Ancora non si capisce se sia più triste dedicare una rotatoria all'unità d'Italia o la necessità di certe classi dirigenti di sfruttare eventi storici come argomento di dozzinale propaganda.
L'impressione è che la storia di traffico e sottopassi stia mettendo in secondo piano problematiche urgenti e confronti politici decisamente più rilevanti.
E' un po' la tradizione della toponomastica, anche in ambito locale. Da che mondo è mondo, e non solo in Italia, le classi dirigenti hanno sempre amato tirar giù i drappi per disvelare targhe, statue e quant'altro.
RispondiEliminaImportante invece stavolta notare (se mi è stato riferito il vero) come nella "celebrazione" sia stato inserito uno spunto di riflessione non proprio allineato allo spirito apologetico che da sempre caratterizza tali eventi. E dire che l'amico Silvano è stato invitato proprio da quel Tito Rubini che ha firmato l'epigrafe...
OT sulla situazione politica nazionale.
RispondiEliminase non vi interessa l'argomento, non continuate la lettura, grazie.
Governo di resposabilità nazionale,
governo di transizione con due o tre obbiettivi, governo tecnico di resposabilità. Ma che caspita vogliono dire? Così confondono tutti. Non potevano semplicemente chiamarli
con il loro nome? Ribaltone, detto anche golpe soft. E che caspio, un po' di coerenza.
Vediamo innanzitutto chi vuole un ribaltone?
Fli, Api, Udc, Pd, Sel, MpA, IdV (un giorno si e un giorno forse). Chi li appoggia apertamente: confindustria, molti quotidiani.
Quali presidenti del consiglio vorrebbero, questi signori ribaltoni, senza andare alle elezioni? Pisanu, Draghi o Monti.
(dichiarazione odierna dell'esponente Fli Briguglio). Che dite, vi stanno bene a voi? e poi per far cosa? Non è dato saperlo.
Chi non si è ancora espresso? il Presidente della Repubblica. Chi invece vuole andare alle elezioni e far scegliere gli elettori? Lega Nord, Pdl (anche se prima vorrà verificare
la possibilità di un secondo governo Berlusconi, Berlusconi-bis appunto).
Questa la situazione politica nazionale.
Intanto stasera inizia la campagna elettorale: questa sera da Fazio, Fini e Bersani dovrebbero esporre i nuovi valori cui tendono
i loro partiti. Sono proprio curioso. Fini, da An in poi ha cambiato idea su molte cose: la famiglia, il voto agli immigrati, la lotta all'evasione fiscale. Mentre Bersani si trova di fronte allo sfascio del Pd e cambio di casacca in favore di Sel (vedi caso
odierno della provincia di Milano).
2/2
RispondiEliminaChiudo con una informazione per tutti quelli che dicono che andare a votare sarebbe un costo eccessivo, non sopportabile.
Io dico loro che questo governo aveva i numeri per arrivare alla fine ma un gruppo di parlamentari e senatori ha cambiato idea
e oggi ci indicherà i loro'nuovi' valori per seguire i quali fanno cadere il governo in un momento di difficile situazione economica.
Inoltre senza neppure avere il coraggio di farsi valutare dai cittadini.
Dunque, quanto costa fare un'elezione politica?
Il costo di un'elezione politica è di circa 7-8 euro a elettore. Il corpo elettorale è inferiore a 48 milioni da cui la spesa
sarebbe di circa 350 milioni di euro. Questi soldi comprendono le spese di cancelleria e il lavoro degli addetti all'esezicio del voto.
La maggior parte del costo rientra quindi a far parte delle famiglie come ulteriore piccolo reddito occasionale. Altro problema è
invece il rimborso ai partiti, ma qui nessuno parla (nessun partito escluso) perchè a tutti fa comodo. Se un giorno si dovessero mettere daccordo per ridurlo all'effettiva durata della legislatura ne riparleremo.
Grazie per l'attenzione
Caro anonimo, sono completamente d'accordo con te. Un governo tecnico equivarrebbe a prendersi gioco ancora una volta del popolo sovrano.
RispondiEliminaIl governo attuale non mi è simpatico; men che meno i coltivatori di rendite di posizione in servizio permanente effettivo.
