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1816


Commenti

  1. Quando si perde anche il rispetto dei simboli significa veramente che si è arrivati alla frutta.
    L'Italia è finita.

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  2. L'Italia non è finita.
    Una bandiera ed un numero. Il primo è simbolo di unità e sovranità popolare. L'altro è simbolo della volontà di accrescere ad ogni costo il proprio potere personale.
    Fino a quando un solo cittadino ricorderà che le due cose sono distinte e senza possibilità di convivenza questo Paese avrà una speranza.

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  3. Secondo me è finita.
    Complimenti per il risultato elettorale...
    Io stavolta non ho votato e mi sento con la coscienza pulita.

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  4. Contrariamente a quanto ti auguravi in http://www.alain.it/2008/04/06/la-televisione-americana-su-berlusconi/ gli italiani sono andati a votare lo stesso: mi spiace ma noi poveri mortali a cui non è concessa la possibilità di pontificare COMODAMENTE dall'estero, è sembrato più utile andare ad esprimere un voto piuttosto che lavarcene le mani

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  5. Alain, beh proprio qua vieni a fare i complimenti? Questo blog da sempre ha sostenuto il “non voto” attivo.
    Le elezioni sono andate esattamente come dovevano andare e chi non ha votato ha detto NO a questo governo di deriva estremista targato legafascistanord e ha detto NO al PD che si è preoccupato di non mettere fuori dalla politica Berlusconi con condannati al seguito e che non ha restituito elezioni democratiche alla popolazione.
    Insomma, una significativa percentuale degli elettori ha dichiarato con un gesto che non si riconosce in questa politica che limita la sovranità dei cittadini.
    L’ultima dose di Berlusconi (che senza dubbio ci metterà in ginocchio) obbligherà gli italiani ad impegnarsi, informarsi, riflettere e a disfarsi dei partiti parassiti della nostra democrazia.
    Ora è il momento di creare una nuova base da cui ripartire.

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  6. ah, il numero 1816 è il numero della tessera della P2 di Silvio Berlusconi.
    Buona legislatura a tutti e attenti alle fucilate da nord!!

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  7. Io non credo proprio che gli italiani si impegneranno, si informeranno, rifletteranno per disfarsi dei partiti parassiti della nostra democrazia: lo dimostra l'esito di questo voto.
    I disastri combinati da berlusconi e le leggi vergogna promulgate negli anni delle sue legislature non hanno impedito agli italiani di dargli di nuovo il voto e di legittimarlo nelle sue prossime nefandezze per i prossimi 5 anni.

    Il Pd non si lamenti...quando sono stati al governo (e non mi si venga a dire che il Pd è nato solo pochi mesi fa...) non hanno fatto nulla per riportare decoro e giustizia in questo paese disgraziato, hanno proseguito nella strada che il berlusca aveva già spianato e che adesso si prepara a percorrere di nuovo, e credo che se avessero vinto loro sarebbe stato diverso il leader ma non il programma.

    Se gli italiani avessero davvero imparato la lezione non si sarebbero precipitati alle urne a dare il proprio voto agli stessi politici che li hanno governati finora, e forse in piazza ci sarebbero andati non per ascoltare passivamente i comizi dei candidati che spesso palesemente raccontavano delle grandissime balle, ma anche per ribattere e protestare contro un sistema politico, elettorale ed informativo da paese dittatoriale del terzo mondo.

    Ma purtroppo siamo in Italia, e come la storia insegna, già secoli fa gli italiani erano soliti affermare "Francia o Spagna, basta che se magna"...
    Siamo un popolo abituato ad essere dominato, e se il progresso ci ha liberato dalla sudditanza di una nazione straniera, siamo ancora attaccati a quella psicologica verso il caro vecchio modo di fare politica, di cui apertamente ci si lamenta ma che poi si vota perchè in fondo fa comodo un pò a tutti.

    Adesso vedrete che nei prossimi mesi il paese tornerà di colpo a rifiorire di una primordiale bellezza: niente più crisi economiche, gli italiani arriveranno ora addirirttura alla sesta settimana del mese, niente più rincari o aumenti, niente più ingiustizie sociali o soprusi, e la casta scomparirà. Utopia? no, semplicemente un sistema informativo ben studiato per fare da palliativo al popolo. Daltronde la disinformazione ha portato sempre fortuna a chi l'ha fatta proliferare.

    Non accendete più la tv e non leggete più i giornali, solo internet vi può salvare...è l'unico mezzo di informazione ancora libero, su cui non hanno messo ancora le mani.

    Un cittadino sconfortato.

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  8. Mi raccomando rimaniamo tutti anonimi che altrimenti viene la polizia municipale ad arrestarci per i reati politici che stiamo commettendo.

    Al primo anonimo:
    anche a voi comuni mortali è concesso pontificare. Basta aprire un blog, alzare la voce per farsi sentire quando vengono a sfilare i politici, mettere il proprio nome e la propria faccia davanti alle proprie idee.
    Queste cose io le sto facendo anche da qui. Dubito che tu possa dire altrettanto.

    p.s.
    grazie per le visita al mio blog

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  9. Mio beneamato Alain,
    personalmente la faccia ce l'ho messa e ce la sto mettendo da qualche tempo e, sopratutto in diretta (non da 6937 Km)...
    Essendo nato e vissuto all'estero "da prima che l'uccello di tuo padre ti mettesse in cantiere" (citando "letal wheapon")e ricordando che quando si era in terra straniera, si pensava sempre al bene del proprio paese d'origine e non a sputarci sopra veleno, una volta tornato in Italia ho deciso che sarebbe stato più utile darmi da fare per migliorarlo invece che starmene comodamente in poltrona, o peggio seduto davanti ad un bar.
    Per quanto riguarda l'anonimato: siccome non è mia aspirazione fare la prima donna in quanto faccio parte di un team, e considerando che il blogger che gentilmente ci ospita continua a rimanere a sua volta nell'anonimato, mi sono semplicemente adeguato alla situazione; non avere dubbi sul fatto che, nel momento in cui tutti quanti inizieranno a firmarsi con nome e cognome, anche il sottoscritto si regolerà di conseguenza.
    Un cordiale saluto.

    P.S. X MartinsicuroCity: il numero di matricola di Berlusconi era 625 e non 1816 (anche perchè l'elenco è composto da 962 nomi): se proprio vuoi informare, almeno siì preciso ed aggiungi all'elenco l'attuale direttore del TG3, Franco Di Bella (nr.655), Maurizio Costanzo (nr.626)and many others!

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  10. Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini, infatti, questa entrò in rapporti d’affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d’amministrazione figuravano nomi poi divenuti famosi alla cronaca giudiziaria, come Roberto Calvi, Licio Gelli e Michele Sindona. La stessa banca Rasini fu indicata da Sindona e da altri collaboratori di giustizia come coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che aiuta a comprendere la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi.[41] Queste indicazioni assumeranno un importante significato rispetto ad alcune successive ombre sulla figura di Berlusconi quali i supposti rapporti con la mafia e l’iscrizione alla loggia massonica Propaganda 2[42] di Licio Gelli con tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978: la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia massonica P2 (fornita di poteri ispettivi analoghi a quelli della magistratura, secondo la lettera della legge istitutiva 23 settembre 1981, n. 527), nella relazione di maggioranza firmata da Tina Anselmi individuò proprio nell’appartenenza alla loggia P2 l’origine di numerosi finanziamenti altrimenti inottenibili: nella sezione dedicata ai rapporti finanziari della loggia, infatti, emerse che «…non vanno peraltro trascurati anche altri interventi con identici fini, anche se di portata minore, che la Loggia P2 pone in essere sia tramite il Banco Ambrosiano, sia tramite altre banche ove alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi, ecc.), trovano appoggi e finanziamenti al di là di ogni merito creditizio. Molti degli istituti bancari, ai cui vertici risultavano essere personaggi inclusi nelle liste P2, non hanno effettuato in merito opportune indagini, ma l'esistenza di una vasta rete di sostegno creditizio per le operazioni interessanti la loggia risulta provata dalla già citata inchiesta portata a termine dal Collegio sindacale dei Monte dei Paschi di Siena…».[43]

    Fonte:wikipedia

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  11. Anonimo, (ormai sei l'anonimo ufficiale) sei ogni volta bene informato ma devi sempre verificare prima di fare un'affermazione di smentita.

    Tua Citazione:
    MartinsicuroCity: il numero di matricola di Berlusconi era 625 e non 1816 (anche perchè l'elenco è composto da 962 nomi)

    Citazione wikipedia:
    iscrizione alla loggia massonica Propaganda 2 di Licio Gelli con tessera 1816

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  12. http://www.disinformazione.it/loggiaP2.htm

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  13. Ma il problema non è riportare un numero di tessera più o meno giusto, quanto piuttosto l'appartenenza alla P2, non solo di berlusconi ma anche di molti esponenti di destra e sinistra che tuttora ricoprono impunemente ruoli importanti.
    Ma come al solito in perfetto stile berlusconiano il problema si cerca di aggirarlo e di camuffarlo sotto mentite (e più leggere) spoglie

    Leo

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  14. secondo me:
    1- il problema non è metterci la faccia ma la testa.
    2- sanno tutti chi sia Berlusconi.
    3- non serve ricordare la faccenda della P2 e del suo programma interamente realizzato dai governi Berlusconi
    4- il problema sono i 30 denari (cancellazione ICI) che subito il nuovo governo metterà nelle mani degli italiani.
    Comprano il nostro silenzio togliendo i soldi ai comuni. Andiamo verso l'autodistruzione per preservare il potere di pochi.

    RispondiElimina
  15. Caro anonimo,
    spero quando torno di non ridurmi ad andare "in diretta" per poi insultare anonimamente su un blog di paese. Spero di non ridurmi ad imparare a memoria una americanata per poi citarne il titolo originale perdipiù sbagliando a scrivere. Spero di non ridurmi ad andare a leggere i blog dei ragazzini prime donne per poi rosicare quando quello che leggo non mi piace.

    Secondo me semplicemente uno di quei politichetti di quartiere che vengono qui solo per accertarsi che nessuno scriva qualcosa di sgradito sul conto loro o su quello del loro "team" (questi inglesismi forzosi mi fanno vomitare...)

    In ogni caso, pur non capendo l'utilità della tua errata correzione, preciso che la tessera del silvio era la 1816 mentre il fascicolo il 625.

    Forse fai bene a rimanere anonimo: di sicuro fai più bella figura.

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  16. Mio (nostro)ancora più beneamato Alain:

    scusami(scusaci) se non apprezzo (apprezziamo)come te La corazzata Potëmkin!

    scusami(ci) se ho (abbiamo) lavorato e vissuto soltanto a Martinsicuro (ma anche a Lisbona, Londra, Caracas e Marsiglia) e che quindi non conosco(conosciamo)la realtà dei fatti al di fuori del nostro piccolo paese!

    scusami(ci) se per poter lavorare nei luoghi sopra elencati ho (abbiamo) dovuto imparare alcune(3) lingue straniere e di conseguenza scusami(ci) di sbagliare la posizione di una "H" quando scrivo(scriviamo)!

    scusami(ci) se non mi abbevero (ci abbeveriamo) soltanto al "verbo" di Marco Travaglio e quindi scusami(scusaci) di contraddire ciò che "l'eccelso" ha scritto nel suo libro!

    scusami(ci) di essere un (dei) politichetto (politichetti) di quartiere che cerca (cercano) di essere utile (utili) al proprio paese (Martinsicuro)!

    Comunque, meno male che ci sei tu:
    da oggi mi impegno (ci impegnamo)formalmente a seguire alla lettera le tue "pillole di santità" e farò (faremo)di tutto per preparare il ritorno dell'unto del Signore...

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  17. Se solo ci fai sapere chi sei magari ti votiamo pure.

    Amen

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  18. io continuo a sostenere che si stia degenerando e non si sta focalizzando il problema principale...

    qui non si sta facendo a gara a chi è più bravo nelle lingue, ma piuttosto si discute su un individuo che è stato di nuovo mandato al potere pur avendo per anni legittimato l'illegalità, che ha avuto uno scarso rispetto delle istituzioni e della Costituzione, che demonizza la magistratura solo perchè interviene quando vengono violate le leggi.

