Passa ai contenuti principali

Non voto

Chi scrive questo blog crede nella pace come unico strumento per costruire il futuro, crede nel rispetto delle idee altrui e nella loro libera manifestazione, crede nella difesa dell’ambiente, crede nella cooperazione.
Alla luce di questo sarà facile per chi legge capire per quali motivi MartinsicuroCity sostiene il “non voto”.

Non andare a votare per non legittimare questa classe politica.
Non andare a votare per dire ai partiti che la dignità dei cittadini non si compra con una promessa.
Non andare a votare per non votare il meno peggio.
Non andare a votare perché questa politica non vive senza interessi privati.
Non andare a votare per non assecondare una democrazia governata da due uomini.
Non votare perché è l’unico modo possibile per esprimere il proprio dissenso.

L’Italia si trova in una situazione disperata e gli italiani devono prepararsi ad anni molto difficili. Questa situazione è stata causata dalle stesse persone e dagli stessi sistemi che domenica saranno nuovamente legittimati dal voto.
Possiamo solo ricominciare daccapo e dal basso. Ricominciando dai qui. Ricominciando dai comuni.

Commenti

  1. Caro Blogger,

    siamo pienamente d'accordo che, vivendo attualmente in democrazia, ognuno è libero di esprimere liberamente le proprie opinioni.
    Ciononostante, pur rispettando il tuo parere sulle prossime elezioni, vorrei farti notare che la democrazia è si fonte di diritto per i cittadini ma anche, e soprattutto doveri.
    Tra questi, c'è anche e sopratutto il diritto-dovere del voto: non mi è dato sapere se tu sia mai vissuto in un paese in cui i cittadini sono stati privati di questo strumento ma, come tutte le cose, esse si apprezzano proprio quando non si hanno.
    Pertanto, e voglio ribadirlo, pur rispettando la tua posizione in merito, non posso assolutamente condividerla.
    In altri post, hai detto che questo vuole essere un segnale forte verso la classe politica (sia essa nazionale, regionale, provinciale, comunale).
    Bene, se proprio vuoi dare un segnale forte, vai pure a votare ed annulla la tua scheda oppure vota scheda bianca: questo si è un segnale forte in quanto fai capire a chi di dovere che il tuo diritto-dovere non è in mano sua ma tua e che con questa tua espressione di dissenso, lo disprezzi.
    E' troppo facile non andare a votare: abbi il coraggio di esprimere il tuo disprezzo con lo strumento principe della democrazia.
    Cordialmente.

    RispondiElimina
  2. peccato che tra i simboli non ci sia quello con su scritto :
    VI DISPREZZO.

    RispondiElimina
  3. anch'io credo che andare ai seggi per annullare il proprio voto sia il mezzo attraverso cui si possa manifestare il proprio diritto di espressione su una classe politica chiusa in se stessa che non rappresenta più i cittadini.
    Non andando a votare si rischia di essere accusati di menefreghismo e di disinteresse, mentre con l'andare a votare si dimostra che l'interesse verso la gestione della cosa pubblica esiste da parte del cittadino, che però è consapevole che i suoi diritti non sono rappresentati da nessuno degli attuali candidati...

    PD e PdL hanno in tutta italia candidati condannati in via definitiva e al sud esponenti collusi con la mafia o con processi pendenti per associazioni mafiose...e molti di questi hanno già un posto assicurato il posto in Parlamento...

    Di certo i due partiti governeranno insieme indipendentemente da chi vincerà le elezioni, i cittadini possono fare ben poco, l'unica arma che ci rimane è aumentare il numero di schede nulle rispetto alle passate votazioni, in modo tale che si rendano conto che la gente è SCHIFATA dall'attuale politica ma non indifferente alla politica stessa, dove vorrebbe avere maggiore voce in capitolo e dove vorrebbe che venissero salvaguardati di più gli interessi pubblici e meno quelli privati.

    RispondiElimina
  4. 1) votare non è un dovere;
    2) se la scheda si annulla o si lascia bianca: cosa gli frega ai
    futuri rappresentanti del
    parlamento, senato e governo?
    comunque legittimate la loro presenza!

    RispondiElimina
  5. Non ho votato alle scorse comunali e non voterò alle prossime politiche.
    Voglio ragionare a bocce ferme. Ho deciso di tirarmi fuori per qualche tornata elettorale per poter pensare alla politica senza quella sensazione di tifo da stadio che ti pervade dopo che hai espresso una preferenza.
    Quando sarò pronto, convinto, informato e perfettamente consapevole tornerò a votare.

    RispondiElimina
  6. A PROPOSITO DI ...RINNOVAMENTO...AVETE NOTATO CHE SI VEDONO I CAMION CHE ASFALTANO LE STRADE?....CHE SUCCEDE? NON E' CHE PER CASO SI VOTA TRA UN PAIO DI GIORNI....CHE AMAREZZA!

    RispondiElimina
  7. io credo che il voto sia un diritto e un dovere che l'uomo, purtroppo ancora non in tutti i paesi del mondo, ha conquistato.
    Non andare a votare non credo possa migliorare le cose, ma magari andare a votare e fare scheda nulla, NON BIANCA NULLA, credo sia un segnale a quei politici che si ricordano dei cittadini e delle belle parole senza mai i fatti, solo nel periodo elettorale.
    Quindi andiamo a votare e se nessuno secondo noi ci rappresenta si può benissimo fare scheda NULLA.

    RispondiElimina
  8. SCHEDA NULLA = VOTO ALLA COALIZIONE VINCENTE (PREMIO DI MAGGIORANZA)
    SCHEDA BIANCA = VOTO ALLA COALIZIONE VINCENTE (PREMIO DI MAGGIORANZA)
    NON VOTO = CI AVETE ROTTO IL CAZZO!

    RispondiElimina
  9. WWW, leggi qui. Dal blog di Jacopo Fo.

    INIZIO CITAZIONE
    Allego una lettera dell’avvocato Antonio Rotelli che mi e' stata inviata da Lorenzo Carmassi, del comitato per le Class Action, che spiega perche' le lettere che girano in rete, che sostengono che non votare abbia qualche effetto, sono menzognere.

    Viene fatta girare in rete un’informazione sul funzionamento della legge elettorale che vorrei smentire.

    Si invitano i cittadini elettori a non votare scheda bianca o nulla in quanto queste sarebbero attribuite come voti validi, automaticamente, alla lista che ha prende il maggior numero di voti, andando a determinare il premio di maggioranza. Non e' vero.

    Le schede bianche o nulle non vengono attribuite a nessuna lista o coalizione di liste, ma sono voti che vanno dispersi. A maggior ragione non entrano nel calcolo di alcun premio di maggioranza.

    Una scheda bianca o una scheda nulla non rappresentano voti validamente espressi e non vengono assegnati a nessuna lista o coalizione di liste.
    La legge, come da ultimo riformata nel 2005, afferma espressamente che il quoziente elettorale, che determina l’assegnazione dei seggi alle coalizioni e alle liste, e' dato dalla somma dei soli voti validamente espressi a ciascuna lista.

    Il premio di maggioranza viene assegnato alla lista o alla coalizione di liste che riesce a prendere un voto in più di tutte le altre, indipendentemente dal fatto che abbia ottenuto solo il 10%, il 30% o il 51% delle preferenze degli elettori. e' sufficiente che prenda un voto in più di tutte le altre liste o coalizioni di liste.

    Poiche' esistono soglie di sbarramento sia alla Camera, 4% su base nazionale, che al Senato, 8% su base regionale, i voti validamente espressi per liste o coalizioni di liste che non raggiungono rispettivamente il 4 o l’8 %, sono anch’essi voti che non si conteggiano e non concorrono a formare il quoziente elettorale nazionale o regionale. Cosi' come accade per le schede nulle o bianche, sono voti che vanno dispersi e, quindi, che non incidono per nulla sull’elezione dei deputati e dei senatori.

    Peraltro il risultato delle elezioni e' valido quale che sia il numero dei cittadini che partecipa al voto, anche se molto basso, e quale che sia il numero dei voti validamente espressi, anche se molto basso. Se partecipasse al voto solo il 70% dei cittadini e di questi il 50% votasse scheda bianca o nulla, mentre solo il 20% esprimesse validamente un voto, quel 20% di voti eleggerebbe il Parlamento e ne stabilirebbe la composizione.

    Se inoltre accadesse che quel 20% di voti validamente espressi, facendo l’esempio per la Camera dei Deputati dove il quorum di sbarramento e' del 4%, fossero stati dati: il 6% alla lista A, il 5% alla lista B, il restante 9% a più coalizioni o liste nessuna delle quali raggiunga la soglia di sbarramento del 4%, la cifra elettorale nazionale scenderebbe ulteriormente e sarebbe dell’11% (somma dei soli voti presi dalle liste A e B) mentre il restante 9% dei voti si perderebbero.
    In questo caso al partito A verrebbero attribuiti il 55% dei seggi, in quanto avendo preso almeno un voto in più di tutte le altre liste gli viene assegnato anche il premio di maggioranza, che gli spetta indipendentemente dalla soglia di voti/preferenze che ha ottenuto.

    L’esempio che ho fatto e' abbastanza irrealistico che si verifichi, ma spiega chiaramente il meccanismo di funzionamento della legge elettorale, quale risulta dalla riforma Berlusconi della legge elettorale, legge 270 del 2005, c.d. Porcellum. Lo stesso esempio e' valido anche per il Senato della Repubblica dove però voti, quorum e cifre elettorali si contano regione per regione.
    Per chi fosse interessato a verificare gli estremi legislativi di quanto ho spiegato, sono i seguenti:

    Testo unico delle leggi elettorali, Norme per l'elezione della Camera dei deputati, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche (ultime modifiche introdotte dalla Legge 21 dicembre 2005, n. 270) art. 83;

    Testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica, D.LGS. 20 dicembre 1993, n. 533, artt. 16 e 17.

    Infine, non esiste alcuna disposizione regolamentare per il calcolo del premio di maggioranza, ma e' la stessa legge, negli articoli che ho appena citato che stabilisce come e quando si assegna il premio di maggioranza.

    Chi scrive il contrario diffonde, consapevolmente o meno, informazioni non corrispondenti al vero.

    Avv. Antonio Rotelli

    FINE CITAZIONE

    RispondiElimina
  10. vA BENE AMMETTO DI ESSERE STATO
    SUPERFICIALE, E DI AVER PRESO PER BUONA UN'INFORMAZIONE, SENZA VERIFICARE LA FONTE.
    mA SE ANCORA UNA
    VOLTA SIETE PRESI DALL'IDEA DI
    UN CAMBIAMENTO IMMINENTE, E CHE QUESTO CAMBIEMENTO AVVERRA' CON IL VOSTRO VOTO RITENETEVI SCIOCCHI.
    vI RICORDO ALCUNI EPISODI (RECENTI)CHE PUR SINGOLI, RAPPRESENTANO BENE LA NS
    CLASSE POLITICA:
    - UN SENATORE SI E' FINTO MALATO PER UTILIZZARE UN'AMBULANZA E ANDARE IN UNO STUDIO TELEVISIVO;
    - UN ALTRO RAPPRESENTANTE SI FA'
    PORTARE LA COCAINA NEL SUO UFFICIO
    PUBBLICO (E MAGARI POI PREDICA DI
    ESSERE FAVOREVOLE ALLA LOTTA ALLE DROGHE);
    - ALTRO FA LE ORGIE CON PROSTITUTE E COCAINA E DICE DI SENTIRSI SOLO E LONTANO DA CASA, E FORSE I SOLDI CHE PRENDE SONO POCHI;
    - QUASI TUTTI I NS RAPPRESENTANTI
    ACCETTANO DI PARTECIPARE ALLE MISSIONI DI PACE (DOVE I NS SOLDATI MUOIONO MENTRE ALTRI TORTURANO E UCCIDONO I CIVILI);
    - DOPO QUALCHE ANNO DI LAVORO I NS
    RAPPRESENTANTI HANNO UNA PENSIONE;
    - I NS RAPPRESENTANTI GUADAGNANO IN UN MESE QUELLO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE QUADAGNA IN UN ANNO;
    PER IL MOMENTO MI FERMO.

    RispondiElimina

Posta un commento

Tutti gli utenti autori di un commento sono invitati a nominarsi con un nik name o un nome di fantasia selezionando l'opzione "Nome/URL" compilando anche solo il campo "NOME:".

Post popolari in questo blog

Vivere a Martinsicuro

Offriamo un punto di contatto a Susanna. INIZIO CITAZIONE Buonasera ho acquistato una casa a martinsicuro e mi piacerebbe conoscere un pò questa città parlando con chi ci vive e ci lavora già. Anche perchè mi sembra di capire che di "problemini" ce ne sono abbastanza. Il mare e il sole sono stupendi, il resto si può migliorare. Grazie Susanna FINE CITAZIONE

Necessario ritorno alla realtà

Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà. Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità. L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso. Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti. Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare