Passa ai contenuti principali

Accendere fiaccole o speranze

Martinsicuro non è mai stata una città violenta o difficile, è semplicemente una città una volta votata all'industria che oggi è  incapace di convertirsi in città turistica e per questa incertezza sta pagando lo scotto del degrado.
Ottenere che le strade martinsicuresi siano sicure non deve essere un "diritto" ma semplicemente un requisito minimo di civiltà che per la gran parte grava sulle nostre spalle. Vivere in una società civile vuol dire che ogni cittadino abbia piena consapevolezza di almeno tre cose: uno, quali sono i propri diritti, due, quali sono i propri doveri, tre, che il rispetto verso gli altri è sempre prioritario.
Abbiamo fatto in modo che tutti i cittadini vecchi e nuovi siano informati sui propri diritti e doveri? Abbiamo intrapreso iniziative comunutarie al fine di far sentire tutti parte della stessa squadra? Molto probabilmente no, oppure non abbastanza. Forse è il caso di fare autocritica, di riflettere e di ricominciare dalle fondamenta, senza paura, senza doverci porre necessariamente "a difesa" di qualcosa. Che ci crediate o no, possiamo ancora creare il nostro futuro.

Commenti

  1. La nostra citta' e' stata soprattutto vittima di una politica che ha facilitato
    talune convivenze piuttosto che denunciare subito situazioni ambigue.
    Talune organizzazioni nel luogo, hanno trovato terreno adatto dove crescere e proliferare.
    Inutile ora arginare a valle cio' che non si e' riusciti a frenare a monte.
    Inutili vari tentativi con mille occhi sulla citta' Il cui unico effetto sara'
    solo quello di trasformare il nostro paese quasi in un carcere a cielo aperto,
    videosorvegliati e spiati, come se il popolo fosse formato solo da pericolosi criminali ingalliti !
    (Oltretutto taluni vigilanti di notte, corrono in auto non rispettando neanche i piu'
    minimi segnali stradali)
    Per la Tutela pubblica abbiamo i preposti, per la tutela privata gli antifurti,
    collegabili anche alla centrale operativa di vigilanza.
    Un buon antifurto e' sempre meglio di mille discorsi fumosi.

    RispondiElimina
  2. vendi gli antifurti? mi fai un preventivo?

    RispondiElimina
  3. vendo solo eurofascismo elettronico a basso prezzo.

    RispondiElimina
  4. Ieri sera ho partecipato alla fiaccolata e devo dire che ha, purtroppo, confermato le mie aspettative: inutile e organizzata in maniera superficiale.
    Le poche parole dette sono risuonate inopportune e sensa senso... il sindaco poi ha rimesso il disco, oramai rotto, del posto di polizia, sapendo bene che qualche giorno prima gli è stato detto dal prefetto stesso, a chiare lettere, che ce lo possiamo dimenticare.
    Per quale motivo si deve insistere nel prendere in giro i cittadini?
    Ieri sera mi sarei voluto sentir dire che la sicurezza è si un diritto, ma si fonda sulla giustizia e correttezza.
    Non si può sfilare chiedendo giustizia e magari affittare in nero i propri appartamenti, evadere le tasse, ecc,
    La vera sicurezza ci sarà nella misura in cui ogni cittadino si comporterà e vivrà con un livello di moralità tale che l'aria per i farabutti diventerà irrespirabile e il loro spazio sarà talmente ridotto che la fuga sarà la loro unica scelta.

    RispondiElimina
  5. moralità credevo fosse una parola dimenticata
    e proibita dalle nuove ideologie politiche.
    (come tante altre, che oramai anche il prete ha paura di nominare)

    RispondiElimina
  6. "riprendiamoci Martinsicuro " non fa rima con Martinsicuro miliratizzata, ma con il diritto . Riprendiamoci Martinsicuro è un invito chiaro ai cittadini a essere presenti sul territorio , a vigilare e collaborare con le Istituzioni. Poi viene la polizia. Mi permisi di dire , in tempi non sospetti che il comune doveva fare da solo creando un corpo ( dei vigili ) ad hoc , operativo ( lasciando l'amministrazione dell'ufficio a semplici impiegati )per fronteggiare la nuova situazioe che già dal 1997 stava salendo.La cosa finì li.
    Martinsicuro sconta il fatto di essere paese di confine , a margine , ed anche e praticamente quartiere di San Benedetto del tronto. Alla sfilata ha partecipato il sindaco di questo paese , la causa principale dei nostri problemi . Nel 1997 appunto , all'epoca ( di via dei mille) l'azione di P.S. di San Benedetto riversò sulla n/s città i problemi di quella . Giovava una pronta risposta , che venne solo in parte quando era chiaro che dovevamo fare da soli , e come al solito la responsabilità è politica.
    gabriele de santis

    RispondiElimina
  7. Mi ha fatto specie vedere sfilare in prima fila il sindaco in rappresentanza di una politica incapace, la più insignificante e deleteria che ricordi, anni di approssimazione stanno lasciando una città senza più identità, scelte sbagliate senza uno straccio di programmazione ci hanno portato a questo livello di allarme. Siamo una città non governata, inutili i pianti e le minacce di dimissioni ad uso stampa se non arriva un posto di polizia, non saranno 2 agenti supereroi in più a salvare la città. Occorre ripartire dal rispetto civico e farlo rispettare, trovare discariche lungo le vie cittadine che stazionano per settimane contribuiscono al degrado. Se esiste un corpo di polizia urbana degno di questo nome che inizi a far rispettare le regole elementari di convivenza. La fiaccolata sarà fine a se stessa fintanto saremo governati da chi al massimo dovrebbe ambire alla gestione di un condominio.

    RispondiElimina
  8. Oramai abbiamo trasformato il nostro paese in un carcere a cielo aperto,
    videosorvegliati e spiati come neanche i regimi piu' totalitaristi avrebbero mai immaginato.
    Robba che Stalin o Hittler a confronto sarebbero stati considerati delle verginelle.
    Manca solo l'obbligo di utilizzare esclusivamente il denaro elettronico, ma ci stiamo attrezzando.
    ----
    Il problema criminalita' invece e' stato usato come scusa per la solita tattica politica,
    che per creare soluzioni, bisogna avere problemi !
    Chiedere ai cittadini di fare gli "spioni" non e' la soluzione adeguata,
    e non lo e' neanche dare mandato a taluni vigilanti, i quali oltrettutto non sono
    inquadrati in nessuna ordine militare, e quindi potrebbero rivelarsi delle "mine vaganti armate".
    Per l'ordine pubblico, ci sono i preposti, e questo e' il loro mestiere.
    hanno mezzi e addestramento miltare, inoltre devono rispondere alle gerarchie militari.
    Se proprio la situazione dovesse divenire insostenibile, allora si crei pure una sezione
    distaccata della caserma in via Roma zona ponte.
    Ma prevenire e' meglio che curare, si inizi innanzitutto ad insegnare la buona educazione
    ed educazione stradale fin dalle squole dell' obbilgo !!!

    RispondiElimina
  9. Come si può pensare di chiedere al prefetto il posto di Polizia se abbiamo il corpo dei vigili urbani che dell'illegalità ne ha fatto uno strumento di ritorsione verso i deboli e i nostri cari politici mentre nei confronti della delinquenza dimostrano ogni giorno la totale indifferenza.
    Liberi di fare quello che vogliono, nella consapevolezza che tanto i vigili non gli faranno nulla (sarebbe da chiedersi perché) l'illegalità è diffusa su tutto il territorio ed è sotto gli occhi di tutti tranne chi ci guadagna e chi ha deciso una vita da struzzo.

