Passa ai contenuti principali

Per favore parliamone

Da qualche giorno serpeggia a Martinsicuro una voce riguardante il possibile spostamento dell’ obelisco di piazza Cavour. Un attimo. Stiamo parlando un monumento bello grosso simbolo della città, non di una partita a scacchi. Parliamone!
Le prime tracce si trovano in un articolo del Corriere Adriatico, in cui si racconta che l’associazione dei commercianti di Piazza Cavour ( inizio citazione) “… ha chiesto di spostare l’obelisco tra la fontana e la scuola elementare per evitare che spezzi la continuità dello spazio e lasci campo libero in caso di manifestazioni e eventi .” (fine citazione)
Questa richiesta sembra essere stata presa molto a cuore perché la voce si è sparsa velocemente ed è stata amplificata da alcuni componenti dell’attuale amministrazione.
Non vi è nulla di male nel desiderare un piazza comoda e funzionale, ma oltre questo, il centro di una città dovrebbe anche essere il punto di riferimento della memoria. Un luogo capace accompagnare negli anni la cescita urbana.
Qualche anno fa, durante l’amministrazione Micozzi, la vecchia piazza Cavour fu privata irreparabilmente il suo volto perdendo completamente il suo giardino e parte della fontana, diventando semplicemente una gigantesca pavimentazione realizzata con materiali e manodopera di dubbia qualità. Infatti l’attuale amministrazione sta provvedendo a nuovi lavori di manutenzione.
Peggio è andata, invece, al bassorilievo che prima era posto alla base dell’ obelisco (unico elemento di valore artistico e monumentale), il quale è semplicemente sparito dalla circolazione e non se ne sono più avute notizie. Forse è stato distrutto. Forse è un pochino sbeccato. Forse esso stesso ha deciso di andarsene e non tornare più. (chi sa dove si trova scriva due righe al blog, grazie)
Allora, prima di immaginare di giocare a scacchi con il lavori pubblici, andrebbe sviluppato un piano riqualificazione del centro, concordato con i cittadini, che punti almeno ad avere una stabilità sostanziale minimo di trent’anni.
Ormai si sente il bisogno di cominciare a pensare di creare qualcosa di cui anche i nostri figli e nipoti possano godere.

Commenti

  1. infatti!! ma dove è finito il bassorilievo? Qualcuno ne parla? Non mi sembra... O!!!!! manca un pezzo, svegliaaaa.

    RispondiElimina
  2. Se ricordo bene si spezzò durante i primi lavori di "riqualificazione" :(
    Spero che sia almeno conservata in qualche magazzino...la caccia è aperta...chi sa parli!
    Sicuramente, aldilà del valore, era complementare alla struttura, così com'è oggi è insignificante.
    Spostare l'obelisco può andare bene, purchè lo si valorizzi, magari integrandolo alla fontana.
    Esiste un bel progetto dello scultore Francesco Perilli dove lo si ripropone in bronzo arricchito di simboli di vita, inserito in un gioco di luci sarebbe un bel colpo d'occhio per la piazza.
    Piazza che soffre di crisi d'identità: non è stata pensata come luogo di aggregazione; le panchine sono disposte secondo una logica geometrica, è priva di qualcosa che la caratterizzi e la renda bella come dovrebbe essere una piazza principale.
    Rispecchia lo stato di precarièta che si respira.

    RispondiElimina
  3. Salve,
    leggevo questo blog ed ho notato che se n'è stato gia parlato ben 5 anni fa,con OVVI e gravi problemi..............ED oggi marzo 2012???
    Beh il peggio del peggio "UN ALTRO OBELISCO".
    Una struttura dove è evidente che lo studio dei materiali ed esteticità scarseggia considerando che già spurga ruggine ovunque con quindi relative manutenzioni future,quindi altro denaro che usciranno dalle nostre tasche.
    Mi chiedo:possibile che i cittadini non si svegliano davanti a questi evidenti scempi e deturpazioni che LORO chiamano Arte?
    Per non parlare dell'Anfiteatro!

    RispondiElimina

Posta un commento

Tutti gli utenti autori di un commento sono invitati a nominarsi con un nik name o un nome di fantasia selezionando l'opzione "Nome/URL" compilando anche solo il campo "NOME:".

Post popolari in questo blog

Con i libri al posto del cibo

Per tutta la settimana, sul lungomare di Martinsicuro, ci sarà una bell'iniziativa alla sua seconda edizione: il Martinbook Festival. Vale la pena farci un salto. Si tratta di una delle più articolate e strutturate iniziative culturali mai messe in piedi in questa città. Si può essere in contrapposizione politica con l'amministrazione comunale oppure in antipatia con qualcuno degli organizzatori, ma resta sempre la cosa migliore che Martinsicuro è riuscita a fare in questi ultimi tempi. E Martinsicuro siamo sempre noi.