniti e nelle ultime elezioni comunali non ho neppure votato) ogni tanto leggo con piacere questo blog per sentirmi un pò più vicino a casa e tenermi aggiornato sui fatti.

    Avendo letto quella citazione non ho potuto resistere alla tentazione di commentare eclusivamente il concetto malsano espresso con quelle tre paole e cioè che chi commette nefandezze in rete è senz'altro una persona "smidollata senza dio".
    Ho avuto risposta scritta ma invece di indietreggiare il Camaioni rincarava la dose accostando i pedofili, i neonazisti ed i voyeuristi (!!!) al suo concetto di "senza dio".

    Ma che vuol dire, quindi, "senza dio"? Chi sono questi "senza dio" a cui fa riferimento un consigliere comunale di un comune che vanta la presenza, finora pacifica, di così tante realtà religiose/culturali diverse?
    Sono forse le persone che come me hanno scelto di non credere a nessuna verità rivelata (ed imposta)? O sono invece le persone che credono in qualche altro dio diverso da quello a cui fa riferimento il Sig. Camaioni?

    Avevo rivolto questa ed altre domande direttamente sul (finto) blog di città attiva ma Camaioni (o chi per lui) ha preferito ingorarle.
    Dovete sapere che non tutti i commenti appaiono bensì solo quelli che piaccino ai gestori di quel sito. L'ultima parola poi, fateci caso, spetta sempre al politico di turno col suo nome bello stampato in grassetto. E' la politica all'Italiana: la politica senza contraddittorio (o peggio quella del finto contraddittorio).

    Certo il quadro potrebbe essere capito meglio qualora quest'altra citazione trovata in rete appartenesse davvero al Consigliere Camaioni e non ad un suo omonimo (chissà...): http://www.magdiallam.it/node/1815

    L'inclinazione da parte di chi vuol fare carriera politica nel bel paese di voler attingere a tutti costi all'immenso bacino di voti della componente Cattolica è comprensibile.
    Cercare di espletare questa legittima pretesa attraverso pericolose discriminazioni è irrispettoso nei confronti delle istituzioni che si rappresenta e soprattutto nei confronti di quelle persone chi si accusa di essere "diversi".

    Distinti Saluti

    Alain De Carolis

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