A Martinsicuro i cittadini non hanno i servizi che per gli abitanti di altri comuni sono scontati. É naturale quindi vedere che alcuni individui provino una sorta di istinto “microfederalista”. La creazione dei comitati di quartiere risponderebbe esattamente a questa esigenza, ovvero affermerebbero la volontà dei residenti a “fare da soli” ciò che loro manca. Attenzione però. Bisogna incentivare la buona volontà e gli intenti ma bisogna badare a non disperdere quella che è l'identità cittadina. Qualsiasi comitato di quartiere deve prima ricordare che è parte integrante di una città. L'istituzione di tali comitati creerebbe una divisione già molto accentuata tra le diverse zone della città. Si sa benissimo che la popolazione martinsicurese in alcuni quartieri è composta da famiglie agiate mentre altri sono abitate in buona parte da extracomunitari. Creare una linea che separa una zona dall'altra equivale a creare una ulteriore crepa nel debole tessuto sociale.
I comitati di quartiere saranno una grossa risorsa quando la città avrà affrontato e risolto i problemi che oggi ostacolano la normale vita del comune. La loro nascita però dovrà essere spontanea e non coatta, ed i membri di tali organi dovranno essere disposti ad esporsi in prima persona essendo consapevoli di dover dedicare tempo e risorse personali alla propria città. Dovrà esserci volontà di fare del bene per tutti e non di “zappare il proprio orto”.
Quello che invece dovrà essere fatto (entro il 2007) è l'individuazione di alcune associazioni che potranno aiutare il municipio nella gestione della zona portuale (forse il gruppo è già individuato), promozione del turismo (la pro loco non dovrà più essere nella condizione di imbarazzante monopolio), promozione dei beni culturali e archeologia (l'archeoclub di Martinsicuro è dilettantistico quanto inutile e presenta una brutta immagine della città agli occhi degli archeoclub di tutta Italia ).
Commento alla notizia del “Corrire Adriatico” del 10-09-2007
I comitati di quartiere saranno una grossa risorsa quando la città avrà affrontato e risolto i problemi che oggi ostacolano la normale vita del comune. La loro nascita però dovrà essere spontanea e non coatta, ed i membri di tali organi dovranno essere disposti ad esporsi in prima persona essendo consapevoli di dover dedicare tempo e risorse personali alla propria città. Dovrà esserci volontà di fare del bene per tutti e non di “zappare il proprio orto”.
Quello che invece dovrà essere fatto (entro il 2007) è l'individuazione di alcune associazioni che potranno aiutare il municipio nella gestione della zona portuale (forse il gruppo è già individuato), promozione del turismo (la pro loco non dovrà più essere nella condizione di imbarazzante monopolio), promozione dei beni culturali e archeologia (l'archeoclub di Martinsicuro è dilettantistico quanto inutile e presenta una brutta immagine della città agli occhi degli archeoclub di tutta Italia ).
Commento alla notizia del “Corrire Adriatico” del 10-09-2007
A proposito di archeoclub; cito dal sito www.archeoclubitalia.it
RispondiElimina"Archeoclub d’Italia è una associazione culturale che rappresenta un grande movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali.
Sorta nel 1971 come centro di documentazione archeologica ha gradualmente esteso il suo interesse a tutti i beni culturali, di cui promuove la conoscenza, la tutela e la valorizzazione".Tre cose che, mi dispiace constatarlo mancano completamente nel nostro paese. La sede di Martinsicuro non patrocina iniziative che non siano i campi archeologici e anche di quelli i risultati dove sono?
I martinsicuresi non conoscono la loro storia, che è davvero antica e
degna di essere conosciuta da tutti, abitanti in primis; e in termini più prettamente "utilitaristici"è anche una carta da giocare per il rilancio del paese sul piano turistico.
Altrimenti episodi come quello di truentum non si sarebbero verificati.
Dico questo non perchè voglio criticare sterilmente, ma perchè per ora l'archeoclub sembra un'associazione fantasma.
Inviterei quindi il presidente a fare chiarezza, a dire quali sono le iniziative portate avanti, quando ci sono le riunioni, come si fa a prendere parte alle attività. Visto che (mi auguro solo per ora)è l'unica associazione che operi in questo settore mi sembra giusto che presentino un resoconto del loro operato per smentire quanto detto (e non è il pensiero di un'unica persona) ma anche e soprattutto per permettere ad un numero sempre maggiore di persone di aderire e partecipare attivamente alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale.