In un ad un articoletto del "Corriere Adriatico" in cui si parlava dei progetti dell'amministrazione martinsicurese sul porto turistico e biotopo marino sono comparse nelle ultime righe un paio di frasi sbucate quasi dal nulla.
Si riferisce nell'articolo che al sindaco non dispiacerebbe una proposta avanzata nella prima fase del bando per il Project_financing della ditta DE.BE.CO finalizzato alla realizzazione della struttura portuale.
Infatti ditta ha presentato un progetto dove si inseriva una rotonda simile a quella di Senigallia con tanto di negozietti e terrazzo (che in quella di Senigallia non ci sono).
Mai proposta fu più chiara. Vogliamo fare un'altra spassopoli? Vabbè, facciamola, nulla in contrario. Un centro commerciale sospeso sull'adriatico ci mancava proprio, ma poi ai cittadini chi glielo dice?
É normale (pessimismo a parte) che un progetto così ambizioso riscuota consensi da parte di chi sogna una Martinsicuro rinnovata ed efficiente. Bisogna però stare attenti a non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, se si vuole fare il grande salto bisogna essere sicuri di atterrare in piedi. Ci vuole un' attimo a cadere nel vuoto.
La rotonda di Senigallia è bella e chi si trova da quelle parti deve farci un salto. Si tratta di un'opera che si trova lì dagli anni '30 e resa nuovamente agibile dopo una lunga ristrutturazione che l'ha riportata ad un nuovo splendore.
La realtà però ha sempre il suo rovescio. L'opera in questione è costata 4,5 milioni di euro solo di ristrutturazione e naturalmente i soldi li ha dovuti mettere la Comunità europea ed è per questo che al suo interno è vietato svolgere eventi a scopo di lucro. Si tratta di un enorme investimento che per la città rende zero in termini di profitto e molto in termini di immagine. Insomma un bene di lusso.
Lasciamo ai loro interessi le varie ditte propositrici. Solo il comune e i cittadini, devono decidere cosa è necessario per Martinsicuro. Solo dopo si faranno tutti i Project financing necessari. Perchè accontentarsi di scegliere il progetto “meno-peggio”? Alla città serve uno spunto (anche piccolo) ma che abbia un beneficio immediato. É sufficiente invertire la tendenza per far tornare l'entusiasmo e far fiorire nuove idee.
PS
Vogliamo copiare qualcosa a Senigallia? Copiamo questo: http://www.summerjamboree.com/
Si riferisce nell'articolo che al sindaco non dispiacerebbe una proposta avanzata nella prima fase del bando per il Project_financing della ditta DE.BE.CO finalizzato alla realizzazione della struttura portuale.
Infatti ditta ha presentato un progetto dove si inseriva una rotonda simile a quella di Senigallia con tanto di negozietti e terrazzo (che in quella di Senigallia non ci sono).
Mai proposta fu più chiara. Vogliamo fare un'altra spassopoli? Vabbè, facciamola, nulla in contrario. Un centro commerciale sospeso sull'adriatico ci mancava proprio, ma poi ai cittadini chi glielo dice?
É normale (pessimismo a parte) che un progetto così ambizioso riscuota consensi da parte di chi sogna una Martinsicuro rinnovata ed efficiente. Bisogna però stare attenti a non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, se si vuole fare il grande salto bisogna essere sicuri di atterrare in piedi. Ci vuole un' attimo a cadere nel vuoto.
La rotonda di Senigallia è bella e chi si trova da quelle parti deve farci un salto. Si tratta di un'opera che si trova lì dagli anni '30 e resa nuovamente agibile dopo una lunga ristrutturazione che l'ha riportata ad un nuovo splendore.
La realtà però ha sempre il suo rovescio. L'opera in questione è costata 4,5 milioni di euro solo di ristrutturazione e naturalmente i soldi li ha dovuti mettere la Comunità europea ed è per questo che al suo interno è vietato svolgere eventi a scopo di lucro. Si tratta di un enorme investimento che per la città rende zero in termini di profitto e molto in termini di immagine. Insomma un bene di lusso.
Lasciamo ai loro interessi le varie ditte propositrici. Solo il comune e i cittadini, devono decidere cosa è necessario per Martinsicuro. Solo dopo si faranno tutti i Project financing necessari. Perchè accontentarsi di scegliere il progetto “meno-peggio”? Alla città serve uno spunto (anche piccolo) ma che abbia un beneficio immediato. É sufficiente invertire la tendenza per far tornare l'entusiasmo e far fiorire nuove idee.
PS
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