E se, al di là delle esternazioni pro-gregge, fosse proprio Berlusconi a volere sfiducia e governo tecnico?
RispondiEliminaSe non fosse per i problemi giudiziari, io ci metterei la mano sul fuoco. Politicamente avrebbe modo di far passare la buriana e di riaccreditarsi come baluardo della volontà popolare.
@anonimo sopra
RispondiEliminaun governo tecnico serve a far ripartire una serie di finanziamenti pubblici a imprese che oggi non li hanno (imprese che senza finanziamenti pubblici non sanno reggersi nel 'libero' mercato), serve a spolpare quel che rimane, dopo le privatizzazioni post-tangentopoli (altro golpe soft o semi soft), di imprese statali (non solo privatizzare ma svendere agli amici quello che è di tutti), serve a spolpare le tv di Berlusconi (ma qui forse potranno fare accordi come in passato sono stati fatti), a ridurre la spesa pubblica nei servici al cittadino (sanità, trasporti, scuola, pensioni), ecc, ecc. Non vedo che interesse potrebbe averne Berlusconi.
Potrei rispondere che una volta si spolpa di qua, un'altra di là: è la legge della spolpalternanza. In realtà io facevo un'analisi strettamente politica: come stiamo adesso Berlusconi non sarà fritto, ma bollito sicuro sì! Se Fini fa cadere il governo e si va subito alle elezioni, non vedo come poi possa tornare parzialmente sui suoi passi... Oddio... da Fini ti puoi aspettare di tutto. Aggiungo che se il governo tecnico, oltre a rilanciarlo elettoralmente, nel frattempo, come dici tu, mette mano a qualche provvedimento impopolare con i voti della sinistra e del tubercolotico, e di sicuro non con i suoi...
RispondiEliminaEcco cos'altro accade quando ci sono i governi tecnici:
RispondiElimina'... lo Stato si tirò indietro e non prorogò il 41 bis per 140 mafiosi. Correva il novembre ’93, il presidente del Consiglio era il tecnico Carlo Azeglio Ciampi e Guardasigilli era Giovanni Conso'
... 'Il contesto è quello terribile di quei mesi: la morte di Falcone e Borsellino nell’estate del ’92, poi le bombe alle chiese e ai monumenti del luglio ’93. All’inizio di novembre Conso decide di non rinnovare i decreti per 140 mafiosi.'
... 'non è vero che lo Stato abbia sempre seguito, dopo la morte di Falcone, la strada della fermezza.'
fonte: La trattativa dello Stato con la mafia? Si scopre che la fece il governo Ciampi di Stefano Zurlo si Il Giornale, ma potete leggere le stesse cose su altri quotidiani (il fatto, libero, repubblica, ecc.)
E ricordo che quotidianamente, con questo ministro dell'interno, le forze dell'ordine, carabinieri, finanza stanno facendo una gran bella pulizia.
inoltre oggi c'è un bell'articolo su 'http://www.ilsussidiario.net/' dal titolo 'Ecco quanto ha perso lo Stato dall’assalto alla diligenza Telecom' che ricorda cosa successe ad una delle tante aziende pubbliche italiane funzionanti (e in un settore importante per una nazione come quello delle telecomunicazioni) nel periodo post- tangentopoli:
RispondiElimina... 'La Seat era un divisione della Stet-Telecom, prima insomma della loro fusione. Siamo nel 1996 e alla guida c’è Guido Rossi che decide di trasformare questa divisione, che si occupa della raccolta delle pubblicità per le Pagine Gialle, in una società autonoma. Nasce così la Seat che viene avviata a un’immediata privatizzazione. Nessuno ha mai capito il senso di quel distacco della divisione Seat quando si è alla vigilia della privatizzazione dell’intera Telecom. In tutti i casi, nel 1996, parte la privatizzazione della Seat affidata alla famosa Lehman Brothers.'
