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Necessario ritorno alla realtà




Un certo Sig. Vincenzo Francavilla, da tempo, a titolo di presidente del quartiere Tronto occupa intere pagine del Corriere Adriatico con dichiarazioni e osservazioni che sono cento chilometri distanti dalla realtà.
Alcune precisazioni vanno doverosamente fatte per rispetto della città di Martinsicuro e per rispetto della verità.
L’anziano cittadino vanta pubblicamente la qualifica di presidente di quartiere Tronto e le sue dichiarazioni lasciano intendere che siano condivise da tutti nella zona e nella città. Falso.
Prima di tutto il Sig. Francavilla non è presidente di nessun quartiere, bensì si è messo a capo di un gruppetto di persone spontaneamente autoproclamatesi rappresentanti del quartiere Tronto. La città di Martinsicuro non ha ancora regolato l’esistenza di “quartieri” o “circoscrizioni” dunque non può esistere nessun presidente se non regolarmente eletto e scelto dai residenti.
Fin qui non ci sarebbe nessun male. Un anziano che dedica il suo tempo alla città è da rispettare, però le sue esternazioni hanno assunto, con il passare del tempo, toni allarmistici fuori dalla reale percezione.

Nell’articolo pubblicato il 22 gennaio dal Corriere Adriatico, però si è arrivati al colmo. Ecco di seguito alcune citazioni del pezzo.

Con riferimento al quartiere Tronto:
“Un’area che i martinsicuresi ormai chiamano “il ghetto” per l’alta concentrazione di immigrati. C’è la via dei magrebini, quella dei cinesi e quella dei senegalesi.”
I martinsicuresi sanno benissimo che la zona è trascurata e densamente popolata da immigrati, ma nessuno per riferirsi alla zona dice: “… dai, andiamo nel ghetto”. Anche la suddivisione per razze a seconda della via è un’osservazione che non ha alcun riscontro.

Con riferimento al luogo in cui è avvenuta una rissa tra extracomunitari:
“Siamo in via Vasco de Gama, soprannominata “via del papavero” perché teatro di spaccio di eroina, sostanza notoriamente ricavata proprio dall’oppio.”
Se il Sig. Francavilla chiama la via in questione “via del papavero” nell’intimità domestica, non si sa. Quello che invece è certo è che la gente non perde tempo a chiamare così una strada. Forse in un episodio di Miami Vice la cosa può risultare avvincente ma non nella vita di tutti i giorni.

Il tentativo di ridurre a stereotipi da tiggì i problemi veri di una città che non riesce ad intraprendere soluzioni efficaci e coraggiose è controproducente.
C’è bisogno di epurare la realtà da falsi allarmismi che entrano nelle case e nella testa della gente dalla televisione.
Per ridurre tutto alla sola realtà in questo caso basta scendere in strada. Spesso si ha pura solo delle cose che non si conoscono.Vedrete che nessuno vi morderà le orecchie.
Il quartiere Tronto è spesso dipinto come periferia di una metropoli quando invece si trova a cento metri dal centro ed è stato il punto più importante per la nascita del comune di Martinsicuro.
Solo la gestione sfacciata delle concessioni edilizie, fatta tra gli anni ottanta e novanta ha trasformato un borgo di pescatori in un centro urbano ad alta densità di popolazione in un tempo troppo breve. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Ora il quartiere (qui il corriere ha ragione) è stato abbandonato totalmente dall’amministrazione. C’è troppo lavoro da fare, troppe risorse da investire, troppo alto il rischio di ottenere fallimenti.


Leggi sullo stesso argomento: Esigenza morale

Commenti

  1. I racconti della gente sembrano degni di Spanish Harlem...
    Io quella zona l'ho frequentata moltissimo (solo di notte) e non ho mai visto spacciare o commettere alcun tipo di crimine.
    E' vero che gli immigrati sono molti ma questo deriva semplicemente da due fattori. Il primo è che in quella zona si è costruito un quartiere dormitorio di appartamenti a basso costo. Il secondo è che secondo me a Martinsicuro i controlli delle forze dell'ordine sono per così dire un pochino più "laschi"...

    Sarebbe interessante applicare a Martinsicuro concetti che qui a New York sono popolarissimi quali "gentrification" e "white flight". Ma mi viene da sorridere nel farlo...

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  2. concordo con alain. io giro in quelle zone sempre da solo e spesso di notte (a piedi). qualche volta vedo movimenti "strani" ma appena ci si accorge della presenza di un passante tutto diventa normale. Pensate se invece di me passassero vigli (in nostri hanno la pistola) o carabinieri.
    chi parla di zona malfamata, una vera zona malfamata non l'ha mai vista! Lì, si tartta solo di ricominciare a gestirla!!!!!

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  3. Mhaa!!
    Anche io da ragazzo l'ho frequentata tranquillamente di giorno e di notte, fino a 10 anni fa. Ora non so! Però sento dire dai residenti che la zona è diventata invivibile... Che spacciano sotto le loro case ... (immaginate l'ansia del genitore di una diciottenne che rientra in case alle due di notte in quella zona)!!!
    Ho sentito più di uno riferirsi alla zona tronto come il BRONX di Martinsicuro... alcuni miei amici si sono trasferiti. Molti turisti che avevano lì un appartamento hanno venduto ormai da parecchio tempo.
    Io credo che a Francavilla vada riconosciuto il merito di tenere alta l'attenzione su un problema fondamentale per i cittadini ma evidentemente secondario per l'amministrazione.

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  4. allora, io là a tront' ci abito perciò penso di sapere come satnno le cose. La verità stà esattamente tra la posizione di Francavilla e quella di questo blog, che comunque sembra sapere bene di cosa parla.
    Ci sono spacciatori che alla luce del giorno nascondono dosi lungo le sterpaglie del cavatone.
    Ci sono famiglie di extracomunitari che non hanno senso civico.
    Non si fà un lavoro pubblico da decenni.
    Naturalmente quelli che avevano la possibilità di andare altrove se ne sono andati, invece quelli che non potevano compare casa in un'altra zona si sono trovati in un posto che non riconoscono più.

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  5. Ragazzi tenete conto anche che la differenza la fa molto il condominio in cui si vive. Nella zona il novanta per cento delle abitazioni è in condominio e se uno si trova a dover vivere stretto contatto con famiglie a modo si ha una percezione della della qualità della vita rispetto a chi deve vivere in un palazzo dove ci sono prostitute e sfruttatori.
    Il discorso è talmente complesso che ci si potrebbe scrivere su un trattato di sociologia.
    L'importante però è iniziare a prendere l'iniziativa.

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  6. ma per quei rifiuti a bordo strada basta chiamare la ditta che se ne occupa. il numero verde sta sul calendiario della raccolta differenziata. sono rifiuti speciali e quelli con il camioncino non li caricano.

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  7. Condivido le affermazioni di "io tronto" e di tutti gli altri blogger, come sempre la verità non sta mai solo da una parte.
    Il nostro "Bronx" non è così come lo descrivono i giornali o le tv a caccia di strilli sensazionalistici per aumentare il senso di insicurezza delle persone socialmente più deboli; però è vero che ci sono delle avvisaglie che non vanno sottovalutate.
    Voglio chiamare in ballo, tanto per cambiare, L'AMMINISTRAZIONE che è incapace di sostituire un lampione pericolante da oramai 3 mesi, oltretutto anche indecoroso.
    I VIGILI: "sceriffi" con la pistola, lasciatela in caserma e occupatevi seriamente della città, questa città ha bisogno di regole...anche a costo di fare del torto a qualcuno.
    LE FORZE DELL'ORDINE: se tutti i santi giorni i tossici sparsi in un raggio di 30 chilometri vengono in pellegrinaggio da queste parti vuol dire che c'è qualcuno che spaccia di brutto.
    Il problema del quartiere Tronto non sono gli immigrati; purtroppo quelli che fanno notizia, come gli ultrà calcistici, sono sempre i peggiori.
    Ma piuttosto i nostri concittadini proprietari di appartamenti, tuguri, garage, che li affittano con il solo scopo di trarre il massimo profitto in barba a qualsiasi regola di agibilità e di rispetto. Tutto questo sotto l'occhio "vigile" di chi dovrebbe vigilare.

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  8. bobo, tu hai santi in paradiso! oggi pomeriggio hanno letteralmente segato il lampione pericolante di cui parlavi evvia!

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  9. In risposta a "iotronto" ed indirettamente a tutti i blogger.

    Bene, se non è un caso, vuol dire che qualcuno in Comune si informa anche attraverso questo blog: e fa bene.
    Fa bene perchè attraverso questo strumento, come più volte ribadito da MartinsicuroCity, si può comprendere meglio l'umore della città; umore non filtrato da qualcun altro e allo stesso tempo mediato dalla scrittura.
    Deve essere chiaro a chi ci amministra che i tempi stanno cambiando e chi, come molti di noi, non avendo tempo, modo e voglia di stare in piazza sono vigili e attenti.
    Devono sapere che oggi esiste la possibilità di evidenziare in tempo reale malefatte e disservizi; lontani dalle logiche di partito e dalle corporazioni a stampo familiare, come si è visto, in questi giorni, a livello nazionale.
    Le nostre voci, se necessario, devono diventare 10-100-1000 e che non si è più disposti alla rassegnazione del "tanto è andato sempre così".

    Ritornando al lampione pericolante ora che è stato rimosso in quanto tempo verrà rimontato?
    Tre sono le risposte: Giorni, Settimane, Mai.
    Sono aperte le scommesse!

    Buon fine settimana a tutti.

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  10. A distanza di mesi leggo solamente oggi questa notizia.
    Al di là dell’essere o meno presidente di un quartiere, quel certo Sig.Vincenzo Francavilla si espone da oltre dieci anni con un nome e un volto, senza doversi nascondere (come ad esempio dietro a un nikname) denunciando il degrado fin troppo evidente di una zona ormai abbandonata a se stessa. Gli allarmismi sono ben altra cosa in confronto alle ovvietà riscontrabili anche in questi ultimi giorni. Siamo arrivati al punto di negare l’evidenza.
    Non posso che prendere atto del fatto che, sì, effettivamente il Sig.Vincenzo Francavilla è sceso già da un pezzo in strada per ridurre tutto alla sola realtà, portando con se anche le sue discutibili definizioni, frutto più che altro di una certa impotenza ed inquietudine.
    Hai ragione MartinsicuroCity quando scrivi che spesso si ha paura solo delle cose che non si conoscono... peccato che nel nostro bel paesino c’è poca gente che osa come questo solitario signore. Quando succedono i cosidetti “casini” in via Vasco de Gama, o nelle zone limitrofe, le persone sono tutte sui balconi a guardare, a bisbigliare, a criticare, a lamentarsi, ma nessuno prende posizione. A buoni intenditori...

    Come da prassi... saluti omertosamente anonimi.

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  11. Pesare e conoscere il valore delle parole usate è molto importante.
    Questo blog è quanto di più lontano ci sia dalla parola "omertà".

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  12. Non posso che aprezzare l'operato di questo blog ma infangare iniziative e denunce portate avanti da più di 10 anni dal "certo" Vincenzo Francavilla (esempi: volontariato organizzato con le persone del paese per le pulizie delle spiaggie prospicenti la zona Tronto, beneficenza per l’istituto dei tumori di Milano a nome del quartiere, feste sul molo organizzate anche qui da volontari appartenenti alla comunità, denunce riguardanti le pulizie di terreni incolti e con amianto, proteste contro il depuratore, mettendo sempre in risalto anche i problemi della delinquenza e della prostituzione) non rende proprio onore alla lotta contro l'omertà e all’operato di una persona completamente attiva e interessata al benessere della comunità non solo del quartiere Tronto.

    Vorrei aggiungere, inoltre, che facendo una ricerca negli archivi del Corriere Adriatico, nell'articolo del 22 gennaio 2008 non si mensionano affatto le parole da te attribuite al Sig. Vincenzo Francavilla né tanto meno nell'articolo pubblicato il giorno seguente e cioè il 23 gennaio 2008 .
    In pratica queste parole sono solamente il resoconto della giornalista nel video di Youtube postato da te all'inizio di questa discussione... soppesiamo un pò tutti le parole, e diamo i dovuti meriti a chi gli spettano, non credi?

    Saluti anonimi (sostituire anonimi con il nickname che più aggrada senza troppi moralismi)

    P.S. Se sei disposto a collaborare attivamente per il tuo paese al di là di questo blog ti consiglio di metterti direttamente in contatto con il Sig. Francavilla.

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  13. I links del Corriere Adriatico commentati da me qui sopra, non corrispondono purtroppo agli articoli del 22 e 23 Gennaio 2008, rintracciabili però tramite la ricerca negli archivi del suddetto sito.