    E' questo il problema principale, che ci sta facndo deridere da tutto il mondo...
    anonimo se sai davvero le lingue, fatti un giro sulle principali testate internazionali e vedi cosa pensano dell'italia con il berlusca al governo...siamo alla stregua di un paese sudamericano

    puoi aver viaggiato per mari e monti, essere arrivati anche sulla Luna e conoscere 10 lingue, se trovate giustificabile che Berlusconi stia al governo e che continui nella sua politica scellerata come ha fatto finora, allora meglio avere la quinta elementare e saper parlare solo in dialetto, ma essere consapevoli che l'onestà, la trasparenza e la totale assenza di conflitti di interessi siano elementi essenziali e imprescindibili per un capo di Stato (come accade in tutti gli Stati
    realmente democratici)

    Leo

    RispondiElimina
  19. Il giro me lo sono fatto...
    tutta questa demonizzazione non l'ho proprio vista!


    Rosemary Righter - The Times - London

    (…) Not only has Silvio Berlusconi won the Italian premiership for a third time, and with a convincing majority in both houses of the Italian parliament that he alone confidently predicted; he has emerged the winner in a contest that, to wide surprise, has produced a political earthquake. (…) In anger and frustration, voters have swept away the Italy of dozens of parties and factions. Only six of the 26 parties in the outgoing parliament have secured seats - and not one of these went to Italy's several brands of communist, consigned to oblivion along with their allies, the Greens. It was the “complete defeat of unforetold proportions” that Fausto Bertinotti, Italy's veteran red emperor, conceded yesterday as he announced his retirement from politics. This radical simplification of the political arithmetic marks the end of the hesitant and muddled transition that began 15 years ago, when Italy's First Republic collapsed in a welter of corruption scandals, destroying the Christian Democrat and Socialist parties. That was when Italy's richest tycoon first erupted on the political scene, vowing to turn his populist Forza Italia! movement into the dominant party of the Right, and thus to force an end to the politics of complex coalitions easily blackmailed by minute factions whose threatened mutinies paralysed decision-making. Despite rather than because of its politicians, Italy at last has a reasonably coherent bipolar framework, a strong centre-right government that is balanced, for the first time ever, by a single and avowedly modernising centre-left Democratic Party, led by Walter Veltroni. Mr Berlusconi has what he said he always wanted. (…) Berlusconi, who insists he has learnt from his past mistakes. He no longer promises miracles, only unremitting effort, and, declares himself willing to work “in the national interest” with Mr Veltroni's Democratic Party. Mr Berlusconi has said the going will be hard. His greatest asset is that Italians, even those traditionally resistant to change, are at their wit's end. Their votes, and the high turnout of 80 per cent, were driven by a sense that the country has touched rock bottom and that, so deeply are Italy's finances in the red, there is no money to buy the country's way out of trouble. The economy is flat on the floor, decent job prospects are few, particularly for the young, and the highest inflation for 22 years combines with static wages and the Prodi Government's tax rises that eat deep into families' purchasing power. They have responded by giving the politicians the tools to do things they will resent, but accept are now unavoidable. Things like cutting public spending while improving its quality - even if this means seriously confronting powerful public sector unions and risking endless strikes. Things like curbing the political patronage on which literally hundreds of thousands of Italians depend for jobs - a reform abruptly made feasible with the defenestration of mini-parties from parliament. his new Party of Freedoms benefited by it, this has once again been a strongly “anti-political” vote, one that reflects grassroots anger at the profligate, self-seeking political habits summed up in the word “Rome”. It will not make governing any easier. Two “anti-political” parties have been the big winners from this phenomenon: the Northern League, which despite the eccentricities of its leader, Umberto Bossi, draws strongly on the impatience of the modern, industrial and still extremely wealthy Italy north of the Apennines with ineffectual and slow-moving central government; and, on the Left, the Italy of Values party led by Antonio Di Pietro, the former magistrate who made his name 15 years ago as leader of the Clean Hands investigation of the corrupt links between business and politicians. (…) Neither of these firebrands is going to be keen on accommodation with the opposite side. The League owes Mr Berlusconi few favours - and is demanding the retention of a higher share of the taxes generated in the north as the price of its support. The “northern question”, potentially explosive, is back on the agenda. As for Mr Di Pietro, he nurtures a personal detestation of Mr Berlusconi - who returns the favour - that could lead to him storming out of alliance with a “too co-operative” Mr Veltroni, who, to his credit, has been swift to extend a hand to Mr Berlusconi. Responsible opposition is as much of a novelty for Italy as are two-party politics. (…)


