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Non avete capito come si usa?

Il biotopo marino se ne sta andando. Lo stanno limando poco a poco per non dare troppo nell’occhio per far posto a chalet già oggetto di speculazioni. Un bene pubblico ed una risorsa unica sono all’ultimo posto nei pensieri dell’amministrazione comunale. Come è possibile ignorare e distruggere l’elemento che fa la differenza tra Martinsicuro e le solite mete turistiche popolari e chiassose.
Assessori, sindaco, consiglieri, davvero non ve ne siete resi conto?
È semplicissimo apprezzare il nostro biotopo marino. Si fa così. Basta prendere una bici in una di queste sere così afose, andare al lungomare (con un caro o un amico ), oltrepassare lo Smaila’s senza fermarsi troppo a guardare i VIP (se venite da Martinsicuro), rallentare l’andatura (senza badare allo schifo di baracche-chalet in costruzione) e scoprirete che nelle zone in cui non ci sono stabilimenti e palazzi in prima fila la brezza di terra che spira è in grado di riappacificarvi con il mondo in un secondo.
Se poi volete proprio godere di brutto, lasciate la bici e scendete in spiaggia. La luce della luna, l’aria freschissima ed il rumore delle onde vi proietterà in una Martinsicuro che finalmente ha davvero tantissimo da offrire: un modo diverso e più autentico di godere il mare.
Questa cosa sta solo a Martinsicuro ma presto non ci sarà più.

Commenti

  1. direi che questo post, pur non avendo ricevuto commenti, rientra tra quelli migliori mai letti in questo blog.
    bravo.

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  2. Grazie, leggendo questo intervento ho respirato la stessa aria "pulita" che respiro ogni volta che passeggio sul lungomare fra Martinsicuro e Villa Rosa... da una parte il mare ed il biotopo e la spiaggia (che posso vedere, e non immaginare...), dall'altra gli alberi, la campagna e la collina di Colonnella. Un angolo di paradiso inusuale per la nostra fascia costiera, l'unico a misura d'uomo e delle sue esigenze vere.
    Nei miei desideri c'è la speranza che anche la sede stradale (lungomare) possa venir chiusa al traffico automobilistico ed, opportunamente arredata ed illuminata, diventare una passeggiata ciclo-pedonale. Alle strutture ed al mare si potrebbe accedere da via Roma con delle strade "a pettine" , terminanti in parcheggi alberati. Penso che oltre che per i cittadini residenti, questo assetto urbano potrebbe essere il punto forte della nostra proposta turistica: oltre a mare e spiaggia puliti, tranquillità (che non è piattume...)ed assenza di inquinamento acustico.Il modo migliore per godersi una vacanza al mare, specie per chi vive le restanti settimane nella convulsione di una città. Chi preferisce la confusione delle auto a ridosso della spiaggia e gli autoparlanti che fanno pubblicità ha risposte nei Comuni limitrofi.
    Ma pochi giorni fa ho letto nella cronaca locale di un giornale che il Sindaco si propone di raddoppiare il lungomare perchè troppo stretto e quindi renderla meglio percorribile dalle auto...
    Ho capito male? Che ne pensate?

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  3. Caro "indio", non hai capito male, quello di un lungomare a doppia corsia dove le macchine possono scorrere felici e magari in inverno gareggiare è un pensiero ricorrente del ns. Sindaco, il tutto in nome di un modello di sviluppo, se esiste, decisamente superato.
    la tua proposta è interessante e si potrebbe anche conciliare con un senso unico di circolazione.
    Quel tratto di lungomare non è stato mai sufficientemente apprezzato dalla popolazione, anche a ragione, perchè poco è stato fatto per valorizzarlo e renderlo un luogo di riappacificazione tra l'uomo, il mare e la terra.
    Mi capita di conoscere persone di altre città che ricordano e frequentano con piacere questo tratto.
    Ora che il tanto atteso Smaila's ha aperto i battenti, invito tutti a verificare (passato il momento ovvio di curiosità) il contrasto tra questo locale (per vipS?) e l'ambiente circostante; se provate a visualizzare altri 5 smaila's nei dintorni è lampante che la caratteristica del posto fa a farsi fottere.
    Dobbiamo stare molto attenti che prossimamente non ci venga rifilato l'ennesimo aborto (vedi Nessie) di una politica cieca, incapace di pianificare uno sviluppo ecoresponsabile.
    Dobbiamo vigilare e difendere quello che è pubblico dagli attacchi del potere privato.

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  4. Caro "indigeno" io fossi in te ci penserei 100 volte prima di continuare a respirare a pieni polmoni sul quel tratto di lungomare...forse sarai stato incantato dal verde selvaggio e lussureggiante del lato ovest ma ti ricordo che proprio lì dietro c'è la famigerata VECO, che di aria pulita, ti assicuro, ne produce ben poca...e non capisco come NESSUNO fin qui abbia mai detto nulla di uno dei PROBLEMI PRINCIPALI del nostro paese che andrebbe studiato e analizzato soprattutto tenendo conto dei numerosi lavoratori "indigeni" che vi lavorano. Pur non avendo le competenze tecniche necessarie ritengo (dopo aver sentito numerosi abitanti della zona) che qui siamo di fronte ad una vera e propria bomba ecologica, altro che rifarsi la bocca col biotopo o con le frattine...
    Riguardo il raddoppio di carreggiata del lungomare: bhe, parliamone, non mi sembra un'idea malvagia. Certo non deve trasformarsi nel circuito di un gran premio di formula 1 ma quel tratto merita ampie corsie per pedoni e biciclette. Sarebbe bello che qualcuno del comune cominciasse a vedere come poter "sfruttare" a meglio per la nostra comunità questo lungo tratto di litorale. Lì si gioca il futuro di Martinsicuro. Mediate gente, meditate...

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  5. Il cosiddetto sviluppo turistico di Martinsicuro non può prescindere dalle sue caratteristiche ambientali e quindi anche dal biotopo che deve essere gelosamente salvaguardato.Gli smaila's non servono.Anzi. Sono una rovina.
    E poi, avete visto che nell'attivare questo chalet è stato rovinato l'afalto del marciapiede antistante e anche il cordolo? Tutto verrà riparato e a spese di chi?Mi auguro che ad intervenire non sia l'A.C. facendo pagare noi cittadini.

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  6. Risposta a "cattivo".
    1- Premesso che è opinione universale che la fonderia "Veco" è posizionata in un luogo non adatto e quindi dovrebbe essere dislocata in una zona industriale, lontano dalla zona turistica e dalle abitazioni, non risulta che essa produca un inquinamento tale da dover essere consideta una vera e proprio "bomba ecologica" pronta ad esploderci sotto il sedere. Il Servizio di Igiene e Prevenzione Ambientale della ASL ha il compito di monitorare con esami periodici la qualità delle emissioni nell'aria e nell'acqua - i dati tecnici sono in possesso del nostro Comune - e possiamo tranquillamente verificarli, onde evitare di essere ingannati.
    Ugualmente non si ha notizia di proteste o di azioni dei sindacati o della Commissione Interna dei dipendenti della Veco per il mancato rispetto delle norme di prevenzione e tutela della salute.
    Ed allora, che senso ha l'accostamento fra la Veco ed il "biotopo"?. La differenza fra le due situazioni è che mentre per l'assetto ambientale ed urbanistico del lungomare e del "biotopo" possiamo decidere liberamente noi cittadini tramite l'Amministrazione Comunale che ci rappresenta, per la dislocazione della Veco - costruita in quel posto quasi 50 anni fa - si dovrebbero spendere decine e decine di milioni di Euro per costruire una fabbrica interamente nuova. Questi soldi oggi chi li tira fuori? Il Comune, la Regione, lo Stato? Si può legittimamente obbligare gli attuali propretari a fare ciò? E se la risposta fosse si, la Veco resterebbero a Martinsicuro o in zona, o si trasferirebbe - come fanno in molti per comprensibili motivi economici - in Slovenia o in Romania? E i 300 "indigeni" che ci lavorano che fine farebbero? ...
    2- l'allargamento della sede stradale o il raddoppio della carreggiata del lungomare (l'intento del Sindaco) è una buona idea?
    Quali problemi risolverebbe?
    Forse il collegamento viario fra Martisicuro e Villa Rosa?
    Quali vantaggi porterebbe al turismo?
    Sei sicuro che è questo ciò che chiedono i nostri operatori turistici?
    Sei sicuro che oggi si possa potenziare la nostra offerta turistica portando ancora di più traffico e macchine a ridosso della spiaggia?
    Sei sicuro che questo è l'unico modo per "... poter sfruttare a meglio per la nostra comunità questo lungo tratto di litorale"?

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  7. Aggiungo il mio commento in ritardo a questo argomento a me caro. Innanzitutto sono contentissimo nel rendermi conto di non essere il solo ad apprezzare la singolarità di questo tratto di spiaggia. Spesso mi sono trovato solo o con moglie e figli in biciletta o meglio a piedi a percorrerlo, ma la bellezza di questa natura svanisce quabdo ti trovi ad aver paura delle macchine che sfrecciano senza alcun riguardo come fossero su un'autostrada. Allora io propporrei all'amministrazione comunale una iniziativa secondo me fattibilissima ovvero la chiusura al transito automobilistico da ottobre ad aprile limitato al sabato pomeriggio e tutta la domenica da via Leopardi fino alla rotonda del Sestante. Non vedo quali problemi potrebbe causare visto che il turismo si conclude nel mese di settembre e dal sabato pomeriggio nessuno più ha necessità di percorrerlo per lavoro. Sarebbe bellissimo restitutire ai moltissimi abitanti di Martinsicuro che già frequentano il lungomare un paesaggio completamente diverso.
    Vi ricordate le domeniche a piedi, le vie della città come erano diverse invase da pedoni e ciclisti? Ho nella mente il ricordo ancora del rumore generato dal calpestio. Potrebbe essere anche solo una prova di qualche domenica. Allora si che il biotopo costiero sarebbe apprezzato: nel silenzio naturale. Chi sulla costa potrebbe vantare le stesse cose? Per non parlare del valore educativo. Anche a livello turistico sarebbe molto apprezzato.
    Che ne pensate?

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