    RispondiElimina
  10. comandante polizia locale martinsicurodomenica, dicembre 11, 2011

    COMUNE DI MARTINSICURO
    POLIZIA LOCALE

    Illustre Anonimo,
    La invito a denunciare alle Autorità preposte quanto da Lei dichiarato.
    Il mio lavoro è rivolto verso la legalità, l’uguaglianza e nel mio tempo libero con l’aiuto verso i deboli e i bisognosi, non al ricatto.
    E’ la prima persona che dichiara che i nostri politici vengono ricattati.
    Forse Lei non vive molto la vita quotidiana di questo paese, non capisco la sua irruenza, ma sicuramente e frutto di qualche problema, che forse non sia stato possibili risolvere o sia stato fatto per la sicurezza della collettività.
    La informo, che purtroppo questo Capoluogo e la Frazione sono cresciute troppo in fretta, fino ad arrivare a circa 19.000 abitanti, ma l’unica cosa che è rimasto invariato è il numero degli Agenti della Polizia Locale, che secondo la LEGGE REGIONE ABRUZZO 2 AGOSTO 1997, N.83:
    Art.9
    Dotazione organica
    - La dotazione organica della Polizia Municipale di norma è formata da un atto per ogni 700 abitanti o frazioni di 700 e con un minimo di due addetti.

    Ad ognuno il proprio calcolo.

    Questo Comando svolge attività su due turni di lavoro, e la dotazione organica è di 13 unità compreso il sottoscritto, di cui n°2 in PART-TIME e n°1 in riduzione di orario per maternità.

    Comunque, mi rivolgo a tutti i cittadini che hanno voglia di “COSTRUIRE”, sono a disposizione, per far si che sia possibile realizzare qualcosa insieme e a “NON DISTRUGGERE” questo paese.
    IL COMANDANTE
    Ten. V. De Santis

    RispondiElimina
  11. Non trasformiamo la nostra citta' in un carcere a cielo aperto,
    videosorvegliati, telecontrollati e spiati con millemila vigilanti,
    come neanche i regimi piu' totalitaristi avrebbero mai immaginato.
    il carcere "panopticon" lasciamolo alle fantasie d'oltremanica.
    invece di invocare il "solito" stato di poliziia,
    sarebbe molto meglio investire nell' eduazione scolastica,
    e tenere sotto controllo taluni flussi immigratori.
    Per la sicurezza pubblica abbiamo i Carabiniieri,
    che inoltre sono militari effettivi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. martinsicuro= degrado,criminalita` ma soprattutto scarsa gestione del territorio, ai nostri figli lasciamo una scuola che é dell `'epoca di carlo cotica.una piazza da schifo un monumento che quando verra' messo rideranno iin tanti, che con gli stesi soldi ci si poteva attrezzare alla grande gli scuola bus...........a dimenticavo oltre ad una raccolta differenziata che di differenziato ha solo la maggiorazione del costo.....un illuminazione di merda che x essere chiamata cosi si é dovuto tagiare le piante......

      Elimina
    2. Mi dispiace che vi sentiate video sorvegliati o che crediate che in questo comune non funzioni nulla. Penso che se ognuno di noi facesse un minimo potremmo vivere tutti meglio ed essere orgogliosi del nostro paese. Basta comperare vestiti e altro ... dai vari Napoletani o stranieri di sorta. Basta andare a prendere il caffe o sostenere l'economia di quei "locali" che vivono con questa gente. Basta girarsi dall'altra parte quando ci si trova in una qualsiasi situazione dove dovremmo dire BASTA e denunciare l'accaduto.

      Elimina

Posta un commento

Tutti gli utenti autori di un commento sono invitati a nominarsi con un nik name o un nome di fantasia selezionando l'opzione "Nome/URL" compilando anche solo il campo "NOME:".

Post popolari in questo blog

Vivere a Martinsicuro

Offriamo un punto di contatto a Susanna. INIZIO CITAZIONE Buonasera ho acquistato una casa a martinsicuro e mi piacerebbe conoscere un pò questa città parlando con chi ci vive e ci lavora già. Anche perchè mi sembra di capire che di "problemini" ce ne sono abbastanza. Il mare e il sole sono stupendi, il resto si può migliorare. Grazie Susanna FINE CITAZIONE

Necessario ritorno alla realtà

Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà. Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità. L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso. Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti. Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare