Sono ricominciate le lezioni presso le scuole elementari di Martinsicuro. Un inizio, a dire il vero velato da polemiche. Alcuni genitori, infatti non hanno gradito una novità dell'ultima ora. La direttrice (ex sindaco) è stata autrice di una manovra molto discussa. Da questo anno, secondo le nuove disposizioni, nella scuola elementare di Piazza Cavour saranno ospitate le classi prima, seconda e terza, mentre nell'edificio di Via Battisti si svolgeranno le lezioni delle quarte e quinte classi. Indipendentemente dalla zona di residenza.
Lo spostamento delle classi non è stato gradito dai genitori degli alunni di Piazza Cavour, che hanno sempre visto la piccola scuola di Via Battisti come una struttura di serie B da evitare, buona solo per extracomunitari o al massimo per gli abitanti della zona Tronto.
Le mamme “Vip” quindi hanno ben pensato di protestare e disturbare il sindaco per cercare di impedire la legittima operazione di gestione.
Nessuno sembra sia riuscito a vedere oltre la soluzione logistica. É vero che lo spostamento è stato dettato da esigenze legate al numero degli iscritti e adeguamento alle norme di sicurezza degli edifici, ma sotto c'è ben altro.
Si tratta anche di una importante mossa dedicata all'integrazione tra la folta popolazione immigrata e la cittadinanza residente. I bambini devono imparare la convivenza con persone appartenenti ad altre etnie e forse ritardare questo incontro fino alla scuola media non è la soluzione migliore. Qualcuno forse ha capito che l'adolescenza non è amica dell'integrazione e quindi ha messo in atto una strategia che sicuramente porterà dei buoni frutti tra qualche anno.
Bisogna lavorare per i giovanissimi ed il loro futuro. Per una volta che in questa città viene presa una decisione di buon senso che guarda lontano, non si può dare ascolto a mamme apprensive che non hanno voglia di fare cinquecento metri in più (in macchina).
Lo spostamento delle classi non è stato gradito dai genitori degli alunni di Piazza Cavour, che hanno sempre visto la piccola scuola di Via Battisti come una struttura di serie B da evitare, buona solo per extracomunitari o al massimo per gli abitanti della zona Tronto.
Le mamme “Vip” quindi hanno ben pensato di protestare e disturbare il sindaco per cercare di impedire la legittima operazione di gestione.
Nessuno sembra sia riuscito a vedere oltre la soluzione logistica. É vero che lo spostamento è stato dettato da esigenze legate al numero degli iscritti e adeguamento alle norme di sicurezza degli edifici, ma sotto c'è ben altro.
Si tratta anche di una importante mossa dedicata all'integrazione tra la folta popolazione immigrata e la cittadinanza residente. I bambini devono imparare la convivenza con persone appartenenti ad altre etnie e forse ritardare questo incontro fino alla scuola media non è la soluzione migliore. Qualcuno forse ha capito che l'adolescenza non è amica dell'integrazione e quindi ha messo in atto una strategia che sicuramente porterà dei buoni frutti tra qualche anno.
Bisogna lavorare per i giovanissimi ed il loro futuro. Per una volta che in questa città viene presa una decisione di buon senso che guarda lontano, non si può dare ascolto a mamme apprensive che non hanno voglia di fare cinquecento metri in più (in macchina).
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