Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà. Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità. L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso. Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti. Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare
Ottimo successo dell'incontro. Bravi
RispondiEliminaMI SCUSO PER L'OFF TOPIC seguente...
Toto candidature per le provinciali:
PDL: Vagnoni (è una vita che dice di no....quindi!)
PD: Mauro Paci o Pietro Dursi
IDV: Antonini
UDC: Abramo Micozzi (una novità....)
Poi ci sono le liste di appoggio al centro destra e centro sinistra. E qui secondo me entra in ballo Cittattiva. Se il teorema che molti danno per certo è vero, ovvero l'appoggio a Paolo Gatti per avere un posto in Provincia, Camaioni si candiderà con la lista di appoggio al centro-destra.
Caro anonimo forse non hai bene chiare le idee!
RispondiEliminaIDV candida Cecchini
PD candida D'Ursi
e Paolo Camaioni ho l'impressione che non si candida affatto alle provinciali!
Questa cosa delle "totocandidature" può essere divertente.
RispondiEliminaSignori, nominatevi per favore.
Lunedì sera sono intervenute quasi 100 persone per dimostrare interesse verso un bene di tutti: la terra.
RispondiEliminaQuel fazzoletto di terra dovrebbe diventare la chiave di volta per un nuovo modo di vivere il proprio paese, di un nuovo modo di intendere il bene comune e il bene per le persone che in questo paese ci vivono e ci vivranno.
Una volta che le persone saranno "nuove", avremo anche una nuova classe politica fatta da amministratori e non faccendieri e improvvisati che si "dilettano a fare politica", poi nei fatti fanno danni irreparabili.