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La cancellazione dei nomi dei Santi

Questa settimana è stata una vera e propria “full immersion” nella questione “degrado urbano”. Ancora una volta ci si è potuti rendere conto che solo una forma di democrazia diretta, possibile finalmente grazie alla rete ed altre forme di aggregazione sociale, potrà fare in modo che emergano i veri bisogni. Cittadini ed amministrazione devono essere solidali come componenti dello stesso sistema.
Qui sotto è riportato un commento di bobo che con l'ausilio di un significativo sforzo di memoria (ed il motore di ricerca dell’archivio del corriere adriatico) riporta alla luce le precedenti intenzioni della città in materia di Comitati di Quartiere.

INIZIO CITAZIONE
bobo ha detto...
Mentre nella vicina San Benedetto il prossimo 25 e 26 Ottobre si tengono le elezioni per il rinnovo dei direttivi dei Comitati di Quartiere a Martinsicuro non si capisce ancora bene se questi hanno una legittimizzazione o devono essere considerate delle libere associazioni.
M condivido il tuo pensiero, siamo indietro di anni luce, il tuo intervento mi ha ricordato di un articolo pubblicato sul Corriere Adriatico nell'ormai lontano 27 Maggio 2006 a firma di Gloria Caioni che sono andato a ripescare:
E' un capolavoro comico, vale la pena rileggerlo, peccato che da allora nulla è cambiato.

Titolava
Esistono da anni in maniera spontanea ma non mancano le polemiche per la cancellazione dei nomi dei santi.
Martinsicuro, interviene l'Amministrazione
Comitati di Quartiere e ora il regolamento
MARTINSICURO - Nella città truentina sbarcano i comitati di quartiere. Un regolamento provvisorio, che può essere soggetto agli ultimi ritocchi (specie per la toponomastica), è stato studiato dall'assessore alle politiche sociali, Morena Contini. La proposta non è ancora passata in Consiglio, ma prevede la nascita di sei nuovi organismi di quartiere, sorti dalle ceneri dei nove vecchi comitati spontanei che hanno popolato fin oggi il territorio di Martinsicuro.
In pratica "Santa Lucia", "Tronto" e "Sant'Antonio" confluiranno nel "Castrum Truentinum", zona così denominata perché cuore storico del paese. Allo stesso modo i quartieri "Anfiteatro" e "Giardino" (quest'ultimo molto piccolo) prenderanno la denominazione di "Teatro". Gli altri comitati saranno: "Centro Storico", "Municipio", "Nuova Rosa" e "Casone". Una rivisitazione generale che sarà ovviamente affiancata da un preciso regolamento che definisce nel presidente, nel suo vice e nel Consiglio direttivo gli organi democratici.
"L'obiettivo - dichiara la Contini - è avere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della città e un raccordo diretto fra portavoce e amministrazione". "Casone" e "Municipio", in qualità di aree popolate da meno di 2mila persone potranno eleggere solo tre consiglieri. Quattro invece il numero dei componenti l'organo direttivo di "Castrum Truentinum", "Nuova Rosa" (ex Villa Rosa), "Teatro" e "Centro Storico". Non può esserci, ovviamente, sovrapposizione fra il ruolo di presidente o consigliere di quartiere e membro dell'amministrazione comunale. Il regolamento dovrebbe passare in Consiglio prima di settembre, ma già qualche polemica è scaturita a seguito dell'istituzione dei comitati di quartieri e il cambio dei nomi che escluderebbe ogni riferimento ai Santi e alla religione cristiana. "Alla terza riunione - racconta la Contini - che serviva per discutere gli ultimi dettagli del regolamento, i presidenti attuali non si sono presentati. Gli unici intervenuti sono stati Vincenzo Francavilla di Tronto e Mauro Censori di Casone. Nemmeno una telefonata per avvertire che non avrebbero partecipato. L'ho visto come un gesto di maleducazione, messo in atto da rappresentanti che non fanno i rappresentanti". L'accorpamento dei quartieri e, forse, la cancellazione dei nomi dei Santi non sono piaciuti ad alcune zone. Per mercoledì prossimo intanto la Contini e il presidente di "Nuova Rosa", Marco Ceci, hanno organizzato un incontro fra amministratori e cittadini per discutere delle questioni irrisolte della zona.

FINE CITAZIONE

In effetti, gli autoeletti presidente di quartiere che si fanno dispetti e ripicche sono molto divertenti.
MartinsicuroCity ringrazia per il contributo.

PS
Qualche post indietro è iniziata una bella discussione che prende di petto una questione molto importante. Dategli un'occhiata.

Commenti

  1. Ognuno cerca il suo angolo di potere...

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  2. Nessuno puó permettersi di definire comico il lavoro di una giornalista brava, professionale e sempre pronta a dar voce a tutti i problemi della nostra città. A mio parere, se proprio vogliamo scomodare i guitti, nella passata amministrazione non c'era che l'imbarazzo della scelta.

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  3. Anonimo, dai fai bravo/a. Ci si riferiva ai protagonisti del racconto (presidenti di quartiere ed assessore) e non all'autore. Non è sembrato necessario specificarlo in una nota dedicata.
    Buona serata.

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  4. Penso che di comico non ci sia nulla, ci sono solo persone che non hanno voluto confrontarsi e con poca voglia di cambiare. Del resto nulla è più statico di questo paese.

    RispondiElimina

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