Sulla questioncina nata dalla sistemazione di un tratto della bonifica del Tronto, pare si sbagliassero tutti. Nessuno voleva disboscare il fiume, perchè non ci sono boschi da segare come non si tratta di una soluzione al problema dello sfruttamento della prostituzione, perchè ciò non compete ad un intervento di manutenzione di una strada. Qui, un punto di vista più informato.
L'impressione è che la storia di traffico e sottopassi stia mettendo in secondo piano problematiche urgenti e confronti politici decisamente più rilevanti.
se sul lungofiume del Tronto ci fossero BOSCHI, in giro sulla Bonifica si vedrebbero gli scout, non le prostitute...
RispondiEliminaNon sono riuscito a leggere tutti gli articoli e i relativi commenti e spero che con questo intervento non sto ripetendo cose già dette. Innanzitutto lungo il fiume Tronto ci sono sia alberi sia canneti (per la maggiore) ed erbe in genere. Vi dico chiaramente che gli alberi cresciuti dentro gli argini andrebbero tagliati tutti o quasi (si potrebbero lasciare i più belli solo se non rappresentano un evidente ostacolo alla circolazione dell'acqua).
RispondiEliminaLa ragione è semplice: gli alberi presenti all'interno degli argini sono un potenziale rischio idraulico (leggere: alluvione). Non a caso è assolutamente vietato piantare alberi in quest'area (chiedete alla forestale se non ci credete). Però questi sono nati spontaneamente in seguito a lunghi periodi di mancata manutenzione dell'area. Sono inoltre d'accordo con il taglio della vegetazione (erbee e canneti) per favorire i controlli della polizia lungo la bonifica. Infatti una fitta vetegazione rende facile la fuga in caso di controlli. Ora questo non significa risolvere il problema della prostituzione (e penso che non lo abbia pensato nessuno) ma sicuramente servirebbe a rendere agevole il lavoro alla polizia per eventuali controlli, e renderebbe l'area più pulita e più facile da pulire dai profilattici e rifiuti vari (tutti i disonesti che vogliono scaricare qualcosa illegalmente, se possono, lo fanno
lungo il Tronto, favoriti dalla fitta vegetazione). In fin dei conti, o meglio, fatti due conti, dovrebbero essere proprio gli amanti della natura i primi a chiedere il taglio delle erbe, dei canneti e degli alberi cresciuti all'interno degli argini. E diciamo poi che dovrebbe essere interesse di tutti i sindaci
della vallata (compreso Martinsicuro) effettuare questo taglio perchè, ripeto, prima di tutto è un problema idraulico:
piena del Fiume Tronto (con tempi di ritorno ogni 20-30 anni) + ostacoli lungo il corso dell'acqua (alberi) = alluvione.
Della serie "come darsi la zappa sul piede".
Se i sindaci hanno capito questa equazione, da domani sono già all'opera (leggere: con motosega in mano).
Buona Giornata