Di seguito riportato integralmente un commento di un utente al post di MartinsicuroCity di Sabato 21 Luglio (http://martinsicurocity.blogspot.com/2007/07/per-realizzare-un-progetto-bisogna.html).
Inizio Citazione
Anonimo ha detto...
le cose non stanno esattamente così: sono perfettamente d'accordo con il fatto che l'archeoclub sia "mummificato" e che il suo presidente privo di iniziativa e di carisma. Durante gli scavi un appassionato di archeologia che gestisce un archeoclub dovrebbe essere il primo ad impugnare la pala e a impolverarsi le mani e le scarpe alla ricerca di reperti, mentre il buon presidente preferisce farsi vivo solo alla presenza di autorità locali alle quali china sempre la testa in segno di ossequioso rispetto. Ad ogni modo i ragazzi che arrivano dal resto dell'europa fanno parte del Forum Europeo dei Beni Culturali http://www.heritageforum.org/e sono giunti non solo dalla bulgaria, ma anche dal belgio, dalla francia e dall'inghilterra. I 250 euro che pagano sono per le spese di vitto e alloggio e per il personale che cucina loro nella scuola dove alloggiano e pulisce i locali. Il brutto è che questi ragazzi sono stati a scavare nei siti più belli d'europa e si sono ritrovati a Martinsicuro a dover affrontare negli anni passati anche un vergognoso scavo fatto nel giardino antistante il torrione Carlo V alla ricerca di una fantomatica chiesetta. Un lavoro organizzato in fretta e furia, e mal gestito dall'amministrazione comunale e dall'archeoclub: mancanza di materiale, di riferimenti, e soprattutto di organizzazione, se si pensa che i volontari del posto si dovevano in alcuni casi sostituire anche al pulmino del comune per portare i ragazzi con le proprie auto sullo scavo. Chissà cos'avranno raccontato una volta tornati a casa quei ragazzi venuti da lontano...e non è che fosse andata meglio a Colle di Marzio o a Santa Maria a Vico dal punto di vista logistico... Per il resto pare che adesso il Torrione Carlo V sia di competenza di un sovrintendente dei beni culturali di chieti, uno di quelli che scambiano il proprio ruolo di gestore del patrimonio pubblico con l'amministrazione del patrimonio proprio, e che, attaccato alla sua poltrona piena di muffa stia oltremodo rallentando i lavori per l'apertura del museo. Speriamo che la nuova amministrazione sia un pò più scaltra e meno compiacente della passata e che si riappropri di un patrimonio culturale che le è stato scippato per beghe politiche e cialtroneria amministrativa.
Fine Citazione
MartinsicuroCity ringrazia per il prezioso e puntuale commento.
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Anonimo ha detto...
le cose non stanno esattamente così: sono perfettamente d'accordo con il fatto che l'archeoclub sia "mummificato" e che il suo presidente privo di iniziativa e di carisma. Durante gli scavi un appassionato di archeologia che gestisce un archeoclub dovrebbe essere il primo ad impugnare la pala e a impolverarsi le mani e le scarpe alla ricerca di reperti, mentre il buon presidente preferisce farsi vivo solo alla presenza di autorità locali alle quali china sempre la testa in segno di ossequioso rispetto. Ad ogni modo i ragazzi che arrivano dal resto dell'europa fanno parte del Forum Europeo dei Beni Culturali http://www.heritageforum.org/e sono giunti non solo dalla bulgaria, ma anche dal belgio, dalla francia e dall'inghilterra. I 250 euro che pagano sono per le spese di vitto e alloggio e per il personale che cucina loro nella scuola dove alloggiano e pulisce i locali. Il brutto è che questi ragazzi sono stati a scavare nei siti più belli d'europa e si sono ritrovati a Martinsicuro a dover affrontare negli anni passati anche un vergognoso scavo fatto nel giardino antistante il torrione Carlo V alla ricerca di una fantomatica chiesetta. Un lavoro organizzato in fretta e furia, e mal gestito dall'amministrazione comunale e dall'archeoclub: mancanza di materiale, di riferimenti, e soprattutto di organizzazione, se si pensa che i volontari del posto si dovevano in alcuni casi sostituire anche al pulmino del comune per portare i ragazzi con le proprie auto sullo scavo. Chissà cos'avranno raccontato una volta tornati a casa quei ragazzi venuti da lontano...e non è che fosse andata meglio a Colle di Marzio o a Santa Maria a Vico dal punto di vista logistico... Per il resto pare che adesso il Torrione Carlo V sia di competenza di un sovrintendente dei beni culturali di chieti, uno di quelli che scambiano il proprio ruolo di gestore del patrimonio pubblico con l'amministrazione del patrimonio proprio, e che, attaccato alla sua poltrona piena di muffa stia oltremodo rallentando i lavori per l'apertura del museo. Speriamo che la nuova amministrazione sia un pò più scaltra e meno compiacente della passata e che si riappropri di un patrimonio culturale che le è stato scippato per beghe politiche e cialtroneria amministrativa.
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MartinsicuroCity ringrazia per il prezioso e puntuale commento.
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