Martinsicuro sta svanendo. L'identità del territorio anno dopo anno diventa sempre meno riconoscibile.
Ma cos'è Martinsicuro? Che tipo di città è? I giovanissimi non sanno rispondere, i giovani sono confusi, qualche adulto ha dei ricordi lontani e gli anziani che sanno la risposta non sono ascoltati.
Martinsicuro fino a cinquanta anni fa conservava ancora il suo territorio e la sua duplice identità. Ovvero quella di paese di mare e quella di paese rurale.
La piccola pesca, anche se maltrattata, ancora resiste. L'unico collegamento, non turistico, tra la città ed il mare. L'unico veicolo di valorizzazione della costa Martinsicurese che non punta all'annientamento dell'identità della stessa.
L'agricoltura, invece, ha avuto la peggio sul finire degli anni settanta. Il mercato immobiliare ha portato via ai contadini la terra. É come se ai pescatori avessero tolto il mare.
Il mare è rimasto lì dov'è sempre stato, invece la terra è stata inghiottita da capannoni industriali (vuoti), e palazzotti di nessun valore. Interi chilometri quadrati trasformati senza ragione in zone industriali e periferia del nulla. Tutto questo è avvenuto senza portare neppure un briciolo di ricchezza alla città.
Martinsicuro non ha bisogno di palazzi e capannoni, ma solo di un territorio sano dove i cittadini possano vivere bene la loro vita.
Ma cos'è Martinsicuro? Che tipo di città è? I giovanissimi non sanno rispondere, i giovani sono confusi, qualche adulto ha dei ricordi lontani e gli anziani che sanno la risposta non sono ascoltati.
Martinsicuro fino a cinquanta anni fa conservava ancora il suo territorio e la sua duplice identità. Ovvero quella di paese di mare e quella di paese rurale.
La piccola pesca, anche se maltrattata, ancora resiste. L'unico collegamento, non turistico, tra la città ed il mare. L'unico veicolo di valorizzazione della costa Martinsicurese che non punta all'annientamento dell'identità della stessa.
L'agricoltura, invece, ha avuto la peggio sul finire degli anni settanta. Il mercato immobiliare ha portato via ai contadini la terra. É come se ai pescatori avessero tolto il mare.
Il mare è rimasto lì dov'è sempre stato, invece la terra è stata inghiottita da capannoni industriali (vuoti), e palazzotti di nessun valore. Interi chilometri quadrati trasformati senza ragione in zone industriali e periferia del nulla. Tutto questo è avvenuto senza portare neppure un briciolo di ricchezza alla città.
Martinsicuro non ha bisogno di palazzi e capannoni, ma solo di un territorio sano dove i cittadini possano vivere bene la loro vita.
Martinsicuro la sua identita' ce l'ha e come: e' la capitale della prostituzione. Lo dice anche a televisione... (ve la ricordate la famosa puntata di Lucignolo su Italia uno?).
RispondiEliminaUn appartamento a Martinsicuro vale oro: in estate ci puoi andare al mare con la famiglia mentre in inverno lo affitti a 1000 euro la settimana (ovviamente in nero) a qualche falsa badante dell'Est.
Ieri un altro bel fine settimana a Martinsicuro. Purtroppo funestato dalla visione dalla ripresa dei lavori, per 2 stabilimenti balneari, all'interno del biotopo costiero. Sicuramente tutto sarà in regola, le autorizzazioni saranno arrivate. Non abbiamo dubbi in proposito. Quello che la fredda burocrazia non potrà mai restituire è un paesaggio naturale.
RispondiEliminaAltro cemento, altra plastica...
Era veramente necessario? Qualcuno spiegherà mai, a chi ci governa, che può essere un affare, anche lasciare le cose come stanno? Che ci può essere anche un turismo del "naturale"?
Resteremo a Martinsicuro finchè sarà possibile. Quando diventerà (speriamo di no) un'altra rimini andremo nella rimini originale.