L'associazione Città Attiva qualche giorno fa ha pubblicato una proposta utile a contrastare le forme di residenza irregolare. Tale proposta andrebbe almeno presa in considerazione come elemento utile per dare una spinta al dibatto che dovrebbe aprirsi per creare un piano adatto a circoscrivere il problema.
In pratica l'associazione auspica una forma di collaborazione tra ufficio anagrafe e polizia municipale tramite controlli incrociati per rilevare eventuali occupazioni irregolari di immobili.
C'è un però. Chi qualche volta si è affacciato all'interno dell'ufficio anagrafe sa benissimo che stiamo parlando di una versione squallida di un museo egizio, dove ogni richiesta sembra essere evasa a titolo di favore, figuriamoci svolgere un lavoro di controllo incrociato. In questa valutazione, poi, non possono rientrare i vigili perché ancora non si riesce a capire se ci fanno o ci sono.
L'idea di fondo è buona e potrebbe essere applicata in una realtà sana, ma nel caso di Martinsicuro prima si dovrebbe riformare il reparto della polizia municipale e poi l'organico del municipio. Dopo questi aggiustamenti, “tipo giudizio universale”, non dovrebbero esserci più problemi ad attivare la procedura nei modi e nei tempi necessari.
Forse, per ora, il sindaco dovrebbe semplicemente chiamare la guardia di finanza e chiedere, vista la presenza accertata in appartamenti affittati di clandestini e prostitute, di effettuare controlli presso le agenzie immobiliari di Martinsicuro e Villa Rosa facendo emergere, per quanto possibile, i contratti ed entrate in nero ed applicando semplicemente le norme vigenti. Sicuramente le sirene dei guadagni facili realizzati con immigrati e prostitute a molti non sembreranno più così irresistibili.
Purtroppo, senza controlli costanti nel tempo, rivolti anche a privati, l'obbiettivo può diventare irraggiungibile.
In pratica l'associazione auspica una forma di collaborazione tra ufficio anagrafe e polizia municipale tramite controlli incrociati per rilevare eventuali occupazioni irregolari di immobili.
C'è un però. Chi qualche volta si è affacciato all'interno dell'ufficio anagrafe sa benissimo che stiamo parlando di una versione squallida di un museo egizio, dove ogni richiesta sembra essere evasa a titolo di favore, figuriamoci svolgere un lavoro di controllo incrociato. In questa valutazione, poi, non possono rientrare i vigili perché ancora non si riesce a capire se ci fanno o ci sono.
L'idea di fondo è buona e potrebbe essere applicata in una realtà sana, ma nel caso di Martinsicuro prima si dovrebbe riformare il reparto della polizia municipale e poi l'organico del municipio. Dopo questi aggiustamenti, “tipo giudizio universale”, non dovrebbero esserci più problemi ad attivare la procedura nei modi e nei tempi necessari.
Forse, per ora, il sindaco dovrebbe semplicemente chiamare la guardia di finanza e chiedere, vista la presenza accertata in appartamenti affittati di clandestini e prostitute, di effettuare controlli presso le agenzie immobiliari di Martinsicuro e Villa Rosa facendo emergere, per quanto possibile, i contratti ed entrate in nero ed applicando semplicemente le norme vigenti. Sicuramente le sirene dei guadagni facili realizzati con immigrati e prostitute a molti non sembreranno più così irresistibili.
Purtroppo, senza controlli costanti nel tempo, rivolti anche a privati, l'obbiettivo può diventare irraggiungibile.
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