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Il tendone non costa niente al comune


Come già chiaramente comunicato (anche da questo blog) il tendone installato in piazza è stato concesso gratuitamente dalla croce rossa di Giulianova. L’unico compenso che riceverà l’ente sono le offerte che saranno richieste agli spettatori di tutte le serate di spettacolo. La croce rossa con l’incasso finanzierà il nascente nucleo di protezione civile.
Fin qui tutto chiaro. Poi, ognuno pensa dell’ente che offre la struttura ciò che vuole. Se qualcuno, per suoi motivi personali, non vuole offrire un bel niente quando, durante la serata, sarà richiesto il pagamento del contributo, potrà farlo tranquillamente beccandosi solo le occhiatacce della gente brava e buona che invece aprirà il volentieri il proprio cuore e il proprio portafogli in nome della nobile causa.
Mettere una struttura coperta in piazza Cavour, è stata un’ottima idea, ma secondo la personalissima opinione di chi scrive queste righe l’orgia dei compensi, delle offerte e dei rimborsi ha tolto la splendida sensazione serenità e senso di unione che una serie di spettacoli “fatti in casa”, ma fatti bene, poteva portare.
Infatti, al momento, la cosa funziona grossomodo così: la croce rossa mette il tendone e incassa tutti i contributi versati dagli spettatori, Il comune paga un rimborso spese a chi si esibisce fissato in modo assolutamente forfettario.
Sarebbe comprensibile concedere rimborsi alle compagnie teatrali che si spostano usando mezzi e devono sempre creare scenografie e costumi, ma rimborsare i ragazzi (giovani o giovanissimi) che si esibiscono con le loro band e che non hanno altro da spostare che uno strumento musicale (il service è già stato offerto gratuitamente) è sbagliato.
Ciò rischia di alimentare un rapporto già “equivoco” tra le istituzioni cittadine e i giovani che si avvicinano ad esse. Dove sono allora il senso di appartenenza e la voglia di fare qualcosa per la città e per i cittadini?
I giovani che si avvicinano alla musica o al teatro vanno incoraggiati, sostenuti, incentivati ed anche finanziati, ma non era questa l’occasione e non sono questi i modi. Per loro va creata una struttura che possa fungere da sala prove o semplice luogo dove ricevere lezioni gratuite di buon livello.
Come è stato trovato un capannone a costo zero per i carri di carnevale, di certo l’amministrazione sarà in grado di trovare un locale da destinare ai giovani musicisti e attori.
È ora di smettere di far sembrare che l’arte possa, come primo effetto, portare profitto.
L’arte, rende soltanto migliori, … E scusate se è poco!

Commenti

  1. La cosa è fatta un pochino all'italiana. Ma è sicuramente meglio di niente. L'amministrazione dovrebbe però preoccuparsi a gennaio di far sapere ai cittadini il totale raccolto e l'uso (dettagliato) che ne sarà fatto, giusto per dare soddisfazione a chi ha contribuito facendogli vedere a cosa è servita la sua offerta. Si tratta pur sempra di soldi

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  2. Ciao,
    Fabri ma di quali soldi stai parlando, hai capito o no(in questo ultimo caso ti consiglierei di accendere il cervello) che le offerte sono libere e raccolte direttamente dagli uomini della CroceRossa che durante le rappresentazioni passano con le tipiche "cioccolette" da chiesa, ergo il comune non sa quanto viene raccolto...
    Scusate, ma la gente deve impara a leggere i commenti
    eh eh

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  3. anonimo non fare così... tieni duro...
    Dai, Fabri non aveva letto bene.
    Però, io che al tendone ci vado per vedere degli amici, spero che alla fine la croce rossa dica pubblicamente il ricavato, come si fa in tutte le raccolte fondi. E sono sicurissimo che lo faranno.
    Ciao

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  4. Quando suonavamo per le feste scolastiche ci veniva dato un contributo per pagare la SIAE. Forse il contributo è per quello (i ragazzi hanno suonato pezzi di altri autori o pezzi propri?)

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  5. Allora... Riferito all' ultimo commento... ognuno suona quel che vuole e la siae è un discorso a parte di cui ai musicisti non è stato chiesto il pagamento. Solitamente è il comune che si accolla tali costi.
    Importante: i musicisti o aspiranti tali hanno tutto l'appoggio di questo blog. Loro in questa storia non ci diventeranno ricchi. Ma bisogna combattere il rapporto di stampo: "io ti do, se tu mi dai", tra comune e giovani martinsicuresi. Bisogna insegnare alle nuove generazioni che è bello fare qualcosa per la propria città semplicemente per renderla un posto migliore.
    Solo se ognuno porta il proprio contributo, Martinsicuro può cambiare.

    ciao a tutti

    Ps
    datevi un nome sennò diventa una babilonia

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  6. "Il comune paga un rimborso spese a chi si esibisce fissato in modo assolutamente forfettario"

    messa così non sembra che si parli di un compenso per l'esibizione, ma, appunto di un rimborso spese (in cui poteva rientrare la siae).

    Cmq concordo sul fatto che sia giusto educare i ragazzi al "dare" in nome di un miglioramento della città.

    ciao

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