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Oggi molte donne riceveranno mimose e tanti auguri. L'associazione "On the road" farà qualcosa in più.

Commenti

  1. "...Un gesto simbolico per ricordare che anche chi si prostituisce, per necessità, perchè vittima di organizzazioni criminali dedite allo sfruttamento o per scelta non è merce ma è donna..."

    Io avrei scritto "un gesto simbolico per ricordare anche a chi si prostituisce ecc. ecc...".
    La differenza non è poca cosa.

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  2. bastian contrariolunedì, marzo 08, 2010

    Un ramoscello di mimosa per le giovanissime che da qualche giorno battono sul lungomare tra l'indifferenza generale non ci sarebbe?

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  3. chi si prostituisce sa già che prima di essere prostituta è donna, e se fa quello che fa, la maggior parte delle volte è perchè schiavizzata.
    Sono i clienti invece a non sapere che hanno a che fare con donne. Se lo sapessero infatti, non andrebbero con le ragazzine (spesso minorenni) schiavizzate sapendo che sono tali, o con prostitute con la pancia accentuata perchè in gravidanza, o farebbero richiesta di rapporti non protetti solo per sfizio personale. E' a questa gente che bisogna ricordare che quando vanno a soddisfare i propri pruriti sessuali si trovano davanti delle persone, e non degli oggetti senza anima pronti ad esaudire qualsiasi richiesta

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  4. E quindi? Organizziamo corsi di galanteria per i clienti? Tutti Richard Gere da una parte e Julia Roberts dall'altra?

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  5. ma che diavolo c'entra richard gere e la retorica holliwoodiana???
    stavo solo rispondendo al primo anonimo (ammesso che il primo e il terzo siano lo stesso) che affermava che devono essere le prostitute a ricordarsi che sono donne. Niente di più sbagliato, perchè lo sanno già.
    E sappiamo pure che chi va a prostitute è solo in cerca di sesso mercenario, ma il rispetto per l'altra persona dovrebbe andare al di là di tutto.
    Come donna trovo disgustoso che in un uomo l'istinto sessuale sia dominante anche quando sa che sta andando con una minorenne trasportata a forza da un paese lontano e costretta a suon di botte a prostituirsi.
    Era solo una constatazione di fatto. Nulla più. Del resto se la prostituzione è sempre esistita da quando l'uomo è comparso sulla terra è perchè ha viaggiato nel tempo di pari passo con i suoi istinti più primitivi, che come tali non sono soggetti ad evoluzione.

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  6. Cara R. sono d'accordo con te...ma alcune volte è vero che queste donne si dimenticano di essere tali, è una difesa, perchè diversamente non riuscirebbero ad accettare condizioni, a volte, davvero drammatiche.
    L'associazione On the Road lavora da molti anni con le vittime di tratta e sfruttamento sessuale, lavorativo etc...Offre diversi servizi come: spotello di ascolto,
    case d'accoglienza,orientamento al lavoro/inserimento lavorativo; questo presso gli uffici ubicati in: Martinsicuro, Pescara, Porto Sant'Elpidio e Campobasso; ma da sempre vi è un servizio che va direttamente sul luogo del disagio, L'UNITA' MOBILE, è un' equipè di operatori esperti che abitualmente si trovano faccia a faccia con le persone che esercitano attività di meretricio( donne-uomini-minori-transgender).Conoscono diverse sfaccettature di questa realtà a volte spiacevoli ma a volte anche piacevoli!!! Gli operatori dell'unità mobile escono in strada e consegnano materiale informativo, fanno attività di prevenzione sanitaria, regalando preservativi e spiegandone l'importanza del loro utilizzo, inoltre per riscaldare le fredde sere invernali offrono tè caldo e brioches.
    L'8 Marzo di tre anni fa, anche se non è stato pubblicizzato, alcuni operatori di on the road hanno avuto il piacere di passare una serata con alcune donne e transgender in un ristorante per festeggiare questa giornata e credimi è stata una serata davvero bella ed emozionante...grazie!!a volte basta poco per ricordarsi di essere una donna!!!

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  7. ma che mimose...

    che senso ha, tenere delle ragazze sulla strada,
    con il pericolo di venire investite,
    in mano alla criminalità organizzata,
    al freddo ed esopste alle malattie..

    Ma riaprissero i CASINI !!!!!

    sarebbe meglio per tutti !

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  8. La retorica holliwoodiana non c'entra nulla. Era solo uno spunto ironico.

    Quand'è che la prostituta cessa di essere donna per diventare merce? Quando va sul marciapiede? O solo quando arriva il cliente stronzo?

    Quand'è che l'alcoolizzato perde la sua dignità? Quando afferra la bottiglia perchè non ha il coraggio di buttarla via? O solo quando ci si attacca con le labbra?

    E del soldato a cui viene dato un ordine aberrante? Cosa dire? Viene prima il suo dovere di militare o il suo dovere di uomo, costi quel che costi?

    E dell'avvocato che deve difendere l'assassino? Mai visto il film "L'avvocato del diavolo"?

    Il mondo è pieno di alibi. Non importa se reali o inventati. Comunque alibi. Qualcosa a cui attaccarsi per giustificarsi. O per non ribellarsi.

    Sono sicuro che almeno una volta nella vita ognuno di noi (quindi me compreso) ha detto: "Che altro potevo fare?". Nessuno meglio di ognuno di noi, in quel momento, sapeva cos'altro poteva fare.

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  9. Ma che equippe di esperti,
    ma che servizi sociali
    ma che sportello di ascolto..
    robba inutile, buona solo a prendere introiti dalle solite elargizioni falsamente filantropiste.
    Bisogna riaprire i Casini !
    è l'unico modo per controllare e rendere
    il mestiere più antico del mondo, anche più
    sicuro per tutti !
    il resto è pura utopia.

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  10. Noto con piacere che l'articolo di oggi sul Corriere Adriatico ha un taglio decisamente diverso. Sia in apertura che in chiusura.

    PS: ribadisco il mio sì ai bordelli, anche se non risolverebbero il problema. Anche qui - anzi, soprattutto qui - avremmo il mercato parallelo degli "abusivi".

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  11. Sono d'accordo con tutti i simpatici "casinisti" di questo blog. Ovviamente nessun riferimeno al sempre più ondivago leader dell'udc. Viva le cose genuine, abbasso l'ipocrisia!!!

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