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  14. Nessuno ha infangato niente. Francavilla fa e dice tutto quello che vuole nel totale rispetto.
    Autoelevarsi al grado di presidente di quartiere però non è una cosa giusta da fare.
    Siccome non ci sono elezioni ad assegnare questa carica i residenti del quatiere tronto non hanno scelta e dovrebbero lasciare, per forza di cose, a Francavilla la facoltà di rappresentarli senza che una struttura che determini le esigenze vere di un'intero quartiere?
    Nessuno critica l'operato del privato cittadino (che racconta a volte romanzando le cose che accadono nella sua zona)ma prendersi la responsabilità di dire delle cose a nome di migliaia di persone senza avere una vera delega non è la cosa più costruttiva da fare. La nascita dei veri comitati di quartiere è una cosa che va affrontata, però prima è necessario dotarsi di una struttura centrale più attenta e reattiva altrimenti si rischia solamente di creare altre spaccature e nuovi attriti sociali.
    Anonimo,
    rimane comunque il fatto che i tuoi commenti sono assolutamente sensati ed utili a chiarire delle esternazioni che potevano risulare poco comprensibili.
    Grazie del contributo.

    PS
    Se vuoi, per avere rapidamente un'idea più completa sul quello che è il progetto M-City leggi i post "in evidenza" qui in alto a destra.

    RispondiElimina
  15. Dunque... ricapitolando... rileggendo questa discussione... all’inizio hai fatto capire che il problema principale non fosse quell’incarico tanto discusso del Sig. Francavilla come Presidente di Quartiere.
    "Fin qui non ci sarebbe nessun male" hai scritto, impostando successivamente il discorso sulle esternazioni allarmistiche romanzate che alla fine della fiera, sono risultate frasi della giornalista di youtube, mettendo in bocca a Francavilla parole non apparse nell’articolo cui hai fatto riferimento del Corriere Adriatico del 22 di gennaio 2008 (rintracciabile nella ricerca d’archivio del corriereadriatico.it).

    Nel tuo ultimo intervento, invece, hai fatto un passo indietro, mettendo in risalto quella prima parte che apparentemente sembrava innoqua: l’incarico di Presidente del Quartiere Tronto che stà coprendo Vincenzo Francavilla.

    Da quello che ne so, il Comitato del Quartiere Tronto è stato costituito in Comune e Notificato da un Notaio già da una decina d’anni. Quindi deduco che il Comitato del Quartiere Tronto è legalmente riconosciuto dalla Città di Martinsicuro, compreso il suo attuale Presidente e cioè il Sig.Vincenzo Francavilla.

    In ogni modo, le tue esternazioni non rendono senz’altro onore a questi “gruppetti”, come li hai definiti tu, di persone volenterose, piene di iniziative che agiscono in buona fede e per il bene della comunità.

    Personalmente trovo un pochettino di rancore da parte tua nei suoi confronti ma è solo una MIA modestissima impressione, la stessa che mi induce a pensare che quel “certo” signore “anziano” lo conosci abbastanza bene e ti incomoda.
    Lo intuisco anche dagli aggettivi da te usati all’inizio di questa discussione, più volte ironicamente apostrafati da me, per descrivere Vincenzo Francavilla.

    Non ti biasimo sai, ormai si sà che “L'anziano” dà fastidio un pò a tutti (giunte comunali, forze dell’ordine, delinquenti, cittadini...). Nessuno però tiene conto che in tutti questi anni ha detto più cose in faccia lui che tutti i 15.000 e passa abitanti di Martinsicuro messi insieme, esponendosi sempre in prima persona senza dovere leccare i piedi a nessuno e senza nessun tornaconto, per avere un paese migliore, al di là di essere presidente o meno.
    Chissà se un giorno i posteri Martinsicuresi si ricorderanno di Francavilla non solo come un incomodo presidente, ma anche come un normale cittadino che mise in difficoltà individui e giunte, grazie al suo carattere e al suo linguaggio poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso le ingiustizie.

    Un Saluto

    P.S. Ho ascoltato il tuo consiglio ed ho letto il progetto M-City. Tu hai ascoltato il mio? Ti sei messo in contatto con Francavilla?

    RispondiElimina

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