    El Universal - Caracas
    El primer ministro italiano electo, Silvio Berlusconi, de 71 años, quiere formar rápidamente un nuevo gobierno en Italia, tras su contundente victoria electoral, y comenzar a trabajar para solucionar los problemas del país.
    El próximo fin de semana anunciará su gabinete y también se pondrá en marcha en política exterior: el jueves y el viernes se reunirá en Cerdeña con el jefe de Estado ruso saliente Vladímir Putin, que hará una parada en la isla italiana en su camino de regreso de Libia, manifestó DPA.
    Berlusconi anunció también una "guerra contra la burocracia" como la que llevó a cabo la conservadora jefa del gobierno británico Margaret Thatcher.
    "Debemos reducir los costos de la administración estatal en 3.000 millones de euros (4.750 millones de dólares) anuales", declaró el político.
    Además, el zar mediático milanés anunció una actuación decidida contra la inmigración ilegal y el crimen.
    Hay que alcanzar acuerdos con los países de origen de los inmigrantes para repatriar a aquellos "que viven aquí sin trabajo o vivienda y por ello se convierten en criminales", explicó.
    Para garantizar la seguridad de los ciudadanos pondrá a disposición más policías en las ciudades italianas con la tarea de combatir "al ejército de los malvados", citaron a Il Cavaliere medios italianos.
    Según los resultados provisionales conocidos en boletín, el grupo del político conservador obtuvo 46,8% de diputados en la Cámara Baja, frente a 37,5% del candidato de centro-izquierda Walter Veltroni.
    El nuevo gobierno tendrá 12 ministros, cuatro de los cuales serán mujeres, explicó Berlusconi, frente a los 25 ministros del gobierno Prodi.
    El nuevo gabinete se someterá a una votación de confianza en ambas cámaras.


    Elisabeth Rosenthal – The New York Times
    A day after his surprisingly robust victory in the Italian elections, Silvio Berlusconi immediately set out to govern(…). He announced Tuesday that he would hold his first cabinet meeting in Naples, which has been crippled by months of accumulated garbage, and that he would govern from there three days a week until the crisis was resolved. (…)Mr. Berlusconi started by recounting the congratulatory calls he had received from leaders like Nicolas Sarkozy, Gordon Brown and President Bush, and noting that he would have dinner with the Russian president, Vladimir V. Putin, this weekend. He called the election “an important moment in the history of our country,” which he attributed in part to his leadership and in part to the coalescing of Italy’s fractious voters behind two more-or-less distinct political parties for the first time. Mr. Berlusconi’s coalition won 47 percent of the popular vote, compared with 38 percent for his opponent, Rome’s former mayor, Walter Veltroni. Mr. Berlusconi also scored a clear victory in both Senate and House seats, although the final count has not been tallied. (…)the strength and outlines of his victory this time suggested that Mr. Berlusconi might have a chance to lead this famously disjointed country, where dissent by minor parties in unwieldy governing coalitions has made forward motion nearly impossible. In the past, more than two dozen parties had seats in Parliament. This time, voters gravitated to a small number of candidates, and so only six parties will be represented. For the first time, far left groups like the Communist Party will not be. “I believe Berlusconi now has the chance to present himself as a man who takes care of the country, instead of taking care of his own interests, like he did in the past legislation,” said Stefano Folli, an editorial writer at Il Sole 24 Ore. “From that point of view, we can be optimistic about the fact that the crucial issues of this country will be taken care of.” Indeed, Mr. Berlusconi said Tuesday that his prior terms as prime minister would allow him to hit the ground running, reducing some taxes, streamlining government bureaucracies and — most important — charting a financially viable future for the troubled national airline, Alitalia. (…)Mr. Berlusconi announced some of his cabinet, including Franco Frattini, who has served as the European Union justice commissioner, and said he would bring back Giulio Tremonti as finance minister. (…)But a result that essentially produced for the first time in Italy a two-party system was hailed by many as a watershed moment, because it excluded what Mr. Berlusconi described as “the extreme left and extreme right”. The left-leaning daily La Repubblica wrote Tuesday that, : “This is an electoral tsunami that redraws Italy’s political landscape”. Mr. Folli of Il Sole 24 Ore said Italian voters “created in Italy a bipartisan situation which resembles the rest of Europe.,” But he said the situation was unstable because Italy’s two parties were still young and poorly defined.


    El Mundo - España
    Silvio Berlusconi de 71 años, recupera el puesto que ya ocupara dos veces en el pasado, tras vencer con holgura en las elecciones generales del 13 y 14 de abril tanto en el Congreso como en el Senado con su partido, El Pueblo de la Libertad. 'Il Cavaliere' hereda un Gobierno que precisa de varias medidas urgentes, encaminadas a buscar una revitalización de la economía o la tan comentada reforma de la ley electoral, en pos de una simplificación que permita mayor gobernabilidad y por ende, una cierta facilidad de maniobra para los distintos ejecutivos. Los resultados conceden tranquilidad a Berlusconi, que contará con 340 de los 617 diputados frente a los 239 logrados por su gran rival, Walter Veltroni. Las cifras suponen un espaldarazo al llamamiento conjunto de los dos principales candidatos para girar el sistema hacia una suerte de bipartidismo, que venía refrendado por la decisión de ambas fuerzas de acudir a las urnas en solitario. El considerado «voto útil» al que aludían los dos líderes parece haber calado a la luz de los resultados. Puede ser el momento que Italia esperaba para que su política no quede condicionada por minúsculos partidos que, por el actual sistema electoral, venían marcando el día a día de la República. Ambos líderes han mostrado en tono conciliador tras conocerse el desenlace de las elecciones. Berlusconi afirmó sentirse «abierto al diálogo con la oposición» para afrontar «meses difíciles», mientras que Veltroni ha remarcado su disposición a colaborar para hacer frente a las reformas institucionales precisas. El gran damnificado de estos comicios ha sido el Partido Comunista, que ha pasado del 11,25% de 2006 a poco más de un 3%. Estos datos suponen el mayor hundimiento en su historia de esta fuerza, referente en el continente, ya que desde 1945 nunca había estado ausente en las Cámaras. Otra de las claves de estas elecciones ha sido el notorio ascenso de la Liga del Norte, que podría convertirle en una pieza imprescindible para que Berlusconi articule su poder mediante una coalición.


    Jean-Jacques Bozonnet - Le Monde - Paris
    Au lendemain de sa nette victoire, Silvio Berlusconi a une ambition pour les cinq années à venir. "Je veux aller me coucher chaque soir en ayant le sentiment d'avoir fait quelque chose d'utile pour le pays", a confié le futur président du Conseil italien, mardi 15 avril, lors de sa première conférence de presse. Les occasions ne devraient pas manquer, au moment où l'Italie, en panne de croissance depuis une dizaine d'années, est doublement frappé par la détérioration de la conjoncture internationale. M. Berlusconi a dressé une liste non exhaustive des difficultés du pays devant la presse : "Déficit en infrastructures, coût de l'énergie supérieur aux autres pays, évasion fiscale record, coût de l'administration", etc. Mais il se veut rassurant : "Nous avons déjà gouverné pendant cinq ans, nous avons appris le métier et nous mettrons très vite à profit notre expérience". C'est pourquoi il annonce la formation "rapide" d'une équipe "légère", composée de "personnalités expertes, immédiatement opérationnelles". Le chef de la droite met en avant la lutte contre l'évasion fiscale et la réduction des dépenses publiques. (…)Faute de détailler sa politique économique, il a égrené des annonces ponctuelles correspondant à des promesses de campagne, comme l'introduction du quotient familial et divers cadeaux fiscaux qu'il compte appliquer "progressivement en fonction de l'état des comptes". Sa priorité est le sauvetage de la compagnie aérienne Alitalia, au bord de la faillite alors que la négociation avec l'unique repreneur déclaré, Air France-KLM, est au point mort. "Cette affaire se résoudra de manière tranquille et sereine, quand je serai au gouvernement", a estimé le leader de la droite, persuadé que des investisseurs italiens sont prêts à voler au secours de l'entreprise. "Ce serait un comble si nous n'avions pas de compagnie nationale pour l'Exposition universelle de 2015 attribuée à Milan", a-t-il ajouté. Le gouvernement sortant, qui tente de renouer le dialogue entre les syndicats d'Alitalia et le groupe franco-néerlandais avant de passer le relais, a aussitôt demandé "une rencontre urgente" avec M. Berlusconi. Exsangue financièrement, la compagnie est dans une situation "dramatique", selon le nouveau président d'Alitalia, Aristide Police, qui rencontrait les syndicats mardi. Sans garanties financières suffisantes, l'Association internationale du transport aérien (IATA) a menacé de lui retirer sa licence.
    Le sort de la compagnie, mais surtout l'avenir de l'aéroport de Milan Malpensa, abandonné en tant que "hub" par Alitalia depuis le 31 mars, tiennent à cœur la Ligue du Nord : "Le Nord a investi beaucoup d'argent, et l'aéroport ne peut pas fermer", a tonné Umberto Bossi, leader du parti. Avec 25 sénateurs, celui-ci tient la majorité entre ses mains. Il n'est pas étonnant que M. Berlusconi, alors qu'il négocie avec ses alliés les principales charges de l'Etat, se fasse le défenseur de l'escale lombarde.

