Passa ai contenuti principali

Quasi un lieto fine

Williams Di Mizio, autore della dettagliatissima cronaca della rapina sventata in pieno centro città, torna sul blog per raccontarne la conclusione.
INIZIO CITAZIONE
Williams Di Mizio ha detto...
Una notizia può essere raccontata, ronanzata, riportata dettagliatamente ma l'importante è che sia riferita nella sua interezza senza tralasciare nulla alla fantasia...
Per scrivere di qualcosa, bisogna essere presenti all'evento o parlare con i diretti interessati e farsi raccontare l'accaduto...
Per completezza il "balordo" è stato condannato ad un mese di detenzione domiciliare con l'intimazione del giudice a chiedere scusa alla parte offesa. Il commerciante che ha sventato la rapina ha avuto il plauso dell'autorità giudiziaria.
FINE CITAZIONE

Commenti

  1. Un posto di carabinieri o polizia fisso in piazza,
    (dove si possono rivolgere tutti i cittadini) è una proposta da considerare.
    Preoccupa il fatto che i Martinsicuresi devono farsi giustizia quasi da soli.

    RispondiElimina
  2. Spero che il tizio non sconti la pena come lo zingaro che vive nella 167 e si reca senza problemi dove vuole... e non perché è uno zingaro, ma perché è la dimostrazione di come questo luogo sia sinonimo di "sicurezza" per chi delinque.
    Poi che i martinsicuresi si debbano fare giustizia da soli non è vero perché la sentenza l'ha emessa un giudice, ma sarebbe più opportuno parlare di controllo del territorio e quindi dico che ce ne dovrebbe essere di +, è un dovere dei cittadini controllare. Quando ero bambino tra genitori si cercava di "segnalare" se qualcuno di noi iniziava a frequentare una brutta compagnia, e nei piccoli paesi "lo sconosciuto" viene segnalato, in maniera positiva, tra i paesani. Andate nei paesi alpini italiani o in Svizzera e potrete notare come ci sia una stretta collaborazione tra cittadini e agenti.
    Non parlo di delazione, ma di amore e attenzione per il luogo che si abita.

    RispondiElimina
  3. Caro M.C., un passaggio della mozione inviata quasi un anno fa a Davico, Sottosegretario al Ministero dell'Interno: "...Non tanto, quindi, come una struttura puramente repressiva dell’illegalità e come un semplice bastione a difesa dei cittadini onesti, ma anche e soprattutto come un fondamentale elemento di raccordo, scevro da pregiudizi corporativi, tra le istituzioni, le amministrazioni e le popolazioni. Anche come chiaro messaggio che se nessun semplice cittadino può concedersi la facoltà di reprimere, ogni singolo semplice cittadino deve invece capire che è parte ineliminabile di qualsiasi politica preventiva...".
    Tant'è che quando Davico parlò di "patto" tra istituzioni e amministrazioni, qualcuno obiettò: "Non basta. Per funzionare il patto deve essere a tre: istituzioni, amministrazioni, popolazione".

    RispondiElimina
  4. caro M.C. ecco perchè sarebbe meglio un ufficio di polizzia in piazza, facilmente raggiungibile da tutti i cittadini.

    Il piccolo paese dove tutti si conoscono oramai è impossibile, da realizzare.
    Invece un paese di spioni, oppure di giustizieri fai da tè,
    e altrettando pericoloso.

    Credo invece che investire nell' educazione, fin da piccoli
    è cosa buona e giusta.
    I carabbinieri potrebbero, almeno una volta a settimana, tenere una lezione nelle scuole medie,
    sulla sicurezza sociale e sulla prevenzione.
    (come fecero i nostri viggili, tanti anni addietro)
    e magari sequestrare pure qualche ogettino ricordo,
    che una certa delinquenza nostrana non disdegna di dare in mano anche a minorenni incensurati.

    Pace e bene a tutti.

    RispondiElimina
  5. Ok per la prevenzione, ne sono assolutamente certo.
    Comunque ci tengo a ribadire che non ho mai detto di giustizia fai da te, ma di collaborazione cittadino/forze dell'ordine, e sul fatto di una cittadina di spioni (delazione) ho specificato che spiare è una cosa, controllare ne è un'altra.
    E poi in questo paese ogniuno si fa i fatti dell'altro, solo che si limitano a tenerselo per se o da condividere con gli amici... poi quando accade l'irreparabile ci si sente dire: "tutti lo sapevano, ma nessuno ha fatto niente".
    Ad esempio tempo fa ci sono stati diversi scippi, oltre una decina, e sai cosa mi ha risposto il maresciallo di Martinsicuro? Non ne sapeva nulla e nessuno aveva sporto denuncia...
    Poi in provincia ci parlano di delitti in diminuizione e quindi inutile aumentare le forze dell'ordine. Fate voi...

    RispondiElimina
  6. nel 1970 la caserma dei carabinieri era in via cristoforo colombo. Quindi al centro della città,
    nel 2010 è relegata in area periferica praticamente quasi isolata dal resto del mondo.
    Ma poi, se non lo sanno loro cosa succede in città,
    chi dovrebbe saperlo ?

    RispondiElimina
  7. Probabilmente il Vasco nazionale.

    RispondiElimina

Posta un commento

Tutti gli utenti autori di un commento sono invitati a nominarsi con un nik name o un nome di fantasia selezionando l'opzione "Nome/URL" compilando anche solo il campo "NOME:".

Post popolari in questo blog

Vivere a Martinsicuro

Offriamo un punto di contatto a Susanna. INIZIO CITAZIONE Buonasera ho acquistato una casa a martinsicuro e mi piacerebbe conoscere un pò questa città parlando con chi ci vive e ci lavora già. Anche perchè mi sembra di capire che di "problemini" ce ne sono abbastanza. Il mare e il sole sono stupendi, il resto si può migliorare. Grazie Susanna FINE CITAZIONE

Necessario ritorno alla realtà

Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà. Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità. L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso. Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti. Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare