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Il peso di un'opinione

MartinsicuroCity ha ricevuto una e-mail da una lettrice (il testo è riportato di seguito) che si oppone con fermezza alle opinioni scritte nei post di questo blog.
É importante ricordare che in questo spazio privato sono riportate opinioni personali e come tali chiedono essere rispettate.
Lo scopo di questo blog è quello invitare le persone ad esprimersi liberamente su temi riguardanti Martinsicuro. Aprire la strada ad un nuovo libero confronto tra i cittadini.
Se non vengono sempre citati i nomi e cognomi dei responsabili dei problemi è solo perchè moltissimi di loro non sanno nemmeno cos'è internet e quindi non avrebbero l'opportunità di difendere la loro posizione.
Comunque, gli amministratori che si sono comportati bene nei confronti della città non possono sentirsi chiamati in causa. I cittadini sanno benissimo chi sono i buoni e chi i cattivi. Non dovrebbe esserci nessun rischio di confonderli.
MartinsicuroCity ringrazia l'autrice per le utili considerazioni fatte.

INIZIO CITAZIONE

Leggo nell’intervento Martinsicuro, sicurezza, risanamento , a proposito di problematiche di non recente origine quali la sicurezza, l’immigrazione clandestina, la prostituzione, lo spaccio di stupefacenti, che “Le amministrazioni passate per decenni hanno ignorato la nascita ed espansione di questi fenomeni…”, “a capo del comune, dei partiti, delle associazioni, delle imprese, delle forze dell’ordine ci sono sempre i soliti arzilli vecchietti…”, “Cari mummificati concittadini che occupate i centri nevralgici della città…per favore andate a giocare con i vostri nipotini”.
Trovo queste affermazioni generiche e, perciò, inefficaci e prive di profondo significato. Quando si fa riferimento ad amministrazioni passate, si dovrebbe denominarle ed indicare di ciascuna le precise responsabilità a partire da quando i terreni preziosi che producevano ortaggi e primizie di ogni genere diventarono terreni edificabili, senza strategie di buona vivibilità e con la sola ottica dell’occupazione del suolo, del profitto immediato per pochi, senza preoccuparsi di creare un tessuto urbanistico la cui qualità riguardasse tutti i cittadini. In una ottica di corretta analisi, bisogna partire da allora, chiamare per nome tutte le amministrazioni fino ad oggi e dare a ciascuna le sue precise responsabilità.
Per quanto riguarda i riferimenti alla “vecchiaia” di coloro che sono preposti agli incarichi, immagino che si voglia intendere sia l’età delle persone che il tempo del loro impegno in un qualsiasi ruolo pubblico. Cosa significa dire che una persona è “vecchia”? Cosa significa dire che una persona si occupa per molto tempo di alcuni impegni pubblici? Queste affermazioni sono forse, di per sé stesse, indice della scarsa qualità di quella persona o della sua incapacità? L’operato pubblico di chiunque va giudicato sulla base oggettiva delle scelte effettuate e dei risultati prodotti da quelle scelte, non dal fatto che abbia una certa età o che per molto tempo si sia occupato di determinati impegni. Ci sono persone “vecchie” che esprimono progettualità e capacità di innovazione assolutamente ammirevoli, ci sono “giovani” che sono decrepiti per mancanza di idee e di energia creativa. Ci sono persone che credono fortemente in un ideale di giustizia e di progresso e in questo si impegnano, con tutte le proprie forze, per tutta la vita. Le vorremo, forse, tacciare di immobilismo?
Socrate ci ha detto, con una forza che ha resistito allo scorrere del tempo, che egli non sapeva fare altro se non cercare la verità e quello ha fatto per tutta la sua vita e per quella lucida insistenza è stato osteggiato e condannato. Diremo, dunque, che Socrate è un “vecchio” inutile che ha fatto per troppo tempo la stessa cosa?
L’ultima campagna elettorale di questo nostro paese è stata caratterizzata dalla caccia ai “vecchi”. Ci sono stati schieramenti politici e civici che hanno innalzato il vessillo fasullo e ingannevole della lotta ai “vecchi” degli altri schieramenti, senza voler riconoscere, però, la “vecchiezza” del proprio schieramento o delle proprie idee o, allo stesso modo, il vuoto delle proprie pretese “novità”. E a cosa ha portato questa improduttiva e falsa e strumentale propaganda? Quanti cittadini si sono ribellati a questo modo incivile, fondato sulla non veridicità, di presentare un progetto politico?
I giudizi che si esprimono su coloro che si impegnano in campo politico o sociale devono essere basati sulla conoscenza dei fatti i quali devono essere citati in modo non generico ma puntuale. La chiave di volta di una corretta interpretazione dell’operare della persona pubblica consiste nella conoscenza e nella ricerca della verità. E solo allora ci si può esprimere su ciò che è stato fatto o su ciò che non è stato fatto e da chi, invece di parlare vuotamente di “vecchiaia”o di generiche responsabilità. E allora, e solo allora si potrà dire che chi non ha capacità o ha sbagliato deve stare lontano dalla guida di una città. Ma la conoscenza e la ricerca della verità richiedono impegno, sacrificio, condivisione della vita sociale di un luogo e queste categorie, purtroppo, non sono molto diffuse. Allora è più facile parlare genericamente, mettere tutti insieme, dire che tutti hanno le stesse responsabilità negative. E’ più facile, senz’altro, ma si deve avere la consapevolezza che non è eticamente corretto.
Nell’ intervento Martinsicuro, Città Attiva, opposizione, ancora leggo che “i partiti sono alla frutta. Le liste civiche sono l’immediato futuro. La città può tornare ai cittadini”. Anche in questa occasione riscontro affermazioni generiche. Dunque, tutti i politici appartenenti a qualsiasi partito sono “alla frutta”? E gli uomini e le donne delle liste civiche che si dovessero occupare della città, della “polis” appunto, non faranno essi stessi “politica”? Ancora una volta si accomunano tutti i politici senza ricercare oggettivamente la verità dei fatti. Non sarebbe più giusto dire che ci sono cattivi politici e buoni politici? E non sarebbe segno di civiltà schierarsi al fianco dei politici che si comportano coerentemente, che non cambiano bandiera, che esprimono progettualità e innovazione?
La città può tornare ai cittadini. A quali cittadini? A quelli che si sono fatti incantare dalla lotta ai “vecchi”? A quelli che hanno seguito i cantori delle presunte “novità”? A quelli che dicono che tutti sono uguali? A quelli che hanno osteggiato, per spirito di parte, persone il cui operato corretto e qualificante verso la città è sotto gli occhi di tutti?
Mi auguro che ai cittadini torni il senso di appartenenza al proprio territorio, la capacità di amarlo e di impegnarsi per esso, la volontà di ricercare sempre la conoscenza e la verità, la determinazione e il coraggio di scendere a fianco di quegli uomini e di quelle donne di cui essi siano in grado di riconoscere qualità morali, competenze specifiche, coerenza di pensiero e di azione nella conduzione della cosa pubblica.
Danila Corsi
Martinsicuro, 22 settembre 2007

FINE CITAZIONE

MartinsicuroCity invita tutti i lettori a “fare un giro” tra i commenti dei post delle settimane precedenti. Si sono aggiunti degli interventi che meritano di essere letti.

PS
chi scrive un commento è invitato ad usare un nik o un nome (anche di fantasia) per consentire alla discussione di procedere con più chiarezza. Intanto, grazie a tutti quelli che sono intervenuti fino ad oggi fornendo il loro punto di vista e condividendo informazioni. Anonimi e non.

Commenti

  1. Carissima Danila...
    Permettimi di dissentire dalle tue affermazioni. Se pensi che "La lotta ai vecchi" sia solo una questione anagrafica pecchi di superficialità. Ti sei fermata ad una frase detto o riferita senza approfondire il vero messaggio che Città Attiva a proposto nelle ultime elezioni.
    Quando si parla di vecchi si parla di quelle persone che sono state per anni nelle stanze dei bottoni del nostro Comune e nulla hanno fatto (per incapacità, o per ... diciamo impedimenti... ) per invertire la tendenza alla diffusione della criminalità nel nostro amato territorio.
    Bisogna essere dei masochisti incalliti per continuare ancora a votare le stesse persone che ci hanno portato sull'orlo del baratro.
    Quelle persone che pensano che le cose siano immutabili, che dicono che le cose sono così da sempre e sempre continueranno a esserlo, quelli che propongono come soluzione ai problemi il tamponare periodicamente, senza affrontare radicalmente il problema alla radice, quelli che ignorano le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, quelle che non riescono neanche a pensarlo un futuro diverso, come le chiameresti? VECCHI !!!!!!!
    Io non so se i partiti sono alla frutta, ma mi sono ormai convinto che dal loro inteno non uscirà mai un radicale cambiamento. Il cambiamento urlato e acclamato a gran voce dai nostri concittadini e ormai anche dall'Italia tutta.
    I partiti stritolano e impeiscono il cambiamento dal loro interno; non c'è ricambio generazionale; non ci sono idee nuove. Sfido chiunque a dire che senza Città Attiva ci sarebbe stato comunque il rinnovamento nei partiti di centrodestra (rinnovamento tutto ancora da dimostrare) e non ci saremmo ritrovati con i soliti VECCHI nelle stanze dei bottoni.
    L'unico interesse dei partiti è acquistare più voti possibili per vincere le elezioni e, quando si amministra, tirare a campare.
    I Partiti SONO VECCHI!!! Non hanno più spinta propositiva, non hanno più idee nuove, sono VECCHI !!!!!!
    A chi pensa che i partiti ci saranno sempre, io rispondo citando Falcone, che sulla Mafia disse: "La Mafia è un fenomeno storico, e come tale ha avuto un inizio ed avrà una fine". Io credo che i partiti, almeno come ora sono concepiti in Italia, sono un fenomeno storico e avranno una fine!
    Io non credo che la situazione di Martinsicuro sia solo dovuta all'incuria dei precedenti amministratori. Una discarica dove stoccare l'immondizia, serve a molti!!!!
    Martinsicuro cambierà solo quando le scelte amministrative saranno prese in modo indipendete, da persone che non devono rendere conto delle scelte a nessun partito politico ma solo ai cittadini!!!!!!!!!! Sono i cittadini, tutti che devono fare politica, non solo demandare con il voto, salvo poi lamentarsi. Devono intervenire!!!!
    Questo è quello che ha fatto un gruppo i giovani, che crede che ci sia un'alternativa allo stato attuale delle cose!!!!

    Gianfranco Corsi, membro del direttivo di Città Attiva.

    Per favore, dopo la guerra dei Tommolini non chiamatela la guerra dei Corsi!

    RispondiElimina
  2. ...voglio solo aggiungere su quanto espresso da "gianfranco" che condivido appieno, che i politici locali una volta raggiunto il potere sono obbligati a "sdebitarsi" con tutti quei "loschi figuri acchiappa-estorci-voti" la cui condotta rasenta l'illegalità. Di qui ne consegue che le risposte concrete ai cittadini in termini di opere per il bene collettivo non arrivano mai, ma stranamente si decuplicano le edificazioni modello Nicolae Ceausescu.
    ...diceva un democristiano: "quando non puoi accontentare un potenziale elettore...prometti...prometti.....prometti... Saluti al Blog

    RispondiElimina

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