...'Cirino Pomicino documenta i guadagni: “Ciò che la De Agostini di Marco Drago e Lorenzo Pelliccioli ha risparmiato sull’acquisto, però, è poca cosa rispetto a quanto ha guadagnato due anni e mezzo dopo, quando la Seat viene rivenduta alla Telecom di Colaninno che la fonde con la sua Tin.it, la sua società di Internet. Proviamo a fare due calcoli. Il 25 novembre 1997 Comit-De Agostini acquista il 61,7% della Seat per 1665 miliardi di lire (sulla base di una valutazione complessiva della società di 3200 miliardi). Il 15 marzo 2000, e cioè trenta mesi dopo, Colaninno acquista il 20% della Seat per la cifra record record di 7188 miliardi. Otto mesi più tardi, e cioè nel novembre dello stesso anno, la Telecom acquista un altro 17% per 5750 miliardi e spende ancora 5000 miliardi per l’8% che le viene consegnato dal mercato dopo l’Opa obbligatoria. In parole povere, chi aveva acquistato la Seat a 1655 miliardi la rivende trenta mesi dopo a quasi 18mila miliardi, 16345 miliardi in più”.'
la mafia che viene arrestata e' quella perdente,
RispondiEliminala parte vincente si e' ripulita e riciclata.
Le solite spruzzate di pessimismo tafazziano.
RispondiEliminaSmettiamola di darci le bottigliate sui c....... e cominciamo a prendere il poco di buono che ogni tanto affiora. E' innegabile che fino ad oggi questo governo abbia ottenuto ottimi risultati su questo fronte. Ogni tanto i suoi tristi replicanti al governo di martinsicuro dovrebbero prendere qualche appunto... ammesso che sappiano ancora scrivere
@anonimo che dice ''la mafia che viene arrestata e' quella perdente, la parte vincente si e' ripulita e riciclata. ''
RispondiEliminaNessuno mette in dubbio che i rapporti mafiosi evolvono, sono tessuti da nuovi personaggi, continuano in altri modi
ma da qui a dire che il lavoro svolto da polizia, carabinieri e finanza sono di second'ordine, meno importanti, mi sembra una fesseria. Tant'è che ieri lo stesso Saviano ha detto che aspettava l'arresto del boss dei casalesi da anni. Inoltre mi risulta da più letture che sono all'opera anche i ns servizi segreti e mi sembra che i risultati si vedono.
onore al merito di aver tolto dalla societa' pericolosi criminali.
RispondiEliminama tutti sanno che in alcune realta' note famiglie,
hanno un dominio incontrastato.
PS il pessimista e' un ottimista che ha fatto esperienza.
tra le tante cose che non capisco del mio paese: perchè ogni frazione ha una statua religiosa e di consequenza ogni frazione ha preso nome di quel santo? viviamo in un paese laico o facciamo parte dello stato vaticano? guardandole le cartine di una martinsicuro di qualche decennio fa ogni frazione aveva già aveva il suo nome perchè non riabilitarle?
RispondiEliminaIo avrei un'ottima idea per accontentare l'ultimo anonimo. Dedichiamo un quartiere a Che Guevara, uno a Eminem, uno a Lady Gaga, uno a Dario Fo e uno a Morgan. Così in nome del laicismo a tutti i costi ci ammazziamo col gas.
RispondiEliminacarissimo concittadino...(o Don?)se vuoi il gas te lo potrei pagare io nel frattempo ti vorrei ribadire che martinsicuro aveva già storicamente il nome per ogni frazione tutto qua quindi non capisco perchè hai dovuto "scomodare" altri nomi. forse però hai ragione,meglio scomodare i fanti che i santi.
RispondiEliminail mio intervento mirava a rivalutare sopratutto le radici non tanto lontane ma già dimenticate o addirittura ignorate da i molti cittadini che non hanno origini martinsicuresi
Non sono un Don ma sono molto più laico di te. Visto che conosci così a fondo i nomi che avevano prima i quartieri comincia ad elencarli, però prima permettimi di osservare:
RispondiElimina1) Non capisco perchè i quartieri con i nomi dei santi ti procurino l'orticaria (suona molto meglio ad esempio S. Rita rispetto a Campo Casone);
2) Se i quartieri si chiamano così e perchè lo hanno deciso dei liberi cittadini;
3) Di gas ne ho abbastanza ma lo uso solo per scaldarmi;
4) Sui nomi che ho elencato prima stenderei un comodo velo pietoso.