    RispondiElimina
  20. ..."Silvio Berlusconi de 71 años"...
    Dove vogliamo andare co'stò vecchio?!

    RispondiElimina
  21. per cominciare una fonte ufficiale:

    http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=29882090

    poi:

    http://www.newsweek.com/id/109561

    http://www.newsweek.com/id/132193

    http://www.elpais.com/articulo/internacional/Berlusconi/ensalza/xenofobia/elpepiint/20080416elpepiint_1/Tes

    http://www.nytimes.com/2008/04/16/opinion/16wed3.html?_r=1&hp=&adxnnl=1&oref=slogin&adxnnlx=1208350808-r0sRPxnR1k/AlEoyM+QyWw

    e per chi non ha dimistichezza con le lingue ma si vuole divertire lo stesso:

    http://vistidalontano.blogosfere.it/2008/04/elezioni-le-reazioni-allestero-di-nuovo-berlusconi.html

    ci sono un pò tutti igrandi network internazionali

    ad ogni modo sui motori di ricerca ne trovate quanti ne volete sulla rassegna stampa estera di berlusconi.

    Se ci fate caso due sono le opzioni che ricorrono nei vari articoli: o ne parlano male o si tengono semplicemente sul generico. Se ci riuscite provate a trovare qualche articolo che ne decanti le doti politiche e le sue capacità di governo.

    Leo

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  22. The Guardian: "il risultato è incerto e Berlusconi è un gaffeur che si crede al di sopra della legge"

    Die Zeit: "Per i tedeschi è inconcepibile che un ex capo del governo si ripresenti per la quinta volta. Non esiste, chiunque egli sia"

    ABC Network: "Silvio Berlusconi si è rifatto la faccia con la plastica, si è rifatto il cuore con il peacemaker, si è rifatto la capigliatura con una sorta di astroturf di erba alritificiale. In politica non ci sono seconde chances dopo le sconfitte, ma ce ne possono essere per lui una terza o una quarta"

    Wall Street Journal:"(...)una nazione nella quale un uomo politico può essere oggetto di almeno una dozzina di inchieste giudiziarie e imputato in sei processi penali e ancora essere in testa nei sondaggi di popolarità, mentre in altri paesi la sua carriera politica sarebbe stata stroncata"

    The Guardian: "il risultato è incerto e Berlusconi è un gaffeur che si crede al di sopra della legge"

    Die Zeit: "Per i tedeschi è inconcepibile che un ex capo del governo si ripresenti per la quinta volta. Non esiste, chiunque egli sia"

    ABC Network: "Silvio Berlusconi si è rifatto la faccia con la plastica, si è rifatto il cuore con il peacemaker, si è rifatto la capigliatura con una sorta di astroturf di erba alritificiale. In politica non ci sono seconde chances dopo le sconfitte, ma ce ne possono essere per lui una terza o una quarta"

    Wall Street Journal:"(...)una nazione nella quale un uomo politico può essere oggetto di almeno una dozzina di inchieste giudiziarie e imputato in sei processi penali e ancora essere in testa nei sondaggi di popolarità, mentre in altri paesi la sua carriera politica sarebbe stata stroncata"

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