La paura degli altri è indotta nelle menti della gente tramite giornali e tv. La paura fa vendere. La paura genera pubblico. La pura distoglie l’attenzione dai problemi veri focalizzandola verso un nemico comune: l’aggressore, ladro, stupratore, pazzo, sadico e soprattutto straniero. Di fronte al mostro la gente si sente migliore, unita e solidale.
Nei discorsi dei cittadini è ormai consuetudine sentire una frase che ha il sapore di una sconfitta sociale: “non si può più uscire di casa”. Di sicuro ci sono dei quartieri, in alcune grandi città italiane, dove non è davvero possibile vivere, ma a Martinsicuro si vive ancora bene e non succede nulla di tutto quello che si vede nei tiggì.
Non si può accettare di limitare la propria libertà in funzione di eventi che non appartengono all’ambiente in cui si vive.
Un comportamento simile, al contrario, è un vero è proprio humus per la proliferazione della criminalità. Non uscire a piedi di casa. Non fermarsi per strada a parlare. Non passeggiare per le vie della città, di giorno o di notte, per il solo gusto di fare due passi e salutare facce conosciute, è il primo passo verso “l’abbandono del campo”. Significa consegnare la città a chi ha bisogno di luoghi dove la gente c’è (quindi ci si può confondere tra di loro), ma fa di tutto per non interagire con nessuno.La primavera si sta già facendo sentire ed è il momento migliore per riprenderci le nostre strade, le nostre piazze, il nostro mare.
Se di notte, un giovane senegalese cerca il vostro sguardo, guardatelo, vuole solo salutarvi.
Viviamo la nostra città. Vigiliamo su di essa. Senza paure e con la voglia di convivere e condividere.
PS
Vabè, al massimo il senegalese cerca di vendervi un cd, ma voi potete dire di no.
Nei discorsi dei cittadini è ormai consuetudine sentire una frase che ha il sapore di una sconfitta sociale: “non si può più uscire di casa”. Di sicuro ci sono dei quartieri, in alcune grandi città italiane, dove non è davvero possibile vivere, ma a Martinsicuro si vive ancora bene e non succede nulla di tutto quello che si vede nei tiggì.
Non si può accettare di limitare la propria libertà in funzione di eventi che non appartengono all’ambiente in cui si vive.
Un comportamento simile, al contrario, è un vero è proprio humus per la proliferazione della criminalità. Non uscire a piedi di casa. Non fermarsi per strada a parlare. Non passeggiare per le vie della città, di giorno o di notte, per il solo gusto di fare due passi e salutare facce conosciute, è il primo passo verso “l’abbandono del campo”. Significa consegnare la città a chi ha bisogno di luoghi dove la gente c’è (quindi ci si può confondere tra di loro), ma fa di tutto per non interagire con nessuno.La primavera si sta già facendo sentire ed è il momento migliore per riprenderci le nostre strade, le nostre piazze, il nostro mare.
Se di notte, un giovane senegalese cerca il vostro sguardo, guardatelo, vuole solo salutarvi.
Viviamo la nostra città. Vigiliamo su di essa. Senza paure e con la voglia di convivere e condividere.
PS
Vabè, al massimo il senegalese cerca di vendervi un cd, ma voi potete dire di no.
Il bello viene quando di notte una giovane ragazza incrocia il vostro sguardo...
RispondiEliminaIn quel caso dire di no diventa molto più difficile
ottimo post.
RispondiEliminaEsatto usciamo salutiamoci viviamo
RispondiEliminasono perfettamente concorde!
RispondiEliminaIl brutto viene quando la giovane ragazza ti chiede 50